SUPERARE LE CINQUE DISFUNZIONI DEL
LAVORO DI SQUADRA
L'editore Franco Angeli ci ha gentilmente inviato il libro "Superare le cinque disfunzioni del lavoro di squadra" affinché lo leggessimo e ve lo recensissimo. L'argomento trattato da Patrick Lencioni, come potete immaginare, è di grande interesse per chi fa il nostro lavoro e affronta spesso problematiche legate alla gestione dei team ed ecco perché siamo molto contenti di aver letto il testo e di potervene parlare
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
AUTORE/I:
Patrick Lencioni
EDITORE:
PUBBLICAZIONE:
21 settembre 2020
NUMERO DI PAGINE:
170
PREZZO INDICATIVO:
20 euro
In questo libro, che è una sorta di guida pratica e operativa, Patrick Lencioni offre una serie di preziosi consigli per applicare nella realtà quotidiana i concetti di base utili a ottenere una squadra di lavoro efficace e coesa. Un team che funzioni a dovere è fondamentale in ogni realtà perché si rivela la base del successo della maggioranza delle organizzazioni e uno straordinario fattore competitivo che viene troppo spesso trascurato.
Nella miniera di consigli pratici che troviamo nel testo, l'autore prende in esame in particolare quelle che considera le cinque disfunzioni che affliggono il lavoro dei team e che vanno assolutamente superate se si vuole che migliori l'efficacia del lavoro svolto.
Vediamole brevemente tutte e cinque:
- l'assenza di fiducia - se chi fa parte di un gruppo di lavoro non si fida degli altri membri del team, ha paura dei punti deboli che potrebbero renderlo vulnerabile agli occhi dei compagni e non riesce ad aprirsi totalmente alle persone che lavorano insieme a lui è destinato a non dare il suo meglio all'interno del gruppo.
Dedicandovi alla lettura di questo appassionante capitoletto, sarete sorpresi nello scoprire quale sia per Lencioni l'ingrediente chiave per costruire la fiducia. Vi sveliamo solamente che NON è il tempo, come si potrebbe erroneamente pensare; - la paura del conflitto - questa "disfunzione" appare quasi strana in un mondo che ci invita in ogni modo a evitare qualsiasi tipo di conflitto, vero? Eppure i confronti con i membri del team, persino quando sono accesi, sono utilissimi per centrare l'obiettivo che ci si è posti e per puntare davvero al bene della propria organizzazione. Se, invece, si cerca sempre di mediare e ci si finge d'accordo con una soluzione che, in realtà, non si condivide, ecco che possiamo essere certi che il gruppo non lavorerà del tutto bene e non raggiungerà mai i risultati che potenzialmente sarebbero alla sua portata.
Attenzione anche a scambiare i finti conflitti che insorgono tra persone che non si fidano le une delle altre per incontri potenzialmente costruttivi perché si tratterebbe di un errore davvero grossolano che sarebbe bene non fare; - la mancanza di impegno - se pensate che l'impegno all'interno di un team sia legato solamente alla voglia di lavorare di ogni persona, siete in errore.
I due principi fondanti, in questo caso, saranno l'adesione (alle scelte del gruppo) e la chiarezza nel rimuovere ogni ambiguità che possa frapporsi tra il gruppo e il raggiungimento dell'obiettivo; - il sotttrarsi alle responsabilità - anche in questo caso è importante che chi fa parte del gruppo non abbia alcun timore a ricordare al collega a quale standard sta puntando il team e a evidenziare, quando è il caso, che non sta lavorando al meglio.
E' anche fondamentale che ogni persona sia cosciente fino in fondo che ha una precisa responsabilità all'interno del gruppo e che deve farsene carico per centrare l'obiettivo comune; - la disattenzione ai risultati - l'ultima disfunzione che potrebbe insorgere in un team è una maggiore attenzione agli egoismi personali, declinati in risultati individuali, invece che sull'obiettivo comune
Ovviamente Patrick Lancioni nel libro offre anche tutte le metodologie, gli strumenti e gli esercizi da fare e da adottare per affrontare le singole disfunzioni e arrivare a una soluzione ma non senza essersi prima fatto due domande che ritiene fondamentali prima di iniziare qualsiasi processo che abbia come obiettivo il team building. La prima è se il gruppo che vuole crescere come team si consideri davvero una "squadra". Sembra una domanda banale ma non lo è affatto per l'autore che dà una definizione estremamente completa e articolata di ciò che lui considera un vero team.
La seconda domanda da farsi è se si sia davvero pronti per avviare tutti quei cambiamenti che si renderanno necessari per diventare un vero team e, anche in questo caso, la domanda non è per niente oziosa.
Il libro è estramamente interessante per chiunque abbia a che fare con il lavoro di gruppo, sia nella veste del facilitatore che in quella di semplice partecipante. A nostro giudizio ha diversi spunti davvero utili ma quelli che ci preme maggiormente sottolineare sono i suoi punti di forza. Il primo è sicuramente la raccolta di aneddoti tratti da casi reali che Lencioni ha vissuto nella sua realtà di consulente e che intervalla nelle pagine del testo per farci comprendere meglio come si utilizza un dato strumento o quali risultati può dare. Seguendo le indicazioni pratiche e gli esempi, sarà molto più facile agire su ogni singola disfunzione del team e correggerla.
(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).
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"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)
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Il secondo punto di forza è sicuramente l'utilissima raccolta di domande e obiezioni che le persone solitamente rivolgono a chi sta guidando il cambiamento quando si inizia a parlare di lavoro di gruppo e di team building. Leggerle è un ottimo modo per anticiparle e sapere sempre come intavolare una risposta che possa cogliere nel segno ed essere realmente esauriente per la persona che ha formulato la domanda.
Abbiamo trovato estremamente utile anche il breve riassunto per punti che chiude ogni capitolo in cui è suddiviso il libro e che permette di fare maggiore chiarezza sugli argomenti salienti e di ricordare meglio, grazie a un supporto visuale strutturato per punti elenco, ciò che si è appreso.