LAVORO DI GRUPPO:
LE TIPOLOGIE

Staff di QualitiAmo

Gruppi primari, formali, informali. Cerchiamo di orientarci nelle varie tipologie di aggregazione sociale.

lavoro di gruppo

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Gruppi primari

Per fare del buon team building, occorre ricordare che facciamo tutti parte di un gruppo, fin dalla nascita. Basti pensare alla famiglia, ai parenti, ai primi amici, ai vicini di casa.
I gruppi primari o di riferimento hanno un'influenza molto forte nella formazione dei valori, degli orientamenti, delle credenze. Le persone trovano nel gruppo di riferimento un riscontro alle proprie idee, un sostegno e una guida per il comportamento individuale e spesso, nel prendere una decisione, ci si confronta con i valori del gruppo di riferimento o ci si consulta direttamente con un suo membro.

I gruppi primari sono quei gruppi di persone con le quali ci identifichiamo e dalle quali siamo più inclini a essere influenzati. Le aspettative di un gruppo possono, allora, indurci ad aumentare il rendimento, a scendere in piazza per rivendicare qualcosa o a partecipare ad un incontro culturale.
Il comportamento di una persona diventa maggiormente prevedibile una volta che si è a conoscenza dei suoi gruppi di riferimento e dei valori di cui questi sono portatori.

Gruppi sociali e gruppi formali

I gruppi sociali consentono ai membri di svagarsi e di rilassarsi in compagnia: i circoli di bridge e i club di tennis ne sono un esempio.
I gruppi sociali esistono anche all'interno delle organizzazioni: durante e dopo il lavoro i dipendenti mangiano insieme, fanno amicizia e socializzano in diverso modo, per esempio creando la squadra di calcio aziendale.

I gruppi formali sono costituiti, invece, per iniziare, organizzare e portare a termine qualche attività e hanno, generalmente, uno scopo definito da conseguire secondo tempi e modalità prestabiliti e di cui devono riferire all'organizzazione.
Esempi di gruppi formali finalizzati all'interno delle organizzazioni sono i comitati, i gruppi di progetto, le task force, i circoli della qualità, i gruppi di controllo, ecc.

I gruppi formali si caratterizzano, rispetto a quelli informali, per aver un preciso riconoscimento e una propria collocazione all'interno della scala gerarchica.

I gruppi informali

Le modalità di classificazione sono molteplici e possono considerare:

  • il livello di aggregazione, per esempio gruppi strutturati o di integrazione
  • la durata nel tempo, per esempio gruppi permanenti o temporanei

Esempi di gruppi permamenti possono essere i comitati, il consiglio di amministrazione, i gruppi semi-autonomi, mentre gruppi temporanei sono tipicamente i project team, le task force, i circoli della qualità, ecc.

I gruppi informali si costituiscono, invece, in risposta ai bisogni individuali e all'attrazione che alcune persone provocano reciprocamente, poiché l'appartenenza è volontaria e si sostanzia nella condivisione di interessi e valori.
I gruppi informali possono avere un'origine indipendente dall'appartenenza alle medesima organizzazione come, nel caso di persone già amiche, ma possono anche sorgere in risposta alle pressioni dell'organizzazione. Questi gruppi informali vengono chiamati "horizontal cliques" (se costituiti da persone dello stesso livello gerarchico) e "vertical cliques" (se formate da persone di livello gerarchico differente)

Questi gruppi possono sorgere per eludere alcune regole e procedure o per aumentare il potere dei propri membri contro il potere formale e istituzionale e in ciò possono rivelarsi talmente efficaci che i manager li consideranop dannosi per l'organizzazione tanto da tentare, in taluni casi, di conquistarne la fiducia per ridurne il potenziale destabilizzante o per perseguire, con il loro appoggio, alcuni obiettivi organizzativi.

In altre parole, il potere dei gruppi e dei leader informali, che nasce in risposta alla struttura formale di potere, può essere impiegato a favore dell'organizzaizone.
I gruppi informali nascono nei luoghi di lavoro perché i lavoratori desiderano stringere buone realzioni con gli altri, essere autonomi e avere il controllo di ciò che fanno. Tali gruppi soddisfano, cioè, i bisogni primari e sono quindi tanto importanti, stabili e gratificanti quanto la relazione che lega le persone alla struttura formale.

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I gruppi informali dovrebbero essere accettati come una struttura stabile e legittima e l'eventuale conflitto che può insorgere con i gruppi formali non è necessariamente negativo, perché può essere il sintomo di disagio organizzativo, di errori di vertice, di cattivo clima organizzativo, ecc.
Negare questo potenziale conflitto e non gestirlo può essere una perdita di fonti di informazioni e di miglioramento della performance aziendale.

Nei prossimi giorni continueremo il nostro discorso sul lavoro di gruppo, parlando delle condizioni di efficacia dei team.

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