GLI ERRORI PIU' COMUNI QUANDO SCRIVI
UN CURRICULUM

Nel libro "Come compilare un curriculum efficace per trovare
lavoro", Stefano Mini ci spiega quali siano gli errori più
comuni che si commettono quando si scrive un curriculum.
Volete scoprirli insieme a noi?

Articolo di Stefano Mini

errori-curriculum



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(...)

Vista la grande competizione che c'è per ogni posto aperto, ti basta commettere uno di questi banali errori per azzerare le possibilità di venire assunto. In questo capitolo ti parlo degli errori più comuni (e facilmente evitabili) che i lavoratori alle prime armi commettono più spesso. Evitali e sarai già in vantaggio rispetto a più della metà della concorrenza.

1 - Candidarsi per una posizione dove non sei qualificato

Nelle statistiche ufficiali la parola "disoccupato" non significa persona che non lavora, ma persona che sta cercando lavoro. Qual è la differenza?

  • Se non lavori, te ne stai a casa in pantofole e dormi fino alle 11.
  • Se stai cercando, passerai ore a mandare CV e sondare il terreno alla ricerca di nuove opportunità

Attenzione, perché la differenza non è banale. Se appartieni alla prima categoria, il lavoro non pioverà dal cielo. A meno che tu non stia cercando un lavoretto del fine settimana da affiancare alla scuola, immagino tu abbia almeno 5 ore al giorno libere, quindi almeno 25 ore a settimana.

Cercare attivamente un lavoro significa dedicare almeno 25 ore a settimana alla ricerca. O per dirlo in altre parole:

Cercare lavoro è un lavoro.

Okay, e questo cosa c'entra?
C'entra perché se cerchi lavoro seriamente, non hai tempo da perdere con una candidatura che non ti porterà da nessuna parte. Se non sei qualificato lascia perdere
. (...)

Se non hai nessuna esperienza non preoccuparti: da una parte non è così difficile crearne un po', dall'altra ti basta candidarti per lavori che non richiedono esperienza.

(...)

2 - Scrivere informazioni inutili

Le informazioni inutili per il tuo CV sono come il sale per le lumache: mortale. Ci sono così tante informazioni inutili in un curriculum classico che trovarne uno che va dritto al punto è una rarità.

(...)

A meno che certe informazioni non siano rilevanti per il tipo di lavoro che vai a fare, lasciale fuori dal curriculum.

Fatti questa domanda prima di scrivere ogni frase: in che modo questa informazione tornerà utile, a livello pratico, a chi legge il mio curriculum? (...)
Se quello che vuoi scrivere passa questo test, scrivilo (e nel caso specifica il beneficio per il datore), altrimenti toglilo.

3 - Nascondere le informazioni importanti

Errore opposto a quello di prima: spesso un CV è così pieno di formalità e informazioni inutili che le parti veramente importanti sono nascoste sotto a un mucchio di frasi fatte.

Un errore tipico è quello di scrivere "Curriculum Vitae" in alto, centrato, grassetto e con carattare 18. Un esaminatore spenderà un secondo a leggere un'informazione che già sa: considerato che hai 5 secondi per una prima impressione, hai appena buttato via il 20% del tuo tempo e il 20% di possibilità di essere richiamato.

Queste sottigliezze fanno la differenza.

Piuttosto scrivi nome e cognome nella prima riga, in evidenza. Così guadagni un secondo e chi ti valuta riuscirà a trovare meglio il CV se vuole richiamarti (anche la frustrazione per non trovare un CV può fare la differenza fra un colloquio e una mancata risposta). Il datore guarderà il tuo curriculum e si chiederà: "perché dovrei richiamare questa persona?" Se non trova una risposta in cinque secondi, il tuo CV ha fallito.

Dopo cinque secondi il datore si è già fatto un'opinione su di te, ancora prima di leggere il 90% di quello che hai scritto. Il resto del tempo che spenderà sul curriculum sarà per cercare motivi razionali per supportare la sua decisione: se già ti considera interessante, verrai richiamato.

Prendi i benefici che puoi dare all'azienda, non le tue caratteristiche personali, e mettili in grande nella prima metà della pagina.
Non dare per scontato che un datore leggerà il tuo CV dall'inizio alla fine: non lo farà. Invece leggerà la prima linea, il titolo del secondo paragrafo, un grassetto o due sparsi per il testo. Se a questo punto non pensa che sei un buon candidato, metterà il tuo curriculum da parte.

Attira l'attenzione con testi grandi o, se il tipo di lavoro lo consente, elementi grafici.

Il CV deve essere strutturato in maniera logica, così che un datore distratto e di fretta possa andare subito sui punti che gli intetessano saltando tutte le informazioni di contorno.

Questo non significa che devi scrivere nei dettagli le tue caratteristiche: fai un cenno, suscita l'nteresse e passa oltre.
Un CV serve a farti ottenere un colloquio, non un lavoro (...).

4 - Errori di battitura e grammatica

Te ne ho già parlato, ma è un errore così grave, importante, comune e facile da evitare che te lo voglio ripetere: un errore di battitura fa la differenza fra un CV interessante e uno che diventa carta da camino.
Non importa quanti giorni hai lavorato per creare un profilo interessante, con errori così banali darai l'impressione di qualcuno che non ha voglia di fare niente, nemmeno rileggere il suo curriculum prima di inviarlo.

Verrai valutato non per quello che sei, ma per quello che comunichi con il tuo CV.

Imparare i pregi e i difetti di una persona è un processo che dura anni, ma un esaminatore deve valutare decine di CV nel giro di qualche ora in base a informazioni incomplete e frammentarie, senza nemmeno averti visto di persona: nella sua mente, tu sei quel pezzo di carta.

Fai leggere il tuo CV a un amico in cerca di errori grammaticali e di battitura: non importa quante volte rileggi, c'è un errore che scappa sempre. Anche se sei di fretta, fai passare almeno 24 ore fra la stesura della versione definitiva e l'ultima lettura di controllo.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Leggi il CV al contrario, parola per parola: parti dall'ultima e risali alla prima. Leggerai più lentamente e per questo farai più attenzione alle singole lettere. Troverai errori che nella lettura normale non avevi visto.

(Seconda parte)

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