CERTIFICAZIONE ISO 9001: I PASSI PER
OTTENERLA - 2

Certificarsi secondo la UNI EN ISO 9001

Articolo di Staff di QualitiAmo

certificazione ISO 9001

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(Prima parte)

Seconda parte della lunga carrellata di azioni da compiersi per poter ottenere una certificazione ISO 9001.

Identificare i fattori che ci distinguono

Identificare i fattori che influenzano la capacità dell'organizzazione di compiere la propria mission è fondamentale per capire come ci distingueremo dalla concorrenza e come utilizzeremo la Qualità per soddisfare i nostri clienti.

A questo proposito vi rimandiamo a due pagine di QualitiAmo che vi saranno molto utili in questa prima fase:

Definire gli obiettivi

Come richiesto dalla certificazione ISO 9001, per ogni fattore che influenzerà la vostra performance andranno definiti appositivi obiettivi da perseguire e andranno individuate tutte le azioni necessarie per raggiungere il successo.

Di obiettivi abbiamo scritto molto su QualitiAmo ma, in questa fase del lavoro, può bastarvi rileggere questi articoli:

Disegnare i processi

Ogni obiettivo ha bisogno di uno o più processi per la sua realizzazione. Progettare e disegnare i processi è, dunque, fondamentale per costruire qualunque Sistema conforme alla norma UNI EN ISO 9001.

I processi sono i "mattoni" che costituiscono ogni sistema, ecco perché vanno compresi bene i principi che li regolano. Per progettarli al meglio, inoltre serve tutta la documentazione di supporto necessaria per farli funzionare a dovere.

Per iniziare potete dare un'occhiata a queste pagine del nostro sito:

Insegnare l'approccio per processi

L'approccio per processi va insegnato perché a lavorare in questo modo non si impara dall'oggi al domani. Basti pensare al fatto che la maggior parte delle strutture lavorative oggi sono ancora organizzate seconda una logica dipartimentale verticale, non secondo le logiche di processo.
Ci sono una o più persone a capo della piramide e poi, a scendere, le diverse aree aziendali organizzate, a loro volta, in una logica verticale di "responsabile - addetti".

La Qualità del terzo millennio, però, non funziona in questo modo ma in una logica orizzontale dove un dipartimento è fornitore di un altro e, a sua volta, cliente di un terzo.

Questi articoli saranno un utile supporto per capire meglio di cosa stiamo parlando:

Definire gli input

Per definire i nostri processi e per disegnare la struttura della nostra organizzazione, dobbiamo aver ben chiari in mente quali sono gli input di ogni serie di attività.

Sono considerati input, a seconda dei casi, i bisogni della nostra cliente e degli stakeholder, i materiali dei fornitori, le variazioni avvenute nei testi di legge o nelle normative e regolamenti del nostro settore di riferimento, gli obiettivi che abbiamo stabilito, i desideri e la volontà di crescita professionale dei nostri colleghi, la necessità di innovazione e di nuove tecnologie, l'assenza di competenze specifiche, le informazioni, le operazioni, i parametri e così via.

Come potete vedere, ci possono essere tipologie di input diversissime tra loro ecco perché è fondamentale prendersi del tempo per individuarle nella maniera corretta in modo da disegnare, poi, facilmente il processo che ne deriva. Un input errato, infatti, vi porterà ad ideare un processo completamente privo di senso.

Le attività

Definiti gli input, dovremo mettere nero su bianco tutte le attività che contribuiscono a descrivere il nostro processo fino alla produzione dell'output desiderato. Non dimentichiamo che l'efficacia di un processo si misura proprio dal raggiungimento degli output prestabiliti ma che l'unico modo per riuscire a centrare i nostri obiettivi è stabilire quali attività vanno fatte, da chi, come, quando, dove, ecc.

Pagine di supporto per svolgere al meglio il lavoro saranno:

Risorse, informazioni e competenze

Stabilire input, output e attività non basta per progettare un sistema solido costruito su processi solidi. A queste informazioni di base, infatti, dovremo affiancare quelle relative alla gestione delle risorse in ogni singola attività, la necessità delle informazioni di supporto e le competenze degli "attori" del processo.

Per chiarirvi le idee, vi rimandiamo a queste pagine:

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla nuova norma)

La verifica degli output

Quando stabiliamo l'output di un processo, dobbiamo anche essere in grado di misurarne l'effettivo raggiungimento mantenendone, poi, monitorato l'andamento.

Lo strumento più utile per controllare gli output di processo sono gli indicatori, una delle pietre miliari della struttura della norma UNI EN ISO 9001.

Tra le innumerevoli pagine del nostro sito che trattano di indicatori, abbiamo selezionato queste che ci sembrano quelle più mirate al lavoro che stiamo facendo ora cioè costruire e certificare un Sistema Qualità:

Identificare i rischi

A questo punto del nostro lavoro, non resta che identificare per ogni fase di ogni processo tutti i rischi legati alle singole attività che potrebbero insorgere e il loro impatto sull'integrrità del sistema.
Stilata la lista dei rischi, occorrerà mettere in atto misure per eliminarli, ridurrli o, almeno, mantenerli sotto controllo.

Come potete vedere, questa fase procede borderline con il risk management ma la moderna Qualità non può fare a meno della gestione dei rischi. Lo vediamo in maniera approfondita leggendo queste due pagine:

(Terza parte)

PER SAPERNE DI PIU':

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