MIGLIORARE L'ORGANIZZAZIONE CON
LA LEADERSHIP
Cosa può fare un leader per migliorare la sua azienda?
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
Chi è un leader? Chiunque può esserlo: un top manager, un operaio, un imprenditore, un insegnante, indipendentemente dalla posizione gerarchica ricoperta.
Chi dà l'esempio è un leader.Chi prende la parola e sa cosa dire esercita leadership. Chi si assume la responsabilità è un leader. Colui che influenza gli altri è un leader.
Chi è in grado di fare la differenza per gli altri è un leader. Nessuno può dare a una persona la capacità di essere un leader, quello che può essere offerto è un ruolo ma di certo non la capacità di farsi seguire dalle persone. Non bisogna ricoprire un ruolo per essere un esempio, non serve il permesso di nessuno.
Le organizzazioni possono migliorare in molti modi grazie ai loro leader e non stiamo parlando solamente dei leader che occupano i posti apicali all'interno di un'azienda ma anche di tutte quelle persone che sono leader naturali anche se questo ruolo non è stato formalizzato all'interno di un organigramma. Sapere quali doti servono per migliorare la propria leadership è, quindi, utile a tutti: a chi deve dimostrarla ogni giorno e a chi vuole semplicemente lavorare meglio, più serenamente, essere apprezzato dai vertici aziendali e maturare nel tempo più possibilità di fare carriera. Chiunque punti sugli aspetti della leadership di cui vi parleremo, infatti, offre un chiaro vantaggio competitivo all'azienda che decida di avvalersi della sua collaborazione. E chi offre di più alla propria organizzazione, solitamente, ottiene di più a livello di carriera, benefici economici e crescita personale. Ogni aspetto di cui parleremo è sotto il controllo diretto del collaboratore, del manager, del responsabile o del leader e questo significa che chiunque può cambiare il modo in cui fa le cose per migliorare se stesso, le prestazioni offerte all'azienda, le performance aziendali e crescere come professionista. Non sottovalutate mai il vostro ruolo, il vostro potere e la vostra responsabilità nel creare un ambiente in cui le persone lavorano meglio e in cui i clienti trovano soddisfazione nel fare affari con la vostra azienda. Ognuno di voi può fare una differenza significativa, nonostante le decisioni prese dagli altri. Vediamo, quindi, su cosa deve impegnarsi una persona per utilizzare al meglio la propria leadership.
Il primo passo per essere un leader nel vostro lavoro è avere una visione chiara e convincente di ciò che dovete fare, di ciò che volete fare e dei vostri obiettivi professionali. Può sembrare una cosa scontata ma non lo è affatto.
Avere un'immagine mentale chiara di quale futuro professionale desiderate vi porterà a ristabilire le giuste priorità all'interno della giornata lavorativa e a concentrarvi sulla vostra vision, sulla vostra mission, sulla vostra filosofia e sui valori in cui credete. Sarete voi ad accorgervi per primi di quanto questo cambiamento vi porterà a migliorarvi professionalmente ma, credeteci, alla lunga non potranno non accrogersene anche i vostri superiori o, se siete in una posizione aicale, i vostri collaboratori.
Non fate mistero di ciò in cui credete e di ciò in cui avete deciso di impegnarvi per migliorare. Anche se non ve ne rendete ancora conto, il vostro futuro professionale è completamente nelle vostre mani, dovete solo avere le idee chiare su ciò che desiderate e puntare a raggiungerlo. Una vision chiara non basta, bisogna viverla e portarla a realizzarsi.
Il secondo aspetto da tenere ben presente è che le organizzazioni possono avere successo solamente se tutti i collaboratori "giocano" nello stesso team: le persone non possono vincere senza una squadra e i team non possono vincere senza il contributo dei singoli lavoratori. Per avere ottime performance, servono validi professionisti ma anche un grande lavoro di squadra. È importante, quindi, che ogni membro del team si assuma le proprie responsabilità e punti a produrre ottimi risultati, in modo che la squadra possa vincere. Le organizzazioni migliori comprendono bene il sottile equilibrio tra il lavoro di squadra e i contributi individuali. E non bisogna puntare a fare squadra solamente con le persone della propria area aziendale ma anche trasversalmente, dato che le aziende funzionano come un sistema unico che si compone di diversi processi trasversali che attraversano le aree dell'organizzazione. Una volta che avrete fatto il possibile per favorire un buon lavoro di squadra nel vostro ufficio, nel vostro reparto, nella vostra sede aziendale, impegnatevi per migliorare la collaborazione con tutti gli altri colleghi perché saper fare squadra inizia con il lavoro di ognuno di voi.
Della terza caratteristica dei leader abbiamo parlato tante volte: si tratta del saper comunicare bene: se all'interno di un'organizzazione, infatti, non si comunica al meglio, l'azienda tende a deteriorarsi. Quando le persone si accorgono che le loro opinioni non vengono ascoltate, smettono di dare suggerimenti o di prendere decisioni e fanno semplicemente ciò che viene loro detto ma questo, ovviamente, è un male per l'organizzazione che perde spunti interessanti per migliorarsi ma anche per i collaboratori che smettono di impegnarsi e, di conseguenza, di crescere professionalmente. Sforzatevi voi per primi, qualunque ruolo ricopriate, di ascoltare i vostri colleghi, i vostri collaboratori e i vostri responsabili. Non limitatevi, però, ad un ascolto passivo ma cercate realmente di capire le ragioni altrui e di intavolare una discussione costruttiva. Bisogna ascoltare, infatti, ma bisogna anche sottolineare quando non si è d'accordo, cercando di offrire soluzioni alternative o dati a supporto della vostra visione. Non lasciate nulla di intentato perché è possibile migliorare la comunicazione e i rapporti all'interno di un luogo di lavoro, basta volerlo e impegnarsi. Condividete le informazioni per lavorare meglio, richiedete ciò che vi serve per migliorarvi in un'attività. E se proprio non sarà possibile migliorare, avrete comunque fatto esperienza su quali meccanismi mettere in gioco e avrete capito "perché" certe cose non funzionano e cosa cercare in una futura nuova esperienza lavorativa: è comunque una vittoria che paga certamente di più dell'atteggiamento del "muro contro muro".
I leader si sforzano anche di risolvere i problemi, senza limitarsi a segnalarli. Chi esercita una certa leadership, infatti, offre tutto il suo supporto nella risoluzione di una problematica perché sa che le organizzazioni migliori sono quelle che lavorano in team non per trovare a chi dare la colpa ma per risolvere ciò che non funziona. Niente conflitti, quindi. Per capire perché si è verificato un problema e per fare in modo che non succeda più in futuro c'è tempo in una seconda fase del processo ma la prima cosa da fare è affrontare e risolvere il problema, tutti insieme. Litigare non fa che sviare l'attenzione delle persone che, al contrario, avrebbero bisogno di rimanere concentrate per puntare al raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione, risolvendo tutti gli ostacoli che si frappongono lungo questo cammino. Non aspettatevi che sia il vostro responsabile a mettere a posto ciò che non funziona; potreste non sapere da che parte iniziare ma sforzatevi comunque di dare una mano in questo processo perché vi permetterà di imparare qualcosa di nuovo e di farne tesoro per essere più indipendenti in futuro.
Chiudiamo ricordando qualcosa che dovrebbe essere ben chiaro a chiunque aspiri a migliorarsi e a essere un buon leader: le organizzazioni che hanno un livello giudicato "ottimo" dai clienti sono davvero poche e questa situazione spesso è dovuta a un servizio clienti non all'altezza. Se non si attribuisce un grande valore al superamento delle aspettative dei clienti, la clientela non giudicherà ottimo il servizio fornito dalla vostra azienda. Bisogna sforzarsi di capire che il fine ultimo del lavoro di chiunque all'interno di un'organizzazione è supportare, comprendere e servire il cliente o fare la stessa cosa per qualcuno che all'interno dell'azienda si rapporta con la clientela. Nell'azienda ideale, i leader servono i manager che servono i collaboratori e questi servono i clienti in un ambiente in cui ci si sforza tutti quanti di remare nella stessa direzione. Le organizzazioni migliori al mondo sono le più brave a creare un ambiente di lavoro che aiuti i dipendenti nel superare le aspettative dei clienti perché, rispetto al concorrente medio, le organizzazioni che si preoccupano di partire dal basso a chiedere cosa non funziona sfruttano la possibilità di migliorarsi costantemente. Se nella vostra azienda questo non accade, sforzatevi di ragionare comunque in questi termini e chiedete ai vostri superiori, ai vostri collaboratori e ai colleghi in generale cosa potete fare per facilitare il loro lavoro e riuscire, tutti insieme, a servire meglio la clientela. Perché è questo che fa un vero leader.
LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO -
"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)
(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla norma)
PER SAPERNE DI PIU':
Tutti gli articoli di QualitiAmo sulla leadershipTutti gli articoli di QualitiAmo sul management
Avviare un programma di miglioramento