LA VISION AZIENDALE E LA ISO 9001

Di vision non si parla direttamente nella ISO 9001:2015 ma è comunque fondamentale per capire fin da subito come impostare un sistema qualità

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"La visione è la capacità di catturare l'immagine di un futuro desiderabile e di comunicarla agli altri in modo tale da ispirarli a farla accadere"
(Bill Hybels)

La vision è necessaria per dimostrare il coinvolgimento della leadership nel sistema qualità

Tra gli errori in cui le organizzazioni incorrono quando implementano un sistema qualità progettato secondo la ISO 9001 c'è lo scarso coinvolgimento della direzione nel processo di implementazione e mantenimento del sistema di gestione. Senza il sostegno attivo del top management, infatti, diventa difficile per il resto dell'organizzazione comprendere l'importanza dell'impegno richiesto dalla norma.

La leadership, come ci ricorda la ISO 9001:2015, ha un ruolo fondamentale nel guidare l'organizzazione verso il successo di un sistema di gestione della qualità che sia efficace ed efficiente. Tra le diverse azioni che il management deve compiere per assicurare un adeguato sostegno al sistema qualità abbiamo quella della definizione della vision aziendale, della mission e degli obiettivi strategici.

Ora starete pensando: "Ehi, la ISO 9001 parla poco di vision" ma vi invitiamo a fare un passo indietro e a guardare il quadro più ampio perché è vero che la ISO 9001:2015 non urla "VISIONE" a lettere cubitali ma tratta ampiamente il tema dell'impegno della direzione che è strettamente legato alla vision. È un po' come se si trattasse del DNA dell'organizzazione: non lo vedi, ma ne influenza ogni cellula. La visione è quel filo invisibile che lega la politica della qualità alla strategia aziendale. Se volessimo essere romantici, è una specie di dichiarazione d'amore dell'azienda alla qualità.

E non è finita!

Avete mai dato un'occhiata alla ISO 9004:2018? Si tratta della linea guida che potremmo assimilare alla sorella maggiore della ISO 9001, quella che dà consigli su come diventare un adulto responsabile. Non parla esplicitamente di vision nemmeno lei ma promuove un approccio olistico alla gestione della qualità. Volete un successo che dura nel tempo? Allora dovete pensare a tutto: dal contesto in cui operate, agli stakeholder che influenzano e sono influenzati dalla vostra attività, fino all'impatto sociale e ambientale delle vostre decisioni. E...indovinate un po'? Tutto questo è strettamente legato alla vostra visione aziendale!

Secondo la ISO 9004:2018, la leadership non è solo un ruolo, è una responsabilità. È come essere il capitano della nave: bisogna sapere dove si sta andando e come far sì che tutto l'equipaggio remi nella stessa direzione. E per farlo, occorre comunicare chiaramente la visione. Entriamo nel dettaglio. La ISO 9004:

  • ha un approccio olistico: la linea guida spinge le organizzazioni a considerare un'ampia gamma di fattori interni ed esterni che influenzano il successo. Questo richiede un'approccio olistico simile a quello usato per sviluppare una vision di lungo termine;
  • caldeggia un orientamento strategico: enfatizza l'importanza di un orientamento strategico e questo si allinea con il concetto di una visione in cui l'organizzazione immagina il proprio futuro ideale;
  • punta al coinvolgimento degli stakeholder: incoraggia il coinvolgimento degli stakeholder, inclusi clienti, fornitori e l'intera comunità. Questo può riflettere il coinvolgimento dei vari attori nella creazione di una visione organizzativa;
  • sottolinea l' adattamento al contesto: sottolinea l'importanza di comprendere il contesto in cui opera l'organizzazione ma questo è essenziale anche per sviluppare una visione realistica che tenga conto delle condizioni esterne e interne in cui si opera;
  • ricorda l'importanza del miglioramento continuo: promuove il miglioramento continuo e, anche in questo caso, si ricollega al concetto di evoluzione della vision nel tempo per raggiungere risultati più ambiziosi;
  • spinge a considerare l'impatto sociale e ambientale: incoraggia le organizzazioni a considerare l'impatto sociale e ambientale delle loro attività e anche questo può riflettere l'integrazione di valori e obiettivi in una vision;
  • rinnova la responsabilità della leadership: secondo la ISO 9004, la leadership è coinvolta attivamente nella gestione strategica e nella promozione del successo sostenibile. Questo managment può guidare lo sviluppo e la comunicazione della vision

Come possiamo vedere, sebbene la norma ISO 9004:2018 non menzioni esplicitamente la vision, il suo approccio strategico e olistico alla gestione della qualità ha diverse connessioni a livello concettuale con la definizione e la realizzazione di una visione organizzativa. Le pratiche suggerite nella norma, infatti, possono contribuire a creare una direzione chiara e a lungo termine capace di guidare l'organizzazione verso un successo sostenibile.

La differenza tra ciò che viene implicitamente richiesto nella ISO 9001:2015 relativamente alla vision e ciò che, invece, è necessario per la linea guida risiede - principalmente - negli obiettivi che sono diversi e nella differenza di focalizzazione. Entrambi i documenti pongono un'attenzione significativa sulla leadership e sulla gestione della qualità, ma con prospettive leggermente diverse: la ISO 9001 si concentra sulla creazione e sul mantenimento di un sistema di gestione della qualità efficace che miri a fornire prodotti e servizi conformi alle aspettative dei clienti. La norma ISO 9004 si sposta, invece, oltre la semplice conformità ai requisiti e promuove un approccio più ampio e strategico alla gestione della qualità che miri al successo sostenibile dell'organizzazione. In questo contesto, la norma chiede alla leadership di adottare un approccio più completo.

La vision per gli studiosi di qualità e management

La qualità è il nostro biglietto da visita verso un successo che non sia solo immediato ma anche duraturo e, se si seguono le direttive che ci ha dato l'ISO, questo viaggio sarà molto più agevole. La vision in tutto questo non è solamente un concettto "alla moda", è la linfa vitale che alimenta il successo di un'organizzazione E non siamo noi a dirlo ma alcuni dei più grandi nomi nel mondo della gestione della qualità. Prendiamo Peter Senge, ad esempio. i cui principi possiamo trovare nel libro "The Fifth Discipline: The art and practice of the learning organization": è diventato famoso per la sua idea rivoluzionaria della "learning organization", l'apprendimento di un'organizzazione. Secondo lui, una vision condivisa non è solo un bel poster sulla parete dell'ufficio ma una sorta di forza magnetica che attira tutti verso un obiettivo comune.

Abbiamo poi Stephen Covey, autore de "Le 7 regole per avere successo". Secondo lui la vision è come una sorta di navigatore interno: prima di iniziare a fare qualsiasi cosa, bisogna sapere dove si vuole andare. E non è solo una questione di obiettivi da definire ma di abitudine.

E che dire di Jim Collins? Lui ci ha dato "Built to Last: Successful Habits of Visionary Companies" e "Good to Great. Come si vince la mediocrità e si raggiunge l'eccellenza" e ci ha insegnato l'importanza di una vision senza data di scadenza, capace di superare le sfide a breve termine e di guidare l'organizzazione verso un successo a lungo termine. È come avere un sogno che non invecchia mai, un obiettivo che ci spinge a migliorare costantemente. È la ricetta per il successo a lungo termine, secondo Collins.

Anche Michael Porter, il pioniere della strategia competitiva, ci ricorda che una vision deve essere unica e differenziata. E' come se si trattasse di un biglietto da visita che ci aiuta a distinguerci dalla massa e a creare un vantaggio competitivo. E non è solo questione di essere diversi; è questione di essere irreplicabili. È la chiave per evitare la guerra dei prezzi e per creare un valore reale.

John Kotter, l'esperto di gestione del cambiamento, autore di "Guidare il cambiamento. Gli otto passi per affrontare e vincere la sfida" pone l'accento sulla comunicazione della vision. Secondo lui, una visione deve essere più di un concetto astratto; deve essere una storia che tutti possono capire e condividere. È il modo per coinvolgere le persone nel processo di cambiamento, rendendo la visione non solo comprensibile ma anche irresistibile.

Infine, Gary Hamel ci spinge a essere "rivoluzionari". Per lui, una visione condivisa è il motore dell'innovazione e del cambiamento. Stilare la vision non è solo un compito del top management; è un impegno collettivo che coinvolge tutti, dal tirocinante all'Amministratore Delegato. È la chiave per sfidare lo status quo e per creare un impatto positivo non solo sui bilanci ma anche sulla società.

In sintesi, la visione è il collante che tiene insieme un'organizzazione. È la forza che motiva che ispira e guida verso il successo. Quindi, la prossima volta che penserete a cosa scrivere nella vision aziendale, ricordate che non è solo una frase carina da mettere sul sito web. È la vostra bussola per un futuro di successo.

Come si è evoluto il concetto di visione aziendale nel tempo?

La vision non è un concetto statico ma è come un fiume che cambia e si adatta al paesaggio circostante. Se guardiamo indietro nel tempo, vediamo che questo fiume ha attraversato diverse ere, ognuna con le sue sfide e opportunità. Pensate all'epoca pre-industriale, quando la visione era semplice e diretta: fare soldi, e basta. Le aziende erano come macchine ben oliate, concentrate sull'efficienza e la produzione.

Poi è arrivata l'industrializzazione, e tutto è cambiato perché la nuova vision non era solo fare soldi ma farlo su larga scala. Parliamo di produzione di massa, crescita economica e dominio del mercato. Era come passare da una bicicletta a un treno a vapore!

Poi, negli anni '50 e '60, è sorta una nuova consapevolezza: le persone contano. E così, la visione aziendale ha iniziato a includere il benessere dei dipendenti. Non era più solo una questione di numeri, ma di cuori e menti. Le aziende hanno iniziato a capire che un dipendente felice è un dipendente produttivo.

Arriviamo agli anni '70 e '80, e la responsabilità sociale fa la sua comparsa sul palcoscenico aziendale. La vision inizia a non riguardare più solamente l'organizzazione e i suoi collaboratori ma ad estendersi all'ambiente e all'intera comunità. La sostenibilità diventa il nuovo obiettivo e le organizzazioni si ritrovano a pensare all'impatto che avranno nel lungo termine.

E gli anni dal '90 al 2000? Beh, lo sappiamo, hanno portato tanta innovazione ma anche la globailazzione e questo ha condotto a una vision decisamente più dinamica e globale perché le aziende dovevano essere innovative, estremamente adattabili e capaci di creare valore a livello globale.

Il ventunesimo secolo è l'era del digitale e si inizia a focalizzarsi sulla conoscenza e sulla capcità di adattarsi rapidamente a un mondo in continua evoluzione.

E il futuro? Beh, preparatevi a vedere una visione aziendale ancor più centrata sull'ambiente e la sostenibilità.

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LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

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Conclusioni

La vision è fondamentale per qualsiasi organizzazione perché svolge un ruolo cruciale nell'orientare l'identità, la direzione e il successo a lungo termine dell'azienda. E' fondamentale perché:

  • fornisce una guida chiara e condivisa a tutti i membri dell'organizzazione e aiuta a definire lo scopo centrale e gli obiettivi principali dell'azienda, garantendo che tutti lavorino nella stessa direzione;
  • stabilisce uno scopo, il "perché" l'organizzazione esiste. La vision, inoltre, immagina il futuro desiderato, creando un'immagine chiara di dove l'organizzazione vuole arrivare;
  • ispira e motiva i dipendenti, incoraggiandone l'entusiasmo, l'impegno e la dedizione verso obiettivi condivisi;
  • definisce l'identità dell'organizzazione, identificando i suoi valori, le sue aspirazioni e i principi guida che la guidano;
  • guida le decisioni strategiche e operative che vengono prese in base a quanto sono allineate con la vision;
  • crea un focus a lungo termine, evitando di perdere di vista gli obiettivi strategici nella confusione delle attività quotidiane;
  • differenzia l'organizzazione dalle altre, definendo ciò che la rende unica e attraente per i clienti, i dipendenti e gli stakeholder;
  • coinvolge gli stakeholder, creando una comprensione condivisa e una connessione emotiva;
  • costituisce la base della cultura, contribuendo a promuovere valori e comportamenti che riflettono l'identità dell'organizzazione;
  • guida il cambiamento, agendo come costante, guidando l'organizzazione attraverso le sfide e ispirando ad adattarsi in modo coeso

In sintesi, una buona vision serve a costituire fondamenta solide per l'identità, il direzionamento strategico e la coesione di un'organizzazione, rappresentando la bussola capace di aiutare l'organizzazione a navigare verso un futuro di successo.

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