10 PROBLEMI LEGATI ALL'OUTSOURCING - 2

Le problematiche più comuni dell'outsourcing e come
risolverle

Articolo di Staff di QualitiAmo

problemi outsourcing



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(Prima parte)

Problema numero 6: la Governance è incompatibile

Un problema enorme quando parliamo di outsourcing è quando il management di chi esternalizza e quello di chi si prende in carico il lavoro non sono allineati relativamente alle operazioni e alla gestione della clientela.

La prima cosa che salta, in questo caso, è la buona comunicazione visto che i livelli di autorità non sono ben chiari e questo porta alla materializzazione di ritardi importanti perché si tende ad aspettare che chi di dovere prenda la decisione giusta.

Il rimedio, in questo caso, è quello di mappare i diversi livelli di comunicazione e i canali attraverso i quali si muove l'autorità dei vertici per assicurare che la linea del comando risulti chiara e che arrivino le indicazioni giuste al momento giusto.

Problema numero 7: spedizione in ritardo o errata

Quando l'outsourcer compie le attività sbagliate o non riesce ad evadere il lavoro secondo le tempistiche programmate, ecco che abbiamo il problema più comune nell'esternalizzazione.

I clienti si vedono recapitare pezzi errati e l'outsourcee si vede improvvisamente subissato da richieste di risarcimento. Nel caso in cui, invece, si riuscissero ad intercettare gli errori prima del cliente si avrebbero, in ogni caso, ritardi enormi, costi aumentati dovuti alla gestione delle non conformità e parecchi sprechi.

La cosa migliore per tamponare il problema, in questo caso, è quella di approcciare l'intero processo di spedizione a livello strategico per assicurarsi che il lavoro necessario sia gestito secondo le priorità corrette e che gli output siano tracciati e, in caso di necessità, prontamente corretti

Problema numero 8: mancano dati relativi ad un'analisi costi/benefici

Se l'outsourcer e l'outsourcee cercano di lavorare al meglio ma manca un'analisi accurata dei costi e dei benefici ecco che siamo in presenza di un nuovo problema perché i vantaggi dell'outsourcing dal punto di vista della gestione e dei costi non è tracciabile oggettivamente.

Per provare che l'esternalizzazione conviene non vanno considerati, infatti, solamente il costo orario del lavoro ma i costi di setup nella nuova realtà, il costo delle infrastrutture, un eventuale calo della produttività e, soprattutto, i costi dovuti ad una Qualità inferiore.

L'unica cosa da fare, in questo caso, è quella di sviluppare un sistema di misurazioni e indicatori oggettivo, tangibile e in grado di supportare tutte le operazioni gestite in comune.

Problema numero 9: mancato avanzamento

Quando le "operation" di outsourcer e outsourcee non progrediscono ma continuano a rimanere non stabilizzate per un lungo periodo, ecco che si verifica il nono problema imputabile all'esternalizzazione.

In questo caso, la curva d'esperienza che dovrebbe ripercuotersi in una migliorata efficienza e in una Qualità maggiore non si muove. Le competenze non migliorano e l'esperienza non insegna nulla.

La soluzione migliore, questa volta, è quella di seguire uno dei suggerimenti dati dalla ISO 9001: implementare il miglioramento continuo.
Attraverso una corretta gestione dei feedback e delle azioni correttive la Qualità potrà evolvere e migliorare su base continua.

Problema numero 10: attriti

Se tra chi esternalizza e chi prende in carico il lavoro ci sono attriti che portano a continui sovvertimenti dell'equilibrio interno, ecco che si materializza l'ultimo dei nostri problemi.

Quando manca la volontà di lavorare insieme e quando - soprattutto - manca una gestione attenta dall'alto, si cerca semplicemente di fare il minimo indispensabile, senza impegnarsi per alzare il livello delle proprie performance.

Mancherà del tutto una continuità nel lavoro e la volontà di costruire partendo da un'esperienza comune. Il livello di servizio sarà stagnante e l'innovazione resterà al palo.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla norma)

Purtroppo si può fare ben poco se i due management non hanno voglia di investire sulle persone, facendole crescere, aumentandone le competenze e formandole a dovere anche per riuscire a lavorare meglio con i rispettivi colleghi dell'altra organizzazione.
Certo una stretegia del genere richiede un bel po' di investimenti ma è l'unica che, alla lunga, paga.

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