I PRINCIPI DEL MIGLIORAMENTO
Cambiare non significa necessariamente migliorare
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
Sono molte le persone che, almeno una volta nella vita, hanno pensato di fare qualcosa meglio di come lo stavano facendo. L'ambito di questo ipotetico miglioramento può essere il lavoro così come la casa o la famiglia ma pensare di fare qualcosa meglio è una situazione abbastanza comune anche se cambiare non significa necessariamente migliorare.
Dunque qual è l'approccio migliore per implementare dei cambiamenti che ci portino miglioramenti concreti?
I principi del miglioramento
Fondamentale perché ogni sforzo teso al miglioramento abbia successo è comprendere che per migliorare bisogna per forza cambiare qualcosa.
E' proprio il focus sul cambiamento e la comprensione dei principi di base del miglioramento che ci portano a rendere efficaci ed efficienti i nostri sforzi tesi a migliorare.
Dobbiamo, dunque, concentrarci su due aspetti fondamentali:
- che cos'è il cambiamento? Nello specifico: quale cambiamento porta al miglioramento?
- quali sono i principi del miglioramento?
Quale cambiamento porta al miglioramento?
Cambiare una lampadina si può definire un cambiamento? E cambiare una gomma alla macchina? Sì, ovviamente si tratta di cambiamenti ma di sicuro non si tratta di quel tipo di cambiamenti che portano al miglioramento inteso in senso lato.
Questi cambiamenti, semplicemente, riportano la situazione ad un punto precedente: prima che si fulminasse la lampadina e restassimo al buio e prima che la macchina iniziasse a sbandare a causa della ruota sgonfia. Occore, dunque, passare ad un cambiamento più ampio, capace di creare del vero miglioramento.
Pensate per un attimo ad una situazione recente nella quale avete sperimentato di essere migliorati in qualcosa. Siete in grado di riconoscere il cambiamento che ha innescato il processo? Potete descriverlo? Come facevate a sapere che quel cambiamento vi avrebbe condotto sulla strada del miglioramento?
Che cos'è il miglioramento?
Forse, prima di tutto, occorre chiarirci le idee su cosa sia davvero il miglioramento. Il miglioramento acquista un qualche significato solo in termini di osservazione rispetto ad alcuni criteri. In altre parole, può essere definito in termini di: "più veloce", "più semplice", "più efficiente", "meno caro", "più sicuro", ecc.
A volte basta osservare l'impatto del cambiamento su queste caratteristiche per registrare se ci sia stato o meno un miglioramento ma, solitamente, è consigliabile raccogliere dei dati.
Fondamentalmente i cambiamenti in grado di produrre un miglioramento:
- alterano il modo in cui un lavoro o un'attività vengono condotti;
- producono differenze visibili e positive;
- hanno un impatto notevole
I principi del miglioramento
I primi due principi del miglioramento che possiamo, dunque, mettere a fuoco sono:
- sapere perché abbiamo bisogno di migliorare;
- raccogliere dei feedback rispetto alla situazione precedente per provare che è avvenuto un miglioramento
Il terzo grande principio del miglioramento è sviluppare un cambiamento che si pensa possa farci migliorare una situazione e pianificarlo a dovere. Avere un'idea per cambiare non è sufficiente. Il cambiamento va sostenuto nel tempo perché diventi un vero miglioramento.
L'errore che facciamo quasi tutti è quello di saltare dall'idea che abbiamo avuto direttamente alla sua implementazione e, di solito, questo non è per nulla un approccio vincente.
Il quarto principio può essere ricondotto al concetto che bisogna testare un cambiamento prima di avviarne l'implementazione su larga scala. Solo con una prova pratica, infatti, si può verificare se il cambiamento prodotto è stato davvero buono oppure no. Fare dei test offre anche un'occasione per imparare dalle proprie esperienze e per studiare l'impatto del cambiamento senza rischiare danni estesi all'intero sistema.
Attraverso i test si può capire molto del cambiamento che abbiamo prodotto ed esaminarlo sotto ogni aspetto in condizioni controllate. Se sarà stato positivo, saremo pronti ad implementarlo su larga scala, sapendo esattamente cosa spettarci e come sostenerlo nel modo giusto.
(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).
LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO -
"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)
(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato. Riporteremo quotidianamente tutti i nostri articoli sulla norma)
Il quinto e ultimo principio del miglioramento è quello di implementare il cambiamento. In questa fase dovremo chiederci come rendere permanente il cambiamento che abbiamo provocato. Il rischio maggiore quando si implementa un cambiamento, infatti, è che questo non si mantenga nel tempo.
Provocare cambiamenti che diano come risultato un vero miglioramento non è un processo meccanico. Le persone che devono sostenerlo vanno coinvolte e le loro ragioni ascoltate. Le ragioni che ci spingono a migliorare dovrebbero essere chiare a tutti così come va riconoscita la partecipazione delle persone che sostengono il cambiamento nel tempo.
PER SAPERNE DI PIU':
Tutti gli articoli sulla ISO 9001ISO 9001
La ISO 9001:2015