INDICATORI PER LA LEAN MANUFACTURING

Quali indicatori possiamo scegliere per monitorare la nostra
produzione snella?

Articolo di Staff di QualitiAmo

indicatori lean manufacturing



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Tra i diversi indicatori che possiamo scegliere per monitorare un Sistema Qualità impostato in base alla Lean manufacturing quelli che vi indichiamo di seguito sono i più utilizzati.
Segnalateci sul forum se voi ne utilizzate altri!

  • Takt time - è il "ritmo della produzione", ovvero il tempo necessario per produrre qualcosa. Si calcola dividendo il numero di prodotti richiesti dal cliente in un certo periodo di tempo (ad esempio un mese) per il tempo a nostra disposizione, in questo caso 20 giorni lavorativi. Se, ad esempio, il cliente ha bisogno di 30.000 pezzi al mese (20 giorni lavorativi) noi dovremo produrne 1.500 al giorno.
    Conoscendo il nostro takt time e il tempo ciclo (ovvero quanto tempo serve per completare il ciclo di produzione di un prodotto/componente), possiamo stabilire quanti uomini ci servano per evadere la richiesta del cliente;
  • Lead time - è il tempo necessario perché un ordine cliente attraversi l'intera azienda e venga spedito al cliente;
  • Rapporto tra il tempo ciclo e il lead time - il tempo ciclo è il tempo necessario per produrre qualcosa mentre il lead time è il tempo necessario per processare l'ordine di un cliente da quando viene comunicato all'azienda fino a quando la merce viene spedita. Se, ad esempio, ci metto due giorni per produrre qualcosa ma ce ne metto altri 5 per registrare l'ordine, comunicarlo a chi deve produrre, imballarlo e spedirlo in totale avrò un tempo ciclo di 2 giorni e un lead time di 7;
  • Tempo di processo - è il tempo strettamente necessario per produrre qualcosa. Si differenzia dal tempo ciclo perché questo comprende anche le attese necessarie (ad esempio gli attrezzaggi);
  • Tempo manodopera - corrisponde alle ore di lavoro degli uomini;

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

  • Tempo macchina - corrisponde alle ore di lavoro della macchina;
  • Consegne puntuali - calcolare quante consegne sono avvenute in maniera puntuale sul totale ci dà un'idea di come si stiano svolgendo i nostri processi;
  • Giorni in magazzino - tenere ferma una merce in magazzino ha un costo. Calcolando quanti giorni manteniamo in stock un prodotto pronto ci dà un indice della nostra inefficienza;
  • Efficacia del processo - si calcola esaminando quante non conformità sono nate dai pezzi prodotti;
  • Affidabilità del processo - percentuale di uptime (cioè di corretto funzionamento) del processo;
  • Tempo necessario per il cambio di formato - si calcola considerando il tempo che trascorre tra gli ultimi pezzi buoni di un certo formato e i primi pezzi nuovamente buoni del formato nuovo;
  • Percentuale di prodotti conformi - si calcola facilmente sottraendo al totale prodotto tutti i pezzi scartati o da rilavorare;
  • Spazio dedicato al lavoro - si calcola dividendo l'area effettivamente utilizzata per lavorare per quella messa a disposizione.Ricordiamoci che anche buttare via spazio inutilimente è uno spreco;
  • Distanza coperta dall'operatore -facciamo un calcolo di quanti metri percorre un operatore durante la sua giornata di lavoro solamente per prendere il materiale e gli attrezzi che gli servono;
  • Distanza coperta dal materiale - è la stessa cosa di prima ma vista dalla prospettiva del materiale che, più viene movimentato, più costituisce uno spreco

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