LA GESTIONE DELLA QUALITA' TOTALE
Il movimento per la Qualità
Cos'è il movimento per la Qualità e in cosa consiste la Qualità Totale?
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
Il movimento per la Qualità si associa alla rinascita economica giapponese che ebbe luogo dopo la Seconda Guerra Mondiale mentre la gestione della Qualità Totale (Total Quality Management o TQM) è un approccio fondato sull'utilizzo dei concetti di Qualità sviluppati in Giappone.
Verso la fine degli anni Settanta, l'applicazione accurata di queste tecniche da parte delle aziende manufatturiere giapponesi aveva consentito loro di superare molti produttori occidentali; bisogna però dire che, originariamente, l'ispirazione per il movimento per la Qualità venne - ironia della sorte - da idee americane.
Nell'ambito del TQM, l'impiego di raffinati controlli statistici della produzione offre la sicurezza che la Qualità venga conseguita nella fase della produzione, evitando la necessità di ulteriori controlli nelle fasi successive.
Lo scopo del TQM è quello di minimizzare sprechi e rilavorazioni, conseguendo l'obiettivo "difetti zero" già nel corso del processo produttivo.
Il TQM non è una bacchetta magica, ma una modalità di lavoro che integra fra loro un gruppo di concetti; questi ultimi comprendono molte delle idee relative alla produzione snella, quali il Just In Time e il Kaizen.
Quantunque sia disciplinato dai processi, il TQM ha le proprie fondamenta in una filosofia manageriale che persegue il miglioramento continuo e un approccio alla produzione del tipo "deve essere corretto fin dall'inizio".
La nascita della Qualità Totale si può far risalire alla fine degli anni Quaranta quando, durante l'occupazione americana del Giappone dopo il 1946, alcuni tecnici statunitensi furono incaricati di aiutare l'industria giapponese a rimettersi in piedi.
Due americani, Charles Protzman e Homer Sarasohn, organizzarono un ciclo di seminari sulle tecniche produttive USA.
Nel 1950, i giapponesi si rivolsero a W. Edwards Deming, un matematico molto esperto nel Controllo statistico della Qualità, perché tenesse un ulteriore ciclo di seminari.
Deming, ammiratore di Walter A. Shewhart, dei Bell Laboratories, che aveva sviluppato i metodi del Controllo statistico, utilizzò profondamente in Giappone il movimento dei Circoli della Qualità.
Questo movimento prevedeva l'impiego di piccoli team addetti al Problem solving e formati da operai, supervisori ed esperti, il cui obiettivo era quello di migliorare l'efficienza e la Qualità del lavoro.
I Circoli della Qualità ebbero un ruolo decisivo nel miracolo economico giapponese che si verificò negli anni Settanta. In gran parte, tale spettacolare ripresa economica fu dovuta all'applicazione del TQM nell'ambito di una forza lavoro altamente disciplinata per mezzo della quale le aziende giapponesi, nello spazio di soli 25 anni, riuscirono a mettersi alla pari e poi a surclassare i loro rivali in America e in Europa.
(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).
LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO -
"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)
(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)
Per qualche tempo, fra gli ultimi anni Settanta e i primi anni Ottanta, gli americani attribuirono il successo del Giappone alla disponibilità di manodopera a buon mercato. Quando, però, la giapponese Honda apri una fabbrica di automobili a Marysville, nell'Ohio, che impiegava lavoratori americani retribuiti a livelli di mercato e la cui produttività superava di molto quella dei giganti automobilistici di Detroit, le aziende americane si resero conto che i giapponesi, nei loro stabilimenti, stavano facendo qualcosa di fondamentalmente diverso.
PER SAPERNE DI PIU':
Gli elementi fondamentali della Qualità TotaleImplementare un Sistema Qualità Totale
I giapponesi e il concetto di Qualità
Selezione e Qualità Totale
La Qualità Totale in Fiat
Aforismi sulla Qualità Totale