PERCHE' IL VOSTRO CURRICULUM NON
FUNZIONA? - 2

Quali sono i problemi più comuni dei curriculum che non
piacciono a chi seleziona il personale?

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(Prima parte)

Un'altra domanda che ci si pone spesso parlando di curriculum è se si debba presentarlo su una sola pagina o su più facciate. A dispetto di quanto si possa ancora leggere in giro, il fatto che il CV di una persona che ha una sola esperienza lavorativa e di un'altra che lavora da trent'anni debbano essere entrambi composti da una sola facciata è una clamorosa stupidaggine, figlia di un certo modo di pensare che un po' di anni fa è andato tanto di moda.
Quando deve essere lungo, dunque, un curriculum ben fatto? Semplice! Deve essere lungo quanto serve, né di più, né di meno. Chi si è appena laureato è bene che abbia un CV di una paginetta scarsa ma chi ha decenni di esperienza come Quality manager presso diverse società avrà bisogno di più spazio per mostrare in maniera efficace il background che lo caratterizza come professionista. Se, ad esempio, avete un curriculum bello solido composto da due pagine ma volete attirare l'attenzione dell'esaminatore su una decina di progetti importanti che avete seguito, non commettete l'errore di portare le facciate del documento da due a quattro ma predisponete un allegato al curriculum dove potrete entrare nel dettaglio di ogni progetto e che servirà all'esaminatore che voglia approfondire le vostre competenze per conoscervi meglio. In questo modo manterrete un CV scarno e "pulito" ma non rinuncerete a presentare il meglio di ciò che avete fatto. Addirittura potreste pensare a una struttura dell'allegato tale da permettere di spostare l'ordine dei progetti per mettere al primo posto quelli che possono interessare maggiormente un certo datore di lavoro.

Un altro dei miti che restano ancora saldi su come si debba scrivere un curriculum è di mantenerlo il più generico possibile per cogliere ogni singola opportunità nel mercato del lavoro. In realtà, un curriculum generico non vi aprirà più porte perché vi metterà sempre in secondo piano rispetto a qualsiasi altro candidato che abbia un curriculum capace di argomentare le sue competenze. Immaginate, infatti, di essere un selezionatore e di trovarvi tra le mani due CV: il primo è quello di un candidato che si è preso del tempo per fornire tutti i dettagli fondamentali per far capire che le sue competenze sono allineate con quelle richieste mentre l'altro non si focalizza su nessuna esperienza in particolare ma fornisce una descrizione generica di diverse esperienze lavorative. Voi quale candidato scegliereste?
Se davvero mirate a uno specifico posto di lavoro, quindi, focalizzate il vostro curriculum evidenziando le esperienze lavorative che vi hanno messo in grado di maturare competenze spendibili nella nuova realtà. I curriculum troppo generalisti non offrono alcun indizio del fatto che potreste essere in grado di fornire valore aggiunto all'azienda che sta cercando nuovo personale.

Come comportarsi, però, se vi state candidando per due diverse posizioni lavorative? Anche in questo caso la risposta è semplice: preparate due curriculum differenti capaci di evidenziare le diverse esperienze maturate e di mettere in luce le competenze utili per ricoprire ognuna delle posizioni.

In ultimo, una volta deciso per quale posizione si vuole progettare il curriculum, come si può scrivere un testo che sia allo stesso tempo interessante ma che non fornisca un sovrappiù di informazioni che potrebbero diventare noiose per chi legge?
Fate una ricerca per la posizione professionale che vi interessa ed esaminate attentamente gli annunci estrapolando le parole chiave più citate per iniziare a sviluppare il curriculum partendo proprio da questi termini, raggruppando le esperienze che possono relazionarsi ad essi. Attenzione, però! Non limitatevi a scrivere un elenco sterile di competenze classiche ma affrontate ognuna di esse in modo estremamente targhettizzato, associandole risultati misurabili.
Ad esempio:

  • identificati i fattori di successo relativi alla qualità per più di 5.000 clienti;
  • partecipato al gruppo di lavoro per selezionare, acquistare e implementare gestionale aziendale avendo a disposizione ------ euro di budget;
  • ecc.

Questo è il modo giusto per far vedere, dati alla mano, non solo che siete un profilo adatto a ricoprire una certa posizione ma anche che siete dei candidati forti ed esperti.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Tornando alle parole chiave: oggi per controllare che un profilo sia in linea con la richiesta spesso ci si basa proprio sulla presenza nel curriculum di parole chiave che vengono identificate con diverse metodologie (due su tutte: la semplice ricerca condotta dall'occhio umano e quella effettuata tramite programmi software). Assicuratevi, quindi, di includere tutte quelle necessarie e di dare loro l'evidenza necessaria all'interno del curriculum.

(Terza parte)

PER SAPERNE DI PIU':

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