LE BARRIERE CHE IMPEDISCONO DI
TRATTENERE CONOSCENZE ALL'INTERNO
DELLE ORGANIZZAZIONI

Staff di QualitiAmo

Evitare gli errori che ci impediscono di far sedimentare la conoscenza

conoscenza

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Il trattenimento della conoscenza all'interno delle organizzazioni deve affrontare una serie di ostacoli che spesso non vengono individuati correttamente e, quindi, messi nella condizione di poter essere eliminati.

Una delle barriere fondamentali alla "knowledge sharing" è che certe persone preferiscono essere le uniche depositarie delle conoscenze che hanno perché pensano che condividerle possa far diminuire il loro potere. Perché mai dovrebbero rinunciare a quello che ritengono essere un notevole vantaggio competitivo che hanno maturato in così tanti anni di esperienza?
La risposta, forse, potrebbe venire dalla cultura che vige in azienda: è vero che le persone cercano chi è competente in una certa area e che si fidano d questa competenza ma è anche vero che lavorare insieme significa aiutare gli altri a crescere per il bene dell'intera organizzazione e che le conoscenze condivise, alla fine, abbattono il carico di lavoro di una singola persona per suddividere le attività.
Questo, dunque, deve essere il primo punto da cui partire se si desidera che le persone condividano ciò che sanno per renderlo patrimonio comune dell'organizzazione. Per farlo, però, è assolutamente necessario che chi "rinuncia" all'esclusiva delle proprie conoscenze venga opportunamente ricompensato e ringraziato, per sottolineare l'importanza della condivisione di ciò che si sa. Purtroppo, in un'organizzazione dove non si è mai lavorato sul "fare cultura", questo è l'unico modo per partire e per iniziare a cambiare le cose. In caso contrario, non si vede perché una persona dovrebbe iniziare a spiegare agli altri ciò che sa se non l'ha mai fatto prima e se non può ricavare vantaggi tangibili da questa condivisione. Sarà portata a farlo, infatti, solamente se ci sarà una cultura di base che renderà naturale questa predisposizione.

Un altro grandissimo ostacolo alla condivisione della conoscenza ha a che fare con i pregiudizi delle persone (bias) come, ad esempio, l'effetto di recenza che le porta ad essere influenzate dagli eventi recenti o il pregiudizio di causalità che porta le persone ad individuare cause là dove non ce ne sono, ecc.
Tutti questi pregiudizi possono influire direttamente sulle decisioni di chi è depositario di conoscenze. Se questo non dovesse bastare per far suonare un campanellino d'allarme, c'è anche famoso il paradosso della conoscenza ("knowledge engineering paradox") che ci spiega che più una persona è competente ed esperta di una materia e meno sarà capace di descrivere agli altri queste sue conoscenze e di risolvere problemi utilizzandole.

Un altro ostacolo alla condivisione delle conoscenze si deve al fatto che chi le trattiene potrebbe essere in rotta con la Direzione aziendale o con le persone con le quali dovrebbe condividere ciò che sa e preferisca dunque decidere di non partecipare o addirittura sabotare gli sforzi fatti dall'azienda per mettere in comune certe conoscenze.
Questo, ovviamente, è ancora più vero se le persone che dovrebbero condividere ciò che sanno stanno per lasciare l'organizzazione. Ecco perché è fondamentale impostare in azienda una cultura che renda naturale mettere in comune ciò che si è appreso su base quotidiana per non trovarsi poi nella situazione di perdere all'improvviso conoscenze maturate nel corso di anni.

Un quarto ostacolo alla condivisione della conoscenza è ritenere che sia impossibile trasferire 20 o 30 anni di esperienza in poche ore o giorni di affiancamento.
Come non essere d'accordo? Ecco perché, oltre a lavorare da subito per impostare una cultura che faciliti ogni giorno lo scambio di conoscenze occorre focalizzarsi su pochi obiettivi ben precisi, soprattutto se il tempo a disposizione per formare un a persona è poco e le cose che dovrebbe sapere sono molte.

L'ultimo ostacolo, certamente il più importante, è che il trattenimento della conoscenza all'interno dell'organizzazione potrebbe non essere previsto a livello di strategia aziendale.

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Pensateci bene: quando non si riesce a condividere le conoscenze è quasi sempre colpa del fatto che la strategia per la gestione del sapere aziendale non è allineata con la mission. Spesso, infatti, l'errore sta nel considerare questa attività come qualcosa di complementare alle altre attività aziendali, non come la base stessa della crescita e del successo di un'organizzazione e, quindi, qualcosa che debba rientrare all'interno di una strategia.

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