LE COMPETENZE DEI PROCESS OWNER

Consigli su programmi di formazione e sviluppo essenziali per i proprietari di processo


formazione proprietari processi

"Il segreto per una gestione efficace è detenere la chiave della conoscenza dei propri processi"
(QualitiAmo)

Importanza dei process owner nell'organizzazione

Il ruolo dei process owner è diventato fondamentale per garantire l'efficienza, l'efficacia e il miglioramento dei processi chiave di un'organizzazione. I responsabili di processo sono figure strategiche che hanno la responsabilità di gestire, ottimizzare e innovare i processi di loro competenza, allineandoli agli obiettivi aziendali e alle esigenze dei clienti.

L'importanza dei proproetari dei processi si manifesta sotto diversi aspetti:

  • Governance dei processi: i process owner assicurano che i processi siano definiti, documentati e comunicati in modo chiaro, garantendo la conformità alle normative, agli standard di qualità e alle best practice del settore
  • Efficienza operativa: attraverso l'analisi continua dei processi, i proprietari di processo identificano le aree di miglioramento, eliminano le attività prove di valore aggiunto e implementano soluzioni per ottimizzare le performance, ridurre i costi e aumentare la produttività
  • Innovazione e change management: i process owner promuovono l'innovazione dei processi, valutando e integrando nuove tecnologie, metodologie e approcci che possano portare a un vantaggio competitivo. Inoltre, gestiscono il cambiamento organizzativo necessario per l'adozione delle nuove soluzioni, coinvolgendo e formando le persone coinvolte
  • Collaborazione interfunzionale: i responsabili di processo facilitano la collaborazione tra le diverse funzioni aziendali coinvolte nei processi, promuovendo la condivisione delle informazioni, il coordinamento delle attività e la risoluzione dei conflitti. In questo modo, contribuiscono a superare i silos organizzativi e a creare una visione end-to-end dei processi
  • Orientamento al cliente: i process owner assicurano che i processi siano progettati e gestiti in modo da soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti, sia interni che esterni. Questo implica una profonda comprensione dei requisiti dei clienti, la definizione di indicatori di servizio e la continua valutazione della soddisfazione

Una formazione mirata

Per svolgere efficacemente il loro ruolo, i process owner devono possedere un ampio spettro di competenze tecniche, gestionali e relazionali. Tuttavia, spesso queste figure provengono da percorsi professionali eterogenei e potrebbero non avere una formazione specifica nell'ambito del process management. Inoltre, i problemi che devono affrontare sono in continua evoluzione e richiedono un aggiornamento costante delle loro conoscenze e capacità. In questo contesto, la necessità di programmi di formazione e sviluppo mirati diventa evidente per:

  • Colmare le lacune nelle competenze: programmi di formazione specifici permettono di colmare eventuali lacune nelle competenze dei proprietari di processo, fornendo loro le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per gestire efficacemente i processi di loro responsabilità
  • Sviluppare una visione strategica: la formazione deve aiutare i process owner a sviluppare una visione strategica dei processi, comprendendo il loro impatto sul business e allineandoli agli obiettivi aziendali. Questo implica anche la capacità di definire indicatori di performance e di prendere decisioni basate sui dati
  • Promuovere l'innovazione e il miglioramento continuo: i programmi di formazione devono stimolare nei proprietari dei processi la capacità di innovare e di promuovere il miglioramento continuo dei processi. Questo richiede l'acquisizione di competenze in ambito di problem-solving, analisi dei dati, lean management e change management
  • Rafforzare le competenze trasversali: oltre alle competenze tecniche specifiche, i process owner devono possedere solide competenze trasversali come la leadership, la comunicazione efficace, la gestione dei conflitti e la negoziazione. Programmi di sviluppo mirati possono aiutare a rafforzare queste abilità
  • Favorire il networking e lo scambio di best practice: iniziative di formazione e sviluppo possono creare opportunità di networking tra i process owner, favorendo lo scambio di esperienze, best practice e soluzioni innovative. Questo può portare alla creazione di una comunità di buone pratiche interna all'azienda che supporta la crescita
  • Allineare le competenze alle esigenze del business: programmi di formazione e sviluppo mirati permettono di allineare le competenze dei responsabili di processo alle specifiche esigenze del business e del settore in cui opera l'azienda. Questo implica una progettazione dei percorsi formativi basata sull'analisi dei fabbisogni e delle strategie aziendali

Leadership e gestione del team

Una delle competenze trasversali fondamentali per tutti i process owner è la leadership e la capacità di gestire efficacemente il proprio team. I proprietari di processo, infatti, non devono solo possedere una profonda conoscenza dei processi di loro competenza, ma devono anche saper guidare e motivare le persone coinvolte nella loro esecuzione.

La leadership dei responsabili di processo si articola in diversi aspetti:

  • Visione e direzione: i process owner devono saper definire una visione chiara e coinvolgente per il loro ambito di responsabilità, comunicandola in modo efficace al team e allineandola agli obiettivi aziendali. Devono essere in grado di tradurre questa vision in obiettivi specifici e misurabili, fornendo al team la direzione e le priorità necessarie per raggiungerli
  • Motivazione ed empowerment: i proprietari dei processi devono saper motivare e coinvolgere il team, creando un ambiente di lavoro positivo e stimolante. Questo implica riconoscere e valorizzare i contributi individuali, fornire feedback costruttivi e delegare responsabilità in modo appropriato. L'empowerment del team passa anche attraverso la promozione dell'autonomia e della presa di decisioni, fornendo al contempo il supporto e le risorse necessarie
  • Comunicazione e ascolto: una leadership efficace richiede eccellenti capacità di comunicazione, sia verso il proprio team che verso gli stakeholder esterni. I proprietari di processo devono saper adattare il proprio stile comunicativo alle diverse audience, essere chiari e persuasivi nell'esporre le proprie idee e saper ascoltare attivamente i feedback e le proposte del team
  • Gestione dei conflitti e negoziazione: nella gestione dei processi, è inevitabile che si verifichino conflitti e divergenze di opinioni. I process owner devono saper gestire in modo costruttivo questi conflitti, promuovendo il confronto aperto e la ricerca di soluzioni condivise. Devono, inoltre, possedere solide capacità di negoziazione per allineare gli interessi dei diversi stakeholder e trovare compromessi accettabili
  • Sviluppo del team: i responsabili di processo hanno la responsabilità di far crescere e sviluppare le competenze del proprio team. Questo implica identificare i fabbisogni formativi, promuovere opportunità di apprendimento e di crescita professionale e fornire coaching e mentoring ai propri collaboratori. Un team competente e motivato è il presupposto per l'eccellenza dei processi
  • Esempio e coerenza: infine, i process owner devono essere un esempio per il proprio team, dimostrando coerenza tra le parole e i fatti. Devono incarnare i valori e i principi che promuovono, essere responsabili delle proprie azioni e decisioni e creare un clima di fiducia e rispetto reciproco

Comunicazione efficace

Un'altra competenza trasversale fondamentale per i responsabili di processo è la capacità di comunicare in modo efficace con tutti gli stakeholder coinvolti nei processi di loro responsabilità. La comunicazione, infatti, è il collante che tiene insieme le diverse fasi e attori di un processo, garantendo allineamento, collaborazione e condivisione delle informazioni.

I process owner devono eccellere in diversi aspetti della comunicazione:

  • Chiarezza e sintesi: i responsabili di processo devono saper comunicare in modo chiaro e conciso, adattando il linguaggio e il livello di dettaglio alle diverse audience. Devono essere in grado di semplificare concetti complessi, evidenziando gli aspetti chiave e le implicazioni per i diversi stakeholder. Una comunicazione chiara e sintetica facilita la comprensione e l'allineamento, riducendo il rischio di fraintendimenti e incomprensioni
  • Ascolto attivo: la comunicazione efficace non è solo trasmissione di informazioni ma anche ascolto attivo delle esigenze, delle opinioni e dei feedback degli interlocutori. Chi è responsabile di un processo deve saper ascoltare con attenzione, dimostrando interesse e apertura verso le idee altrui. L'ascolto attivo permette di identificare potenziali problemi, opportunità di miglioramento e di costruire relazioni di fiducia con gli stakeholder
  • Persuasione e influenza: i process owner devono spesso promuovere cambiamenti e innovazioni nei processi che possono incontrare resistenze o scetticismo. In questi casi, è fondamentale saper comunicare in modo persuasivo, presentando i benefici del cambiamento e le ragioni che lo rendono necessario. Questi professionisti devono saper influenzare gli stakeholder, ottenendo il loro supporto e il loro impegno verso gli obiettivi di miglioramento
  • Adattamento agli stili comunicativi: ogni interlocutore ha il proprio stile comunicativo e le proprie preferenze in termini di canale, frequenza e livello di formalità della comunicazione. I proprietari di processo devono saper adattare il proprio stile comunicativo a quello degli interlocutori, cercando di trovare il giusto equilibrio tra le diverse esigenze. Questo implica anche saper utilizzare in modo appropriato i diversi canali di comunicazione, dalla comunicazione faccia a faccia alle e-mail, dalle riunioni alle presentazioni formali
  • Gestione delle riunioni: i process owner devono spesso condurre o partecipare a riunioni con il proprio team o con altri stakeholder. Per una comunicazione efficace, è fondamentale saper gestire le riunioni in modo produttivo, definendo un ordine del giorno chiaro, facilitando la partecipazione attiva di tutti i presenti e assicurando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. occorre anche saper gestire eventuali conflitti o divergenze di opinioni che possono emergere durante le riunioni
  • Comunicazione scritta: chi è responsabile di un processo deve possedere ottime capacità di comunicazione scritta per produrre documenti chiari, ben strutturati e persuasivi. Questo include la redazione di procedure, istruzioni operative, report, presentazioni ed e-mail. La comunicazione scritta deve adattarsi al livello di dettaglio richiesto e alle esigenze degli interlocutori, garantendo al contempo precisione, coerenza e professionalità

Problem-solving e decision-making

I process owner si trovano spesso ad affrontare problemi complessi e a dover prendere decisioni che hanno un impatto significativo sui processi di loro responsabilità. Per questo motivo, il problem-solving e il decision-making sono competenze trasversali fondamentali per tutti.

Un problem-solving efficace richiede:

  • Analisi delle cause: occorre saper analizzare in profondità i problemi che si presentano, andando oltre i sintomi superficiali per identificare le cause alla radice. Questo richiede capacità di analisi dei dati, di ascolto delle diverse prospettive e di utilizzo di tecniche strutturate di problem-solving, come il diagramma di Ishikawa o i 5 Perché
  • Creatività e pensiero laterale: per trovare soluzioni efficaci ai problemi, bisogna saper pensare in modo creativo e laterale, esplorando alternative non convenzionali e sfidando lo status quo. Questo implica apertura mentale, curiosità e capacità di vedere le situazioni da angolazioni diverse
  • Valutazione delle opzioni: una volta identificate le possibili soluzioni, serve saper valutare in modo oggettivo i pro e i contro di ciascuna opzione, considerando fattori come l'impatto sui clienti, i costi, i rischi e la fattibilità di implementazione. Questo richiede capacità di analisi critica e di ponderazione delle diverse variabili in gioco
  • Implementazione e monitoraggio: dopo aver scelto la soluzione più adeguata, i process owner devono saper pianificare e guidare la sua implementazione, definendo un piano d'azione chiaro, assegnando responsabilità e risorse, e monitorando i progressi. È fondamentale anche saper gestire eventuali resistenze al cambiamento e adattare il piano in base ai feedback e ai risultati ottenuti

Il decision-making, strettamente legato al problem-solving, richiede:

  • Analisi dei dati: occorre basare le proprie decisioni su dati e fatti oggettivi e non su opinioni o intuizioni. Questo implica saper raccogliere, analizzare e interpretare i dati rilevanti, utilizzando strumenti statistici e di data visualization per supportare il processo decisionale
  • Valutazione dei rischi: ogni decisione comporta dei rischi che bisogna saper identificare, valutare e gestire con una certa capacità di analisi dei rischi, di definizione dei piani di mitigazione e di monitoraggio continuo
  • Tempestività e decisione: i proprietari di processo devono spesso prendere decisioni in tempi stretti e in condizioni di incertezza. Questo richiede capacità di sintesi, di valutazione rapida delle opzioni e di assunzione di responsabilità per le decisioni prese
  • Comunicazione e allineamento: le decisioni dei process owner hanno spesso un impatto su diverse funzioni aziendali e stakeholder. Per questo, è fondamentale saper comunicare in modo chiaro le ragioni e le implicazioni delle decisioni prese, cercando l'allineamento e il supporto degli interessati
  • Flessibilità e apprendimento: bisogna essere aperti a rivedere le proprie decisioni in base a nuove informazioni o cambiamenti del contesto. Serve vedere le decisioni non come un punto di arrivo, ma come un'opportunità di apprendimento continuo, analizzando i risultati ottenuti e traendo insegnamenti per il futuro

Gestione del cambiamento

I process owner sono spesso i promotori e i gestori del cambiamento all'interno delle organizzazioni. I processi, infatti, non sono statici, ma devono evolversi continuamente per adattarsi alle nuove esigenze dell'azienda, alle innovazioni tecnologiche e alle aspettative dei clienti. Per questo motivo, la gestione del cambiamento è una competenza trasversale fondamentale per tutti i proprietari di processo.

La gestione efficace del cambiamento richiede:

  • Vision e strategia: i process owner devono saper definire una visione chiara del cambiamento desiderato, allineata agli obiettivi strategici dell'organizzazione. Devono essere in grado di tradurre questa visione in una strategia concreta, identificando le tappe intermedie, le risorse necessarie e i risultati attesi
  • Pianificazione e project management: la gestione del cambiamento richiede solide competenze di pianificazione e project management. Occorre saper definire un piano di implementazione dettagliato, identificando le attività critiche, le dipendenze e i rischi. Bisogna, inoltre, saper monitorare l'avanzamento del progetto, gestire eventuali scostamenti e adattare il piano in base alle necessità
  • Coinvolgimento e comunicazione: il successo di un cambiamento dipende in larga misura dal coinvolgimento e dall'impegno delle persone interessate. I process owner devono saper identificare tutti gli stakeholder interessati dal cambiamento, comprendere le loro esigenze e coinvolgerli nel processo di cambiamento. Questo richiede eccellenti capacità di comunicazione, per spiegare le ragioni del cambiamento, i benefici attesi e il ruolo di ciascuno nel processo
  • Gestione delle resistenze: ogni cambiamento incontra inevitabilmente delle resistenze, legate alla paura dell'ignoto, alla difesa dello status quo o a interessi particolari. I responsabili dei processi devono saper anticipare e gestire queste resistenze, attraverso l'ascolto attivo, il dialogo aperto e la ricerca di soluzioni condivise. Devono essere in grado di identificare e coinvolgere gli "agenti del cambiamento", ovvero le persone più aperte e propense al cambiamento, che possono agire da esempio e traino per gli altri
  • Formazione e supporto: un cambiamento di successo richiede spesso l'acquisizione di nuove competenze e conoscenze da parte delle persone coinvolte. I process owner devono saper identificare i fabbisogni formativi legati al cambiamento e pianificare interventi di formazione e di supporto adeguati. Devono, inoltre, essere disponibili a fornire coaching e una guida alle persone durante tutto il processo di cambiamento
  • Misurazione e celebrazione dei successi: per mantenere l'impegno e la motivazione delle persone, è importante misurare e comunicare i progressi e i successi ottenuti durante il cambiamento. I proprietari di processo devono definire indicatori chiari per valutare l'impatto del cambiamento e celebrare i traguardi raggiunti, riconoscendo il contributo di tutti i partecipanti
  • Istituzionalizzazione del cambiamento: infine, bisogna saper trasformare il cambiamento in "business as usual", integrandolo nei processi, nelle procedure e nella cultura dell'organizzazione. Questo richiede un monitoraggio continuo, per assicurare che il cambiamento sia sostenibile nel tempo e diventi parte integrante del modo di lavorare dell'organizzazione

Pensiero strategico

Il pensiero strategico è l'ultima competenza trasversale davvero fondamentale per i process owner. Non è sufficiente, infatti, gestire i processi in modo efficiente, ma è necessario allinearli costantemente alle strategie e agli obiettivi dell'organizzazione.

Il pensiero strategico si articola in diversi modi:

  • Allineamento strategico: i process owner devono avere una profonda comprensione delle strategie e degli obiettivi dell'organizzazione, sia a livello globale che di funzione. Devono essere in grado di tradurre queste strategie in obiettivi specifici per i processi di loro responsabilità, assicurando un allineamento costante tra le attività operative e le priorità strategiche
  • Visione sistemica: i responsabili di processo devono adottare una visione sistemica dei processi, comprendendo le interconnessioni e le dipendenze tra i diversi processi e funzioni aziendali. Devono essere in grado di identificare l'impatto che i cambiamenti in un processo possono avere su altri processi o sull'organizzazione nel suo complesso, e di gestire queste interdipendenze in modo proattivo
  • Orientamento al cliente: il pensiero strategico deve essere sempre orientato alla creazione di valore per il cliente, sia esso interno o esterno. Questo richiede una profonda comprensione delle esigenze, aspettative e preferenze dei clienti, e la capacità di tradurle in attributi di processo che generano soddisfazione e fidelizzazione.
  • Analisi della situazione: i proprietari di un processo devono saper analizzare il contesto esterno in cui operano i processi, identificando trend, opportunità e minacce. Devono essere anche in grado di sviluppare scenari alternativi, valutando l'impatto potenziale sui processi e definendo strategie di risposta adeguate
  • Benchmarking e best practice: il pensiero strategico richiede anche la capacità di guardare oltre i confini della propria organizzazione, identificando best practice e trend emergenti nel proprio settore o in altri settori. Bisogna saper condurre analisi di benchmarking per confrontare le performance dei propri processi con quelle di altre organizzazioni e identificare opportunità di miglioramento
  • Innovazione e miglioramento continuo: i process owner devono avere una mentalità orientata all'innovazione e al miglioramento continuo. Devono essere in grado di mettere in discussione lo status quo, di identificare opportunità di innovazione radicale o incrementale e di promuovere una cultura dell'eccellenza e del cambiamento all'interno della propria organizzazione
  • Gestione delle risorse: infine, il pensiero strategico richiede la capacità di ottimizzare l'allocazione delle risorse (umane, tecnologiche, finanziarie) ai processi, in funzione delle priorità strategiche. Bisogna saper valutare il ritorno sull'investimento delle diverse opzioni di allocazione delle risorse e prendere decisioni che massimizzino il valore generato per l'organizzazione
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