ISO 9001:2015 SCHEMA
Schematizziamo la ISO 9001:2015 per comprenderla meglio
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Affrontare per la prima volta la ISO 9001:2015 potrebbe spaventare i colleghi più giovani ma la norma, in realtà, non è per niente complessa e ve lo vogliamo dimostrare schematizzandone i concetti principali. In fondo a questa pagina, inoltre, troverete altre risorse utilissime per chi è alle prime armi.
Iniziamo!
Partiamo dalla storia dei sistemi qualità:
- il 9 aprile 1959 il dipartimento della difesa statunitense pubblica la norma militare MIL-Q-9858 "Quality Program Requirements", la "nonna" della ISO 9001;
- nel 1969 la MIL-Q-9858 viene aggiornata e diventa la serie di standard NATO AQAP ("Allied Quality Assurance Publications") con il compito di definire uno standard per l'assicurazione qualità dei prodotti della difesa;
- nel 1974 la BSI (British Standards Institution) pubblica una serie di standard denominati BS 5179 "Guidelines for Quality Assurance";
- nel 1979, sempre la BSI pubblica la serie di standard BS 5750 e la sottopone all'ISO;
- nel 1987 l'ISO pubblica gli standard della famiglia ISO 9000;
- nel 1994 c'è la prima revisione della ISO 9001;
- nel 2000, con la seconda revisione dello standard, le tre norme ISO 9001, ISO 9002 e ISO 9003 diventano un'unica norma: la ISO 9001;
- nel 2008 c'è la terza revisione dello standard;
- nel 2015 c'è la quarta revisione e la quinta versione della ISO 9001 che prende il nome, appunto, di ISO 9001:2015
- la futura versione della ISO 9001 vedrà la luce, con probabilità, nel 2025 (ne abbiamo parlato in questo articolo)
Vediamo ora quali grandi cambiamenti possiamo ritrovare nella ISO 9001:2015 rispetto alla versione precedente della ISO 9001 (ISO 9001:2008):
- i capitoli della ISO 9001:2015 sono 10, mentre nella ISO 9001:2008 erano 8. Di questi 10 capitoli solo 7 contengono requisiti auditabili (dal capitolo 4 al capitolo 10);
- la ISO 9001:2015 segue la struttura di alto livello (HLS o High Level Structure) che permette una maggiore integrazione con gli altri standard ISO relativi ai sistemi di gestione. Attenzione! L'HLS è stata sotituita dall'HS, Harmonized Structure, quindi la futura ISO 9001 rifletterà i cambiamenti di questo "indice" comune a tutte le norme ISO che si occupano di sistemi di gestione;
- sono cambiati un po' di termini ("prodotto" è diventato "output" in modo da potersi riferire sia ai prodotti che ai servizi. Con il termine "proprietà del cliente" ora, oltre a prodotti e servizi, si intendono anche i processi di proprietà del cliente e con "miglioramento continuo" nel nuovo standard non si intende più solamente il miglioramento della capacità di soddisfare i requisiti normativi ma la capacità di ottenere risultati miglior, lavorando sul miglioramento delle performance. Il nuovo termine "risk-based thinking" ha sostituito il concetto di "azione preventiva" della ISO 9001:2008 e, in più, nella ISO 9001:2015 si parla per la prima volta di "parti interessate");
- la ISO 9001:2015 pone maggiore enfasi sull'approccio per processi;
- proprio in seguito alla maggiore attenzione all'approccio per processi, la nuova norma pone un'attenzione maggiore su input e output;
- non viene più richiesto il manuale della qualità;
- non esiste più la figura del rappresentante della Direzione;
- si parla per la prima volta delle conoscenze di un'organizzazione (punto 7.1.6);
- si richiede la valutazione dei rischi e delle opportunità;
- la nuova norma fa maggiore attenzione al contesto in cui opera l'organizzazione;
- la nuova revisione si concentra maggiormente sulla direzione strategica;
- si fa attenzione alla leadership;
- si introduce il discorso relativo alle informazioni documentate
Per ciò che riguarda le informazioni documentate, è bene ricordare che:
- ci sono informazioni documentate da mantenere (documenti, procedure, manuali, piani della qualità, ecc.)
- ci sono informazioni documentate da conservare (le "registrazioni" come, ad esempio, i verbali del riesame della direzione)
Gli obiettivi della ISO 9001:2015 sono:
- supportare le aziende nel prendere il controllo dei propri processi, ottimizzandoli;
- migliorare la qualità ma senza puntare alla proliferazione della "carta" (manuali, procedure, ecc.);
- fare in modo che le organizzazioni possano mantenere la flessibilità tipica di chiunque faccia business, ad esempio lasciando che siano le aziende stesse a scegliere quali dati possano essere effettivamente utili e come raccoglierli;
- stabilire chiare responsabilità a tutti i livelli;
- aumentare la soddisfazione del cliente;
- far capire che prodotti e servizi vanno trattati nelle stesso modo
Quali sono i passaggi che portano un'organizzazione a certificarsi?
- documentare il proprio sistema qualità
- identificare i processi;
- sviluppare tutti i documenti necessari a lavorare bene, incoraggiando le persone a supportare questa fase specificando di quali documenti sentano il bisogno;
- riesaminare, approvare e distribuire i documenti a tutti coloro che devono avere accesso alle informazioni in essi contenute
- implementare il sistema
- assicurarsi che il lavoro si svolga come documentato;
- verificare che le persone abbiano la formazione necessaria a svolgere correttamente le attività di loro pertinenza;
- creare un sistema di reporting che funzioni bene e che sia utile al miglioramento continuo;
- monitorare l'efficacia dei processi attraverso l'utilizzo di dati misurabili;
- avviare delle azioni correttive ogni volta che si verifica una problematica e cercare di anticiparle facendo un esame di rischi e opportunità
- verificare che il sistema qualità sia efficace
- eseguire periodicamente gli audit interni;
- osservare i processi in azione e raccogliere le opinioni delle persone che vi lavorano per correggerli o migliorarli
- far certificare il sistema
- selezionare l'ente certificatore che effettuerà l'audit presso la vostra sede;
- inviare agli auditor di terza parte la documentazione del sistema qualità per accertare se corrisponda ai requisiti normativi;
- prepararsi all'audit di terza parte
A questo proposito, cerchiamo di capire da quali fattori dipenda il costo di una certificazione di terza parte del sistema qualità:
- dal numero delle persone che lavorano nell'azienda;
- dal numero delle sedi fisiche dell'organizzazione da certificare;
- dalla complessità del percorso di certificazione;
- dal fatto che il sistema qualità sia già presente da tempo o appena implementato
Chiudiamo il nostro schema provando a spiegarvi in maniera estremamente semplice sei concetti basilari per implementare al meglio la ISO 9001:2015:
(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).
LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO -
"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)
(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
- Controllo documentale - immaginiamo di avere cinque ricette per fare la pizza e di averle provate tutte quante. Ricordiamo benissimo che solamente una di queste ci ha totalmente convinto...ma quale? Se avete preso un appunto per non dimenticarvi una cosa così importante, significa che avete un rudimentale concetto di "controllo documentale" e che volete essere sicuri di avere il documento giusto a portata di mano quando vi servirà. E' un passaggio fondamentale anche per un sistema qualità.
- Controllare le informazioni documentate da conservare (le registrazioni) - sempre tenendo presente la ricetta di prima, improvvisamente vi ricordate che, pur essendo la vostra ricetta preferita, avete cambiato le quantità riportate. Se ne avete preso nota, avete creato la vostra prima registrazione!
- L'impegno del management - per organizzare un pasto come si deve, non basta avere una ricetta che funziona. Occorre stabilire a che ora si vuole mangiare, farlo sapere a tutte le persone che saranno alla nostra tavola, prevedere i costi della cena, stabilire chi farà il dolce, chi si occuperà della spesa, ecc. In poche parole, una cena, proprio come un sistema qualità, ha bisogan di impegno e di capacità di gestione, oltre che di risorse e infrastrutture.
- Gestire le risorse - parlando proprio di risorse, non importa quanto sia fantastica la vostra ricetta se non avete a disposizione gli ingredienti migliori, gli utensili più adatti e una formazione come cuoco. Scommettiamo che avete già capito: cucinare non è così diverso dal gestire un sistema qualità: servono le risorse giuste.
- Realizzare il prodotto - per sapere quanto cibo preparare con la vostra ricetta, dovrete essere sicuri di quante persone ceneranno con voi, verificare se già fatto qualcosa di simile precedentemente, chiedervi se la pietanza che volete preparare piacerà a tutti (vegetariani, vegani, bambini, persone che detestano un particolare alimento, ecc.) e se avete le competenze necessarie per realizzare il piatto. Proprio ciò che serve per realizzare un prodotto con un sistema qualità!
- Misurare, analizzare e migliorare - una volta consumato il vostro pasto, potreste raccogliere i pareri dei commensali e le vostre osservazioni: la ricetta si può migliorare? Bisognava prolungare il tempo di cottura? Annotare queste osservazioni vi permetterà di avviare il miglioramento senza dimenticarvi nulla. Semplice buon senso...lo stesso che sta alla base dello sviluppo di un sistema qualità!
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