ISO 9001:2015 E BLOCKCHAIN

La blockchain può essere di qualche utilità per la gestione della qualità del futuro?

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Nell'ottica di capire meglio come cambieranno la qualità e la ISO 9001 in un prossimo futuro, per cercare di soddisfare le esigenze delle organizzazioni e dei mercati, affrontiamo l'argomento della blockchain provando a calarla in quest'ottica. Coscienti di non essere esperti di nuove tecnologie, l'unico aspetto che ci interessa in questa sede è capire se la blockchain potrà, in qualche modo, rappresentare un'opportunità per chi si occupa di qualità e, perché no, addirittura un nuovo sbocco professionale. Del resto, è proprio la ISO 9001:2015 che ci ha abituati a tenere sempre ben presente il contesto in cui operiamo e le eventuali opportunità da cogliere che, se trascurate, potrebbero tranquillamente trasformarsi in rischi.

Partiamo da tre punti fondamentali che potranno indirizzarci in questo lavoro:

  • la ISO 9001:2015 aiuta clienti e consumatori a riporre maggiore fiducia nell'acquistare prodotti e servizi dalle aziende che hanno un sistema qualità certificato perché operano secondo certe buone pratiche;
  • i prodotti e i servizi, prima di essere consegnati o erogati al cliente, devono soddisfare tutti i requisiti di pertinenza che possono essere dell'azienda, del cliente, normativi, legali, ecc.
  • per essere certi di lavorare in qualità, non basta garantire la qualità all'interno dell'azienda ma bisogna accertarsi che anche i prodotti forniti all'organizzazione dai suoi fornitori rispettino i requisiti stabiliti

Fatte queste premesse, proviamo a capire insieme cosa sia una blockchain.
L'invenzione di questa tecnologia risale al 2008 e si deve a un programmatore (o a un gruppo di programmatori) noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Tecnicamente, la blockchain è un database che contiene blocchi di informazioni indipendenti che è replicato e distribuito a formare un sistema decentralizzato. Ogni blocco di informazioni è crittografato e collegato a quelli precedenti e successivi in modo sicuro e immutabile, se non da chi ha l'autorizzazione per farlo. Il fatto che le informazioni siiano archiviate in più posizioni, impedisce che qualsiasi blocco venga alterato (un hacker dovrebbe manipolare le copie attraverso l'intera rete decentralizzata), fornendo un insieme di informazioni affidabile e sicuro che consente transazioni tra due entità senza un'autorità centrale che faccia da garante.
Tutte le transazioni di una blockchain sono accessibili e verificabili da chiunque pubblicamente e, quindi, per natura trasparenti e possono essere referenziate molto più rapidamente e accuratamente rispetto ai sistemi tradizionali.

Attraverso la blockchain è possibile dimostrare pubblicamente:

  • l'esistenza di informazioni a partire da un certo periodo di tempo (corrispondente all'ora di creazione del blocco in cui l'informazione è datata);
  • l'immutabilità di queste informazioni;
  • la titolarità attraverso il possesso della chiave privata utilizzata per realizzare l'operazione;
  • l'impossibilità di negare l'esecuzione della registrazione delle informazioni

Stabilito tutto questo, la tecnologia blockchain può essere di supporto in un'ottica di ISO 9001 e di qualità?

Controllo qualità

Il primo ambito in cui questa nuova tecnologia potrebbe essere di supporto è quello mediante il quale i produttori forniscono una lista di controllo in grado di dimostrare, dati alla mano, che il loro prodotto è stato adeguatamente testato, in modo tale che il consumatore possa essere sicuro che i risultati dei test del prodotto non siano stati alterati. La valutazione della qualità è la raccolta e l'analisi dei dati attraverso le quali viene analizzato il grado di conformità agli standard e ai criteri stabiliti di un prodotto o di servizio. Se la qualità, attraverso questo processo, viene giudicata insoddisfacente, vengono eseguite analisi per identificare le cause e vengono introdotte correzioni per riportare i parametri di qualità nella norma. Il controllo della qualità si compone, quindi, di due attività principali:

  • monitoraggio della qualità: verifica continua dei livelli di conformità di un prodotto;
  • analisi di eventuali anomalie: ricostruzione delle criticità che hanno determinato un problema nel livello di qualità, al fine di apportare le dovute correzioni

Applicare questa tecnologia al controllo qualità nell'ambito della produzione, cioè alla verifica e alla convalida del pezzo mentre è ancora in produzione, potrebbe garantire completamente l'acquirente, se si potesse contare sulla piena trasparenza dei dati. Una valutazione della qualità di prodotti e processi basata sulla certezza rappresentata da una blockchain permetterebbe, infatti, di tracciare la storia e le interazioni del prodotto lungo i processi, durante il trasporto e presso il cliente e supporterebbe una gestione di eventuali resi più efficace.

Solitamente, se non ci sono esigenze particolari, il controllo qualità avviene mediante una campionatura casuale dei pezzi che vengono sottoposti ad ispezione. Controllare tutti i pezzi prodotti, nella maggior parte dei casi, sarebbe troppo costoso ed è per questo motivo che si sceglie di procedere in questo modo. il metodo, però, ha due grandi svantaggi:

  • il potenziale verificarsi di errori umani durante le ispezioni manuali
  • la difficoltà della tracciabilità delle responsabilità all'interno dei processi del controllo qualità nel caso in cui ci sia il sospetto di una manomissione dei dati

La certificazione delle informazioni sulla blockchain è idonea al monitoraggio di un processo produttivo, soprattutto quando questo è svolto da un soggetto terzo in qualità di auditor di terza parte perché una soluzione completa per il controllo della qualità, a nostro giudizio, dorebbe prevenire sia l'alterazione dei dati che l'alterazione degli articoli.

Tracciabilità del prodotto

Anche nel campo della tracciabilità del prodotto la blockchain può essere estremamente utile, in quanto comprende una serie di strategie che molte aziende stannogià sperimentando per aumentare la verificabilità dei propri prodotti e, quindi, la percezione del proprio brand. Il principio di base è molto semplice: i vari articoli che vengono prodotti e venduti da queste aziende hanno identificatori univoci che possono essere verificati con un servizio dedicato, che viene associato ai certificati di dati su blockchain. L'output della ricerca è una serie di metadati inalterabili che forniscono informazioni sull'elemento fisico associato.

Gestione della catena di fornitura

Il terzo ambito di applicazione sicuramente interessante è quello della gestione della catena di fornitura che, soprattutto negli ultimi anni, è stato afflitto da parecchie contraffazioni e frodi. Indipendentemente da questo aspetto, comunque, qualsiasi supply chain, soprattutto se lunga e complessa, non ha sempre la possibilità di condividere e gestire facilmente tutte le informazioni che sarebbero fondamentali, anche per un problema di rispetto dei requisiti di fiducia e di privacy dei fornitori. Una soluzione basata sulla blockchain potrebbe creare un database sicuro, immutabile e condiviso di risorse o prodotti chesarebbe in grado di affrontare i problemi relativi alla condivisione e alla velocità di condivisione delle informazioni attraverso i sistemi frammentati dei diversi fornitori. I fornitori avrebbero, infatti, accesso a un database sicuro e autorizzato, di cui nessuna entità possiede i dati. Ciò ridurrebbe il rischio di alterazioni fraudolente dei dati e rimuoverebbe anche la dipendenza da audit e le continue comunicazioni tra le parti. Sarebbe, inoltre, possibile avere un tracciamento attraverso l'intera catena di approvvigionamento in tempo reale per verificare da dove provengono i materiali, impedendo l'ingresso nel sistema di materiali contraffatti.
Un altro problema che sarebbe facilmente risolvibile in quest'ambito è quello di effettuare a distanza le operazioni di controllo qualità su catene di approvvigionamento globalizzate che coinvolgono diversi partner, in diversi posti del mondo e che utilizzano diverse soluzioni tecnologiche per la tracciabilità e la gestione dei processi.

Come possiamo vedere, questi sono tre esempi molto interessanti di come sia possibile applicare la tecnologia della blockchain ai processi aziendali, dando una maggior trasparenza, precisione e immutabilità ai dati. Procedere in questo modo non potrà che aumentare il valore sul mercato di riferimento delle organizzazioni che decideranno di avvalersi per prime di questa tecnologia.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla norma)

Settori specifici

In settori particolari e specifici come quello della produzione, lavorazione e distribuzione del cibo o quello della produzione di medicinali, che stanno diventando sempre più complessi, questa tecnologia si può rivelare ancora più utile visto che si tratta di settori regolati da precise cogenze relative ai requisiti di sicurezza lungo tutta la catena di approvvigionamento. Le registrazioni immutabili abilitate da una blockchain fornirebbero una tracciabilità in tempo reale della provenienza del prodotto e la sicurezza di come è stato gestito, consentendo ai consumatori di vedere l'intera storia del loro cibo o del loro farmaco sull'etichetta attraverso un semplice smartphone. 

Anche l'applicazione nell'ambito scolastico e della formazione in generale è estremamente interessante perché, restituendo a chi supera un certo percorso un attestato, un'abilitazione, una certificazione o un diploma che attesta che il discente ha completato con successo quell'iter, dovrà diventare in futuro oggetto di grande attenzione visto che, anche in questo caso, le frodi sono all'ordine del giorno e che questi riferimenti sono fondamentali per le organizzazioni che andranno ad assumere il personale e devono poter contare sull'effettiva competenza dei collaboratori. Proprio al fine di certificare il livello di scolarizzazione raggiunto e la qualità delle competenze individuali maturate, è possibile implementare un sistema di certificazioni digitali che sfrutti proprio la tecnologia blockchain.

Conclusioni

Come possiamo vedere, quella della blockchain è sicuramente una tecnologia interessante per chi lavora nel campo della qualità, anche se non è esente da problemi. Tra questi ricordiamo:

  • le tempistiche legate all'approvazione della transazione che possono dilatarsi a parecchi minuti, rivelandosi, di fatto, ancora inadatte a certe tipologie di business;
  • la data e l'ora delle transazioni registrate che indicano il momento della creazione del nuovo blocco di informazioni e non quello in cui è iniziata la transazione vera e propria;
  • la frequenza di formazione dei nuovi blocchi di informazioni che è bassa per pensare, a breve, a una scalabilità della soluzione;
  • in ultimo, un altro limite della blockchain è legato all'applicazione sui piccoli smart device perché richiede parecchia memoria

(Per le problematiche della blockchain la fonte è: https://www.politesi.polimi.it/bitstream/10589/139387/3/2018_04_Palamara.pdf)

In ultimo, chiudiamo ricordando che anche l'ISO è intervenuta sull'argomento blockchain spiegando che, affinché una tecnologia all'avanguardia funzioni su scala globale, occorre prima creare fiducia mediante le norme che hanno proprio questo ruolo. Proprio per garantire che le interazioni blockchain seguano regole, norme e procedure applicabili a livello internazionale, l'ISO sta lavorando tramite l'ISO/TC 307 "Blockchain and distributed ledger technologies" sul concetto di blockchain e sul meccanismo per supportarlo. Fa parte di questo lavoro la ISO 22739:2020, "Blockchain and distributed ledger technologies — Vocabulary" che definisce i termini base relativi alla blockchain e alle tecnologie di registro distribuito.

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