LE COMPETENZE FONDAMENTALI DEL
MANAGER - 3

(Prima parte)

(Seconda parte)

Accettare le sfide

Accettare le sfide può sembrare semplice ma dal punto di vista operativo occorre non tralasciare nulla per fare in modo che la nostra non rimanga una semplice dichiarazione di buone intenzioni.

La prima cosa da fare è sicuramente quella di eseguire un'indagine tra gli stakeholder per poter presentare un report dettagliato al vostro team e analizzare a fondo i processi dei quali siete garanti.
Scoprite insieme quello che i portatori di interesse nei confronti del vostro lavoro vogliono da voi, decidete come ottenere questi output e presentate le vostre decisioni ad ognuno di loro.

Una volta stabilita la mission, traducetela in obiettivi SMART grazie all'aiuto del vostro team.
A questo punto create un diagramma di flusso che riunisca le attività che intendete compiere e le associ ai ruoli e ai mansionari dei vostri collaboratori. Condividete il tutto con la squadra e chiedetele un feedback.

Saper scegliere

Anche saper scegliere, se non opportunamente tradotto in operatività, può restare solamente un'enunciazione.
E' importante che il manager sia in grado di scegliere le persone giuste da mettere neli posti giusti, trovando le migliori corrispondenze tra le competenze disponibili e le attività da svolgere.

Occorrerà lavorare a stretto contatto con tutti i membri della squadra per definire i progetti, le attività e il sistema di feedback che permetterà di operare una verifica costante sull'avanzamento del lavoro. Al termine di questa attività verrà pubblicato un piano che sarà condiviso con tutti i collaboartori.

Stabilire le connessioni

Per stabilire le connessioni tra ciò che si deve fare e chi dovrà farlo, occorre creare un piano che specifichi dettagliatamente "chi dovrà fare cosa".

In questa fase, sarà importante impostare logiche "win-win" aiutando ogni membro del team a trovare la propria motivazione per raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione e quelli di crescita personale.

Saper fare il coach

L'ultimo punto che abbiamo visto nella prima parte do questo articolo riguardava la bravura del manager nel ricoprire il ruolo di coach. Il primo passo da fare sarà quello di fornire ad ogni collaboratore obiettivi chiari di crescita professionale dichiarando che li aiuterete a raggiungerli supportandoli nel loro percorso di sviluppo e di crescita.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Anche in questo caso il feedback sarà fondamentale: aiutate le persone ad individuare i loro punti deboli per ridurli e i punti di forza per svilupparli ulteriormente. Nel fare questo lavoro, tenete sempre a portata di mano gli obiettivi personali di ognuno e collegate il feedback direttamente ad essi spiegando se stanno lavorando bene oppure male e come possono migliorare.

PER SAPERNE DI PIU':