GLI ERRORI PIU' COMUNI QUANDO SCRIVI
UN CURRICULUM - 3

Nel libro "Come compilare un curriculum efficace per trovare
lavoro", Stefano Mini ci spiega quali siano gli errori più
comuni che si commettono quando si scrive un curriculum.
Volete scoprirli insieme a noi?

Articolo di Stefano Mini

errori-curriculum



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(Prima parte)

(Seconda parte)

9 - Introduzione inutile

"Un dirigente dinamico, pieno di energie, orientato all'obiettivo e al successo, con esperienza nel lavoro di gruppo cerca nuove eccitanti opportunità di crescita nel settore del bla bla bla".

Se la tua introduzione suona più o meno così fermati e cancellala, riparti da zero. Tutti sono dinamici, tutti sono pieni di energie, tutti hanno lavorato in team in un progetto a scuola o nella squadra di calcio. Tutti cercano eccitanti opportunità di crescita nel settore.

La tua introduzione deve ipnotizzare chi la legge, il reclutatore deve sputare il caffé, alzarsi dalla sedia e correre al telefono.
Leggi questa introduzione invece:

"Dirigente con 3 anni di esperienza in (...) a capo del reparto logistico e spedizioni in Lombardia, master a Stoccolma in gestione del magazzino dei beni deperibili".

Se queste due aperture finissero sulla scrivania di un reclutatore che vuole un professionista in grado di gestire la distribuzione del Casu Marzu nei negozi sardi, quale sarebbe più interessante? La seconda, perché è più:

  • Specifica
  • Diretta
  • Personalizzata
  • Precisa
  • Corta

Se non hai niente di utile da scrivere, non scrivere niente. Ma se sai di essere un candidato che vale, dillo chiaramente.
Vantati di quello che hai fatto, vantati dell'esperienza che hai accumulato.
(...) Includi il motivo per cui queste caratteristiche torneranno utili al datore. Sii breve, vai dritto al punto, più preciso che puoi. Se puoi scriverlo con dei numeri, fallo: i reclutatori hanno uno strano feticismo dei numeri.

10 - Il CV è troppo generico

Idealmente, dovresti scrivere un CV per ogni datore a cui lo invii. Se questo è il tuo primo lavoro non ti conviene, perché puoi investire quel tempo a cercare altre aziende e mandare altri curriculum.

Quello che invece puoi fare è scrivere un CV diverso per ogni posizione: barista, panettiere, segretaria, guardiano notturno. Compila ogni profilo con le informazioni più utili per quel lavoro e scarta le altre: nel CV da barista menzionerò la mia esperienza nel bar del paese, nel CV da panettiere la mia esperienza da cuoco.

Più sei specifico, più il tuo curriculum risalterà in mezzo agli altri.

11 - Ha paragrafi troppo lunghi invece che elenchi puntati

Quando puoi, usa elenchi puntati o numerati. Elimina i paragrafi lunghi e concentrati su frasi corte, riassumi tutto in sezioni logiche.

(...)

Un elenco puntato permette all'esaminatore di risparmiare tempo, è più facile che legga quello piuttosto che un lungo paragrafo di cinque righe (sì, in un CV cinque righe sono troppe). Se quell'elenco rimanda a un'altra sezione avrai creato un hook, un uncino, e quei 5 secondi inizlai diventeranno 30.

12 - Inizi con i tuoi studi, anche se non vai a scuola da anni

Puoi mettere lo studio prima dell'esperienza lavorativa in due casi:

  • Quando sei appena uscito dalla scuola.
  • Quando la carriera curricolare è importante per il lavoro.

(...)

Se sei giovane e non hai esperienze, dovrai iniziare con la scuola. Ma riempi il CV anche con le informazioni personali, altrimenti sarai solo un numero fra tanti. Se invece non studi da diversi anni, ritorniamo nel problema precedente: hai un buco di disoccupazione. Allarme rosso nella testa dell'esaminatore. Inizia a parlare di cos'hai fatto in questi anni, poi passa alla scuola. Se sei stato disoccupato, devi come minimo dimostrare che hai investito quegli anni per fare qualcosa di utile come studiare da autodidatta. Se non l'hai fatto, è il momento giusto per iniziare.

13 - Non pensi ai dettagli

I dettagli non sono importanti, sono fondamentali. Chiunque è capace di scrivere un CV discreto e senza errori gravi, quella non è una discriminante. Ma in pochi si focalizzano sui dettagli, in pochi passano ore a scegliere il font, in pochi studiano il layout al millimetro, in pochi personalizzano il curriculum solo con le informazioni rilevanti.

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(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

I dettagli contano perché sono rari da trovare e mostrano impegno e serietà più di qualsiasi perifrasi generica.

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