LAVORO: SCOPRI IL TUO VERO TALENTO

Dedicarci alle cose che sappiamo fare meglio ci aiuta ad avere successo anche nel mondo del lavoro


talento lavoro

Per scoprire ciò in cui riusciamo meglio in ambito professionale, dovremo concentrarci su due aree ben precise:

  • cosa sognavamo quando ancora non eravamo entrati nel mondo del lavoro
  • quali feedback abbiamo da parte degli altri? Per cosa ci fanno i complimenti?

Ciò che sappiamo fare meglio dovrebbe contribuire a formare le fondamenta della nostra carriera professionale e aiutarci a comunicare al meglio le nostre competenze.
Proviamo, dunque, a concentrarci su:

  • ciò che ci distingue dagli altri nello svolgimento di un'attività;
  • quanto bene svolgiamo certi compiti, individuandoli;
  • il percorso di successo che abbiamo ottenuto, non necessariamente in ambito professionale, grazie a ciò che sappiamo fare al meglio;
  • come le nostre competenze e capacità ci abbiano aiutato a centrare gli obiettivi di carriera che ci siamo posti

Ricordiamo sempre che due persone possono avere lo stesso lavoro, lo stesso titolo e le medesime responsabilità ma portare, ognuna, una combinazione unica di talento, competenze e capacità e che dovrebbe essere, quindi, impossibile trovare due curriculum identici tra le candidature per un certo posto di lavoro. Spesso, invece, non è così e i selezionatori si trovano davanti fotocopie di documenti tutti uguali tra loro, privi di qualsiasi caratterizzazione od originalità.
Riscrivere il curriculum concentrandosi su ciò che abbiamo utilizzato in passato per lavorare bene è, dunque, un modo intelligente per distinguersi dalla massa.

Vediamo ora cosa possa essere considerato davvero un "talento" nel mondo del lavoro:

  • raggiungere risultati migliori rispetto agli altri utilizzando gli stessi materiali, lo stesso tempo, ecc.;
  • fare le stesse cose degli altri ma con meno soldi a disposizione;
  • semplificare le cose;
  • risolvere i conflitti senza logorare i rapporti personali;
  • migliorare le performance altrui svolgendo la funzione di coach;
  • facilitare i flussi delle informazioni;
  • migliorare i rapporti con la clientela, tra colleghi, all'interno dei gruppi di lavoro, ecc.
  • ...

Individuati i nostri talenti, dobbiamo imparare a descriverli formulandoli in due parti ben precise:

  • cosa abbiamo fatto, ad esempio:
    - gestire un gruppo di lavoro che abbia ottenuto certi risultati con tempistiche strette e risorse limitate
    - progettare un sistema documentale per un'organizzazione di alcune centinaia di persone
    - ...
  • i benefici ottenuti con il nostro lavoro che vanno sempre quantificati, ad esempio:
    - aumentata la produttività del 42%
    - ridotti i costi del 10%
    - ...

Per risultare convincenti davanti ad un ipotetico datore di lavoro dovremo, poi, imparare a specificare i nostri talenti in un linguaggio adatto all'offerta di lavoro che abbiamo davanti. Ad esempio:

  • progettato e implementato un sistema qualità in un'organizzazione di 250 persone, abbattendo i costi della non qualità del 25%
  • costruito un sistema di relazioni con il cliente per monitorarne la soddisfazione. Aumentata la quota di clienti soddisfatti del 50%
  • ecc.

E' importante che nella nostra descrizione ci siano verbi quali:

  • raggiunto
  • amministrato
  • analizzato
  • costruito
  • controllato
  • convertito
  • dimostrato
  • progettato
  • scoperto
  • diretto
  • stabilito
  • valutato
  • eseguito
  • gestito
  • integrato
  • installato
  • innovato
  • implementato
  • negoziato
  • organizzato
  • pianificato
  • semplificato
  • risolto
  • trasformato
  • verificato
  • scritto
  • ecc.

Individuati e descritti i nostri talenti, riportiamoli in una lista e scegliamo i più significativi (da 5 a 20) per la proposta di lavoro alla quale stiamo rispondendo partendo dalle posizioni ricoperte, dalle attività che abbiamo svolto, dai gruppi nei quali abbiamo lavorato, dalle associazioni di cui abbiamo fatto parte, dalle attività scolastiche che riteniamo essere state fondamentali per formarci come professionisti.

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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