ISO 9001:2025 - GESTIONE DELLA CONOSCENZA, IL QUINTO DEI "FUTURE CONCEPTS"

Esaminiamo il quinto dei future concepts che saranno alla base delle prossime revisioni della ISO 9001

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Il quinto dei "future concepts" che saranno alla base delle prossime revisioni della ISO 9001, nel 2025 con la ISO 9001:2025, ci parla di knowledge management o gestione della conoscenza. Un argomento che ci sta molto a cuore e del quale, qui su QualitiAmo, vi parliamo davvero da sempre.

Saper gestire le conoscenze aziendali significa condividerle tra i collaboratori in modo intelligente e mirato, in modo che si possano prendere le decisioni in maniera più cosciente e avviare azioni efficaci grazie a ciò che si è imparato nel tempo in situazioni simili. Sembra un lavoro facile ma non lo è per nulla perché la conoscenza è intangibile e complessa e viene creata dalle persone; nonostante questo, però, il compito va svolto al meglio perché le conoscenze, come sappiamo, influiscono direttamente sul sistema di gestione della qualità con tutte le ripercussioni che ci saranno anche in un prossimo futuro, basti pensare, come ci ricorda l'ISO stessa, ai big data, al machine learning, alle blockchain, al codice etico, alla proprietà intellettuale, ecc.
Non dimentichiamo, poi, che molti aspetti della gestione della conoscenza influenzano le parti interessate perché si ripercuotono sul modo in cui un'organizzazione sa adattarsi ai cambiamenti e riesce a cogliere le opportunità.

La conoscenza, quindi, è un elemento essenziale per il successo sostenibile di un'organizzazione perché permette di identificare, acquisire, analizzare, recuperare, mantenere e proteggere la conoscenza esistente, identificare le conoscenze mancanti e adottare misure adeguate per portarle all'interno dell'organizzazione, contrastare la perdita di conoscenze che potrebbe avvenire a causa di avvicendamenti nella forza lavoro e aumentare all'interno dell'organizzazione l'indipendenza dalle persone che, proprio grazie alle conoscenze, possono riuscire a decidere in autonomia molte cose relative al loro lavoro senza ricorrere in continuazione al loro responsabile.

Utilizzare le conoscenze di un'organizzazione in modo efficace e completo aumenta il vantaggio competitivo delle aziende e le aiuta a prevenire decisioni sbagliate.

La conoscenza può essere individuale, collettiva o organizzativa e si può acquisire in due modi:

Nella ISO 30401: 2019 "Sistemi di gestione della conoscenza - Requisiti" si specifica che la gestione della conoscenza non è altro che una disciplina incentrata sui modi in cui le organizzazioni creano una base comune di conoscenze aziendali e la utilizzano. La conoscenza si basa sull'informazione ma, come sappiamo, le informazioni stanno aumentando a dismisura e cambiano in modo estremamente rapido. Le capacità umane di assorbire queste informazioni per trasformarle in conoscenza utile sono limitate, dunque bisogna decidere quali siano le informazioni importanti da trasformare in una base comune di conoscenza e quali, invece, non siano utili e questo non è semplice, soprattutto se l'organizzazione opera in un contesto molto complesso.

Questo, tra i "future concepts" è sicuramente uno di quelli destinati ad avere il maggiore impatto sulle prossime revisioni della ISO 9001 e sugli altri documenti della famiglia ISO 9000. Si punterà su una maggiore comprensione del concetto e su una spiegazione più dettagliata di quali implicazioni possa avere sui sistemi qualità aziendali.
Nella norma ISO 30401:2019, nell'"Annex B", troviamo parecchie indicazioni interessanti sulle ripercussioni che la gestione della conoscenza ha sulle altre discipline come, ad esempio, la gestione dei sistemi qualità. Nel documento si specifica, infatti, che la gestione della conoscenza è complementare a quella della qualità. La conoscenza organizzativa è considerata nella ISO 9001 come uno dei requisiti obbligatori per la gestione della qualità in forma di sistema ed è un mezzo per raggiungere il requisiti stabiliti nella ISO 9001: 2015 al punto 7.1.6.In sintesi, collegare in maniera esplicita il knowledge management o gestione della conoscenza alle varie discipline e strumenti come, ad esempio, la gestione delle informazioni e dei dati, la business intelligence, il customer relationship management, l'apprendimento di un'organizzazione, la gestione delle risorse umane, l'innovazione, la gestione dei rischi e, naturalmente, alla gestione dei sistemi qualità genera sinergie e sistemi più integrati e migliorati.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Nell'ottica di una maggiore comprensione e di una migliore applicazione del concetto di knowledge management e per aumentare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi qualità, con l'obiettivo di far crescere la cultura della qualità, in futuro potrebbe anche nascere una nuova linea guida che si occupi in maniera specifica di gestione delle conoscenza, con particolare riferimento ai sistemi qualità.

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