QUALITA' TOTALE
Implementare un TQM
Le parole Total Quality Management o Qualità Totale, per dirla in italiano, indicano un concetto che va molto al di là dell'applicazione della norma ISO 9001.
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Quando si vuole implementare nella propria organizzazione un progetto di Qualità Totale, una delle difficoltà maggiori che ci si trova a dover affrontare è quella di spiegare chiaramente l’obiettivo di questa metodologia e le ripercussioni che i collaboratori, i fornitori e i clienti si possono attendere.
Per poter spiegare in maniera esaustiva cosa si vuole ottenere applicando un Sistema di Qualità Totale, bisogna però prendere prima in esame i punti cardine che servono per supportarne l'implementazione e che sono cinque:
- qualità delle persone;
- qualità del gruppo imprenditoriale a capo dell'organizzazione;
- qualità delle informazioni;
- qualità nel prendere decisioni;
- qualità dei processi
Senza queste cinque caratteristiche, infatti, non è possibile creare un’organizzazione che si adatti all’ambiente, impari dai propri errori e cresca, un'organizzazione, cioè, che lavori completamente in qualità.
Per lavorare davvero in qualità bisogna riuscire a concentrarsi su tutti e cinque questi driver in maniera bilanciata, prendendo in considerazione la struttura sistemica dei propri processi e cercando di capire come un elemento influenzi tutti gli altri e identificando su quali elementi fare leva per avviare con successo il progetto.
I punti sui quali concentrarsi possono essere molto diversi da un’organizzazione all’altra, così come possono non essere tanto ovvi da riconoscere. Bisogna considerare, inoltre, che, come ogni altra cosa, questi driver sono soggetti a cambiamenti nel tempo. Compiuto, ad esempio, un cambiamento efficace su uno dei cinque driver, l’attenzione potrebbe doversi spostare su un altro che non sta andando così bene.
Il nostro livello di attenzione, inoltre, deve variare a seconda delle variazioni che intercorrono nell’ambiente che influenza il nostro business.
Il primo punto sul quale occorre sicuramente concentrarsi è la qualità delle persone perché questo è un driver che, necessariamente, influenza tutti gli altri.
Generalmente quest’area è già sotto osservazione in tutte le organizzazioni anche se non sempre viene considerata come una parte integrante della Qualità Totale. Per focalizzarci sulla qualità delle persone occorre:
- rendere di qualità la selezione del personale (trovando le persone giuste per compiere il lavoro giusto, basandosi su quello che l’azienda deve fornire ai propri clienti);
- formare adeguatamente le nostre risorse umane (anche nell’ottica dei continui cambiamenti di prospettiva dei clienti e della crescita che si prospetta per l’azienda, indirizzando, di volta in volta, la nostra attenzione sulle skill di base, sul rafforzamento della leadership, sullo sviluppo delle capacità e delle abilità necessarie per lavorare in gruppi di lavoro, sulle competenze tecniche, sulle skill relative di analisi o sulla creatività e le capacità organizzative)
Il secondo punto riguarda, invece, la qualità imprenditoriale tesa all’innovazione.
Questo secondo driver è collegato soprattutto al terzo, quello relativo alla qualità delle informazioni.
Alcuni strumenti utili per potenziare al massimo il lavoro su questo punto sono:
- una vision condivisa
- una formazione approfondita del gruppo manageriale
- una grande capacità di saper lavorare bene insieme per creare le giuste prospettive
In un contesto imprenditoriale di qualità incoraggiare le persone, prendersi dei rischi, fare errori ed imparare da essi sono tutte cose enormemente positive.
Promuovere un clima manageriale di questo genere è essenziale per costruire un successo di lungo termine, capace di cavalcare il cambiamento piuttosto che di contrastarlo.
La Qualità delle informazioni va a costituire il terzo punto che è critico per il successo di qualsiasi Sistema Qualità.
Tutto si basa sulla metodologia che utilizziamo per reperire e processare i dati relativi al nostro ambito di business. Se presentiamo ai nostri collaboratori solo dati disaggregati, non elaborati e non organizzati, che fanno capo a singoli eventi è proprio a questi singoli eventi che si indirizzerà l’attenzione delle persone, facendo perdere di vista la visione di insieme, molto più importante.
Le informazioni organizzate, al contrario, possono supportare le persone nell’individuare i corretti modelli per implementare il cambiamento e ad analizzare i dati e le informazioni più utili per capire meglio quello che sta succedendo.
Alcune delle aree chiave sulle quali occorre concentrarsi relativamente alla qualità delle informazioni sono:
- i cambiamenti che stanno avvenendo nei mercati di riferimento e in quelli potenziali;
- i cambiamenti nelle aspettative dei clienti e nella loro percezione dei nostri prodotti/servizi;
- le strategie competitive, le tattiche che abbiamo intenzione di adottare e i nostri orientamenti;
- la necessità di avere persone valide che verranno fatte crescere per offrire un supporto migliore allo sviluppo dell’organizzazione;
- i cambiamenti della tecnologia
Al quarto posto troviamo la Qualità nella pianificazione e nel sapere prendere le decisioni giuste.
Un sistema di gestione della qualità efficace ed efficiente richiede un livello di pianificazione molto approfondito e capacità decisionali volte a raggiungere gli obiettivi che costituiscono la base della nostra vision aziendale.
Se, infatti, una pianificazione e una capacità decisionale individuali saranno sempre necessarie, questo driver si riferisce, più che altro, ad una pianificazione e ad una capacità decisionale di gruppo. La pianificazione dovrà essere efficace, efficiente, flessibile e capace di rispondere a nuove informazioni o ai cambiamenti che intercorrono nel mercato.
I processi di pianificazione devono essere declinati a tutti i livelli: individuale, dipartimentale, di gruppo, aziendali. Ogni livello avrà una propria vision, una mission e un piano che si collegherà ai altri piani sviluppati, supportandoli.
In ultimo troviamo la Qualità dei processi.
Avere una visione chiara, una mission e una buona pianificazione, infatti, è estremamente utile ma insufficiente per implementare un sistema che si possa davvero definire “di qualità”.
La parte più difficile che ci attende per poter raggiungere la nostra vision è, infatti, quella di seguire e implementare quanto abbiamo pianificato.
Proprio per questo motivo è importante che i collaboratori partecipino alla pianificazione e collaborino a creare una vision comune perché è solo comprendendola fino in fondo che forniranno tutto il supporto necessario al suo raggiungimento.
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"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
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L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
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Tutti i processi aziendali, dunque, a partire da quelli commerciali fino ad arrivare a quelli amministrativi dovranno risultare allineati con la vision e con la mission aziendali, sprecando meno risorse possibili nel tendere al loro raggiungimento. Questo nella realtà spesso non avviene ma anche quando avviene resta sempre molto spazio per il miglioramento.
Ed ecco spiegato il significato profondo anche di questo ultimo driver.
PER SAPERNE DI PIU':
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