IL PROCESSO DI CREAZIONE DELLA VISION NELLA PMI

di Guido Granchi e Mirco Gasparotto

Vi presentiamo un estratto del libro "Nuovi modelli di leadership dal quale abbiamo estratto questo articolo sulla vision nelle PMI.
Buona lettura!

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(Tratto dal libro: "Nuovi modelli di leadership di Guido Granchi e Mirco Gasparotto)

La vision non è solo quella individuale del leader, ma anche le organizzazioni, le aziende e tutti gli enti dovrebbero averla, perché in essa è contenuta la ragione della loro esistenza.
Eppure quante volte in azienda, come consulenti, tocchiamo con mano come la vision aziendale, quando è formulata, rimane relegata nei piani alti del top management e la maggior parte dei dipendenti la ignora.
Oppure è riportata nel sito internet o scritta in bella mostra sull’house organ interno ma rimane lettera morta, perché nessuno la agisce nella quotidianità della vita aziendale.

La creazione della vision aziendale di solito prende forma quando il top management risponde a queste domande:

  • come ci immaginiamo l’azienda tra 5, 7,...X anni?
  • in che modo possiamo dare un contributo unico al sistema allargato in cui opereremo?
  • quali benefici avranno i nostri stakeholder?
  • come la nostra vision esprime e dà forza ai valori aziendali più profondi?

Come molti studi hanno evidenziato, il tessuto economico italiano è caratterizzato dalla presenza di un elevato numero di PMI, accanto ad una percentuale relativamente limitata di aziende di grandi dimensioni.
Nella piccola e media impresa, il processo di formulazione della vision di solito passa attraverso queste fasi:

  • Spesso il processo prende le mosse dalla formulazione abbozzata da un solo individuo: l’imprenditore “visionario” è colui il quale riesce ad immaginare utilizzi nuovi di prodotti già esistenti o a creare prodotti o servizi a cui nessuno ha mai pensato.
    Queste persone di solito possiedono una straordinaria capacità naturale di intuire i gusti e le tendenze dei consumatori anticipando le mosse dei concorrenti.
  • Questa prima formulazione della vision viene poi arricchita nel tempo dal contributo del top management o da un gruppo di risorse ancora più ampio.
    Ciascun dirigente in base alle sue capacità e competenze (ad esempio amministrativa, finanziaria, tecnica, commerciale), attraverso un intenso e costante lavoro di squadra, dà il suo contributo allo sviluppo della vision originaria.
  • Tutto il processo è costantemente alimentato da una forte immaginazione e creatività, con un utilizzo prevalente dell’emisfero destro del cervello. La formulazione della vision non si può identificare con il budget, le strategie o i piani industriali dell’azienda.
    La vision si colloca ad un livello più alto e contiene i principi ispiratori di tutte le scelte e decisioni aziendali.

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  • Quando il board dell’azienda riflette sulla propria vision cogliendone la straordinaria importanza e non perché è di moda o perché i concorrenti già lo hanno fatto, i dirigenti si rendono ben presto conto che tale processo può richiedere mesi e a volte anche anni.
    Il tempo investito in questa attività però viene ampiamente ripagato nel lungo periodo in termini di efficacia ed efficienza dell’organizzazione.
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