TEAM BUILDING: SIGNIFICATO

Staff di QualitiAmo

Cosa significa fare un buon team building?

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"Team building" significa avviare un processo di trasformazione di un certo numero di persone in un gruppo coeso e organizzato per lavorare bene insieme, soddisfare le esigenze per cui è stato creato il gruppo e raggiungere gli scopi e gli obiettivi preventivati.
Il significato più profondo del team building è, quindi, quello di creare legami forti tra i membri di un gruppo, portarli a rispettarsi l'un l'altro e a comprendere le differenze che esistono tra una persona e l'altra e far loro condividere obiettivi e aspettative. Rafforzare questi legami all'interno del team ha lo scopo di permettere al gruppo di raggiungere gli obiettivi in modo più efficiente. Il team building è sempre stato fondamentale nelle aziende ma oggi e in futuro lo sarà particolarmente perché molte aziende stanno abbracciando la filosofia del lavoro ibrido, parte presso gli edifici aziendali e parte dove preferisce il singolo lavoratore, e le attività pensate per fare squadra saranno fondamentali per aiutare a mantenere le persone connesse ai colleghi ovunque si trovino. Del resto, non dimentichiamo che, quando un gruppo lavora bene insieme, ottiene risultati migliori e questo per le organizzazioni è fondamentale.

Ci sono molti modi per fare team building; si può partire, ad esempio, mediante la semplice interazione quotidiana che porterà i membri di un gruppo a impegnarsi per lavorare bene insieme e tirare fuori il massimo dal loro lavoro e dall'interazione del team. Spesso il team leader organizza una serie di incontri durante i quali le persone potranno conoscersi meglio e sviluppare relazioni di lavoro migliori. Questa forma di team building è la più naturale e può essere supportata dall'elaborazione di una serie di norme e di regole della squadra che aiutino i membri del team a sapere come interagire in modo appropriato all'interno del gruppo di lavoro e con il resto dell'organizzazione.
Il team building può anche comportare attività più strutturate ed esercizi guidati dai membri del team o da una risorsa esterna. La cosa fondamentale è evitare di organizzare eventi fisicamente impegnativi che potrebbero spaventare alcune persone e portarle a partecipare con un po' di trepidazione. Ricordate che le migliori attività di team building sono economiche, divertenti, facili da svolgere ed efficaci. Si può trattare, a seconda dei casi, di semplici attività utili a rompere il ghiaccio, di organizzare discusssioni su argomenti che interessano tutti i membri del gruppo, di giochi, di compiti da completare insieme collaborando, di attività di brainstorming, ecc. Questo tipo di team building insegna alle persone a lavorare insieme e a fidarsi le une delle altre. Inoltre, fa uscire le persone dalla zona di comfort se si trovano ad affrontare un'attività che non hanno mai svolto prima. La cosa importante, come dicevamo prima, è che la sfida non sia troppo stressante. Le attività possono essere fisiche per promuovere la competitività della squadra o intellettuali per far emergere gli strateghi nascosti o i leader naturali. Anche se certe attività di team building sembrano o addirittura sono dei veri e propri giochi, le attività di team building sono pensate per incoraggiare le persone a lavorare come una squadra sul posto di lavoro.
Se ritenete che la vostra squadra debba lavorare per migliorare una particolare abilità, scegliete attività specificamente progettate per insegnare ciò che serve: la leadership, la gestione dei conflitti, la negoziazione, ecc.

Tra i vantaggi del team building troviamo:

  • migliorare la comunicazione grazie ad attività piacevoli e divertenti che consentono alle persone di conoscersi meglio, di comprendersi maggiormente una con l'altra, di concentrarsi su ciò che hanno in comune, invece che che sulle loro differenze e di far crescere la fiducia;
  • i legami rafforzati tra i membri del gruppo che consentiranno loro di realizzare il lavoro e di raggiungere gli obiettivi in modo più efficace rispetto a un gruppo non coeso;
  • la crescita della motivazione;
  • un miglioramento della cultura aziendale;
  • il mantenimento della concentrazione sulle opportunità offerte dal fare squadra;
  • il fatto che si possono collegare facilmente tra loro team che si trovano in spazi fisici differenti ;
  • una maggiore collaborazione;
  • il fatto che si riesca a fornire un riconoscimento ai membri del team semplicemente creando un rinforzo positivo, cioè utilizzando la squadra per fornire un riconoscimento alle persone che hanno lavorato particolarmente bene;
  • relazioni più solide;
  • un aumento della produttività;
  • la fidelizzazione delle persone, grazie a un migliore ambiente lavorativo

Per riuscire a fare un buon team building in base al significato profondo che ha questa attività, quello di formare team interattivi, di supporto e che funzionino al meglio, il team leader deve essere in grado di risolvere problemi, deve avere grandi capacità di ascolto e deve avere doti da organizzatore, al fine di supportare al meglio il lavoro di squadra e lo sviluppo e la crescita del gruppo di lavoro. Sarà utile anche possedere le seguenti capacità:

  • saper definire bene gli obiettivi, in modo che siano specifici, abbiano delle scadenze, possano essere monitorati, ecc.;
  • avere la capacità di assegnare i ruoli alle persone e di accertarsi che tutti all'interno del team li abbiano ben chiari;
  • avere buone capacità di negoziazione;
  • possedere buone doti di comunicazione;
  • fare riflessioni su se stessi, perché è impossibile guidare un gruppo senza conoscersi bene;
  • riuscire ad amalgamare al meglio le persone, impegnarsi affinché collaborino, spingerle a socializzare;
  • essere capace di delegare;
  • avere la capacità di dare e ricevere feedback;
  • essere bravo nell'innovazione;
  • avere capacità di leadership;
  • saper identificare i punti forti e quelli deboli di ogni membro del team;
  • essere empatico;
  • risolvere conflitti. Attenzione perché il disaccordo non è per forza una cosa negativa. Spesso significa semplicemente che una squadra è appassionata e in grado di considerare diversi punti di vista. Questa prospettiva può portare a risultati migliori e più ragionati ma solo se i membri della squadra sono in grado di confrontarsi civilmente e nel rispetto degli altri;
  • saper gestire persone, eventi e cose;
  • allineare gli obiettivi del team con quelli dell'azienda;
  • avere buone capacità di time management e di project management;
  • essere orientato all'obiettivo;
  • collegare tra loro team che si trovano in spazi fisici differenti

Vediamo ora quali sono le diverse fasi di sviluppo attrvaerso cui passa un team secondo il modello più comunemente utilizzato che è quello sviluppato a metà degli anni '60 da Bruce W. Tuckman.
Ognuna delle quattro fasi (più una, come vedremo fra poco) dello sviluppo di un gruppo è ben riconoscibile dai comportamenti e dagli atteggiamenti dei membri del team e permette di capire perché le cose stanno andando in un certo modo. Ricordate, però, che, proprio come lo sviluppo umano, da bambino ad adulto, non è sempre lineare, anche lo sviluppo di un team potrebbe non esserlo. Il modello di Tuckman resta comunque utile per avere un sistema che ci supporti nell'identificare e comprendere le cause dei cambiamenti all'interno del gruppo.

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  • Fase 1 - Formazione: Durante la fase di formazione del team, i membri sono, generalmente, entusiasti di far parte del gruppo di lavoro e desiderosi di svolgere il lavoro che li attende. Le persone in questa fase hanno, spesso, aspettative molto positive relativamente all'esperienza del team ma, allo stesso tempo, potrebbero anche provare un po' ansia, chiedendosi come si adatteranno alla squadra e se le loro prestazioni saranno all'altezza.
    I comportamenti osservati durante questa fase possono includere molte domande da parte dei membri del team che riflettono sia la loro eccitazione per la squadra che l'incertezza o l'ansia che potrebbero provare relativamente al loro posto all'interno del gruppo.
    Il lavoro principale per il team durante la fase di formazione è creare una struttura, stabilire gli obiettivi, definire la direzione e i ruoli e iniziare a costruire la fiducia. Un buon processo di orientamento e avvio può aiutare a far concentrare i membri del gruppo sulla mission e sugli obiettivi. In questa prima fase, gran parte dell'energia della squadra è concentrata sulla definizione del gruppo e la produttività potrebbe essere relativamente bassa;
  • Fase 2 - Conflitto: appena il team inizia a muoversi verso i suoi obiettivi, i membri scoprono che la squadra non può essere all'altezza di tutte le loro aspettative e l'attenzione può iniziare a spostarsi verso sentimenti di frustrazione o addirittura rabbia.
    I comportamenti durante questa seconda fase possono diventare meno educati a causa dei primi disaccordi sugli obiettivi, sulle aspettative, sui ruoli e sulle responsabilità.
    E' importante che il gruppo di lavoro torni a concentrarsi sui propri obiettivi, magari scomponendoli in passaggi più piccoli e più realizzabili. Il team potrebbe aver bisogno di sviluppare sia le abilità necessarie allo svolgimento delle attività che le capacità di gestione dei conflitti. Un'eventuale ridefinizione degli obiettivi, dei ruoli e delle attività del team può aiutare i membri del gruppo a superare la frustrazione o la confusione che sperimentano durante questa fase;
  • Fase 3 - Coesione: Durante la terza fase dello sviluppo di un team, le persone iniziano a superare la discrepanza che sentivano tra le loro aspettative individuali e la realtà dell'esperienza del team. Se il team riesce a stabilire regole e aspettative più flessibili e inclusive, i membri dovrebbero provare un maggiore senso di conforto nell'esprimere le loro idee e i sentimenti reali.
    In questa fase le persone fanno uno sforzo cosciente per risolvere i problemi e per raggiungere l'armonia del gruppo. Potrebbe migliorare la comunicazione e potrebbe esserci una maggiore disponibilità a condividere idee o a chiedere aiuto ai compagni di squadra.
    Questo è il momento in cui i membri del team iniziano a spostare le loro energie verso gli obiettivi della squadra e a mostrare un aumento della produttività, sia nel lavoro individuale che in quello di gruppo;
  • Fase 4 - Performance: in questa fase i membri provano soddisfazione per i progressi del team e diventano consapevoli dei punti di forza e di debolezza reciproci. Le persone iniziano a percepire la squadra come qualcosa di più grande della somma delle sue parti e provano soddisfazione per la sua efficacia.
    I membri del gruppo diventano in grado di prevenire o risolvere problemi durante il lavoro del team e l'atteggiamento positivo e le offerte di aiutarsi a vicenda iniziano a farsi strada. I ruoli nel team potrebbero diventare più fluidi, con i membri che si sentono investiti dalla responsabilità ogni volta che è necessario. Le differenze tra i colleghi iniziano a venire apprezzate e vengono utilizzate per migliorare le prestazioni della squadra.
    Il team compie progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi. L'impegno è elevato e anche la competenza dei membri del team cresce notevolmente;
  • Fase 5 - Cessazione: alcuni team cessano di esistere quando il loro lavoro è completato o quando cambiano le esigenze dell'organizzazione. Sebbene questa quinta e ultima fase non faccia parte del modello originale di Tuckman, è importante che qualsiasi team presti attenzione a un momento così delicato.
    I membri del gruppo possono provare nuovamente una serie di preoccupazioni per l'imminente scioglimento del team e una certa ansia a causa dell'incertezza sul loro ruolo individuale e sulle responsabilità future. Potrebbe esserci anche un po' di tristezza o senso di perdita per i cambiamenti che li stanno interessando.
    Durante la fase finale, alcuni membri del team potrebbero concentrarsi meno sui compiti del gruppo e la loro produttività potrebbe diminuire.
    Durante questa fase, il team dovrebbe concentrarsi su tre compiti:
    • il completamento di eventuali obiettivi e la chiusura del lavoro rimanente;
    • la valutazione del processo e del prodotto della squadra, con particolare attenzione all'identificazione delle lezioni apprese e alla loro trasmissione affinché le future squadre possano utilizzarle;
    • la celebrazione di chiusura che riconosca i contributi della squadra e che ponga formalmente fine all'esistenza del team
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