IMPARARE A GESTIRE I LAVORATORI
PROBLEMATICI

Il Quality manager deve essere in grado di dialogare con tutti
e di gestire al meglio tutte le persone. Vediamo come

Articolo di Serena Gallo Quality manager ed ex consulente che si occupa da anni di Qualità, Ambiente e Sicurezza. Potete contattare Serena sul forum di QualitiAmo

lavoratore difficile

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Sono innumerevoli i libri, gli articoli, e i seminari che sono stati prodotti per insegnarci ad affrontare i colleghi un po' "difficili" da gestire.
Ogni esperto ha una propria "formula magica". C'è, ad esempio, Laura Benjamin che è una figura molto popolare negli Stati Uniti e che suggerisce cinque strategie su come affrontare le persone difficili:

  • arrivare a conoscere a fondo questi colleghi;
  • identificare ciò che li motiva;
  • conquistarsi nel tempo la loro fiducia;
  • chiedersi se in qualche modo, anche senza accorgervene, potreste aver contribuito al loro cattivo comportamento ed, eventualmente, modificare questa influenza negativa

Queste strategie sembrano assolutamente ragionevoli, ma non viene fornita da nessuna parte una prova del fatto che effettivamente funzionino.
In effetti, ho riscontrato più volte che, indipendentemente da quale rimedio suggerito dagli esperti si applichi, i dipendenti più problematici rimangono un grosso problema.

Certo, anche se è brutto dirlo, si può sempre cercare di sbarazzarsi di loro oppure, soluzione meno drastica che io preferisco decisamente, provare ad accettarli così come sono cercando, nel contempo, di fare il possibile per portarli a interagire al meglio con le altre persone all'interno dell'azienda.
Ovviamente, stiamo parlando di persone con le quali abbiamo già provato di tutto: coaching, formazione, dialogo, motivazione, ecc. Le risorse umane sono fondamentali per il buon funzionamento di un'organizzazione ed è nostro dovere di professionisti della qualità fare di tutto perché ognuna di loro dia il suo massimo contributo al lavoro di gruppo.

Se, però, avete provato di tutto (eventualmente anche facendovi aiutare da chi è più esperto di voi) e niente è servito, vediamo come cercare di "tamponare" il comportamento di chi, all'interno di un'organizzazione, è portato a fare solamente danni e ad apportare negatività.

Se, ad esempio, siamo a contatto con una testa calda o con chi fa del pettegolezzo distruttivo la propria religione si può provare a spostare la persona in un posto dove abbia minori possibilità di interazione con gli altri o dove accanto a lui ci siano persone difficilmente influenzabili.
Se avete a che fare, invece, con persone incompetenti che non hanno voglia di migliorare potreste provare a cercare di far leva per cambiare le loro mansioni, mettendole a fare qualcosa per le quali sono naturalmente più portate, sfruttando in questo modo i loro punti di forza (dato che non hanno la voglia di migliorare i loro punti deboli e questo si ritorce contro l'azienda).

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla norma)

Se un collega, invece, non sta facendo bene il suo lavoro e avete provato a farglielo notare in tutti i modi anche offrendovi di aiutarlo, iniziate a documentare le sue inadempienze. Mostrategli, poi, la documentazione raccolta e parlatene apertamente sia con lui che, eventualmente, con il suo superiore.
Cercate di fare in modo che questa persona sappia esattamente cosa vi aspettate da lei settimana per settimana, giorno per giorno e, se necessario, anche ora per ora ma offritele costantemente il vostro supporto per capire come lavorare insieme per risolvere il problema.

Nel caso di colleghi ostinati che non ne vogliono proprio sapere di entrare nelle corde dell'azienda, provate a consigliare alla persona di cambiare lavoro, spiegandole che il suo atteggiamento non è compatibile con le politiche aziendali e supportandola, se potete, nella sua ricerca di un nuovo impiego. Se riuscirà a trovare una realtà lavorativa più in linea con il suo modo di lavorare, ve ne sarà grata e vi aiuterà a risolvere un grande problema.

Mi piacerebbe confrontarmi con tutti voi sull'argomento. Ci troviamo sul forum di QualitiAmo per discutere di queste mie tesi che, sono convinta, colpiranno magari in maniera anche negativa qualcuno di voi?

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L'empowerment delle risorse umane
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