PERCHE' I GRUPPI SBAGLIANO? - 2

(Prima parte)

Il solo fatto di lavorare in gruppo è in grado di limitare gli errori dei singoli?
In alcuni casi no. Si è visto, ad esempio, che gli errori di pianificazione si amplificano quando si lavora in gruppo perché è come se il team - nel suo insieme - diventasse più ottimista dei singoli valutando il tempo e le risorse necessari per l'esecuzione di un compito e si concentrasse su uno scenario semplice e privo di grosse difficoltà.

Allo stesso modo, si è dimostrato che i gruppi hanno più probabilità rispetto ai singoli di ostinarsi in un approccio destinato al fallimento, soprattutto quando gli individui si identificano fortemente nel team. I gruppi, infatti, hanno una propensione ad aumentare e non a diminuire la loro dipendenza dai pregiudizi e convinzioni erronee e di cadere più facilmente in un eccesso di fiducia nei confronti di situazioni che verrebbero valutate più attentamente dai singoli.

La pressione ad avere un'unica visione delle cose che, bene o male, c'è in ogni team svolge un ruolo fondamentale in questo percorso verso l'errore perché se la maggior parte dei membri del gruppo commette errori, le altre persone - a loro volta - si impegnano a non essere sgradevoli sottolineandoli e si adeguano - secondo l'istinto del gregge - anche davanti a qualcosa che non condividono affatto.

E' normale che una persona si concentri sui propri gusti e sulle proprie simpatie e antipatie ma se sono dettati da pregiudizi è bene che certe posizioni vengano arginate dal team.

Oltre alla pressione per raggiungere una conformità di giudizio, gli individui all'interno dei un team possono essere spinti al silenzio davanti a informazioni fornite da altri che risultano essere errate solo per paura di essere ostracizzati dagli altri membri del gruppo. E ' una sorta di ricerca di mimetismo all'interno del gruppo: le persone pensano di sapere quale sia la cosa giusta da fare ma decidono di seguire comunque il gruppo al fine di mantenere la stima di chi vi appartiene.

E' tutto inutile, dunque? Dobbiamo rassegnarci al fatto che lavorare in gruppo porti - inevitabilmente - a commettere certi errori?
Per fortuna no. Chi studia le dinamiche di gruppo ha avuto la prova che le discussioni fatte all'interno dei team possono correggere o limitare le soluzioni "eureka", quelle - cioè - in cui la conclusione della maggioranza del gruppo, una volta formulata, viene imposta a tutti.
Guidando al meglio le discussioni e il confronto durante le sessioni di lavoro di ogni team, dunque, è possibile portare i gruppi a sfruttare le proprie sinergie e a lavorare bene anche se al loro interno i singoli individui possono essere soggetti a pregiudizi.

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