GLI STRUMENTI DEL SIX SIGMA

Quali sono gli strumenti più utilizzati nella metodologia Sei Sigma?

 

Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi

Le Black Belt e le Green Belt ("cinture nere", ovvero esperti di Six Sigma e "cinture verdi", ovvero conoscitori dei principi generali della metodologia) hanno diversi strumenti da applicare per produrre miglioramenti della Qualità all'interno di un modello DMAIC.

Questi strumenti della Qualità possono essere divisi in due grandi categorie:

  • strumenti per l'ottimizzazione dei processi
  • strumenti per l'analisi statistica

Tra i "must" che un professionista della metodologia Six Sigma deve conoscere troviamo i seguenti strumenti:

  • Quality Function Deployment (QFD): serve per comprendere i requisiti dei clienti. Chi costruisce la Qualità, attraverso questo strumento si impegna a comprendere le necessità della clientela.
    Il QFD identifica i bisogni dei clienti e li classifica in base a una scala numerica dove i valori più alti segnalano quei requisiti considerati "must-haves" che bisogna, cioè, assolutamente soddisfare e i valori più bassi i requisiti "nice-to-haves", cioè che sarebbe bello riuscire a soddisfare.
    A questo punto le varie opzioni per la progettazione di un prodotto o di un servizio vengono elencate e classificate in base al punteggio che raggiungono grazie alla loro abilità di riuscire a soddisfare o meno le esigenze dei clienti. Le soluzioni che raggiungono i punteggi maggiori sono quelle che verranno scelte perché più aderenti alle necessità della clientela.
  • Diagramma a lisca di pesce: il diagramma causa-effetto o diagramma di Ishikawa o diagramma a lisca di pesce è molto utilizzato nell'ambito della metodologia Six Sigma.
    Come sappiamo, tutti gli output di un processo sono il risultato di input specifici. Questa relazione di causa-effetto può essere chiarita meglio utilizzando proprio il diagramma di Ishikawa che è di supporto nell'identificare tutte quelle variabili che necessitano di uno studio approfondito.
    Una volta terminato, il diagramma ricorda nella forma proprio una lisca di pesce dove il problema da esaminare sarà la nostra testa mentre tutte le lische che si dipartono dalla lisca centrale saranno le nostre variabili che hanno un effetto diretto o indiretto sul problema.
    Queste variabili fanno capo a 6 categorie ben precise:
    • misurazioni
    • materiali
    • uomini
    • ambiente
    • metodologie
    • macchinari
    e un team di esperti che analizzerà il diagramma sarà in grado di individuare le due o tre variabili che sembrano essere la sorgente del problema stesso

  • Matrice causa-effetto: questo strumento è una semplice estensione del diagramma di Ishikawa che abbiamo appena esaminato. Aiuta i team Six Sigma ad identificare, esplorare e mostrare graficamente tutte le possibili cause legate ad uno specifico problema per individuare, tra queste, la causa principale. Solitamente questo tipo di matrice viene utilizzata nella fase "M" ("Measure" - Misurazione) del ciclo DMAIC)
  • FMEA (Failure Modes and Effects Analysis): l'FMEA, o analisi delle cause e degli effetti, cerca di combattere la famosa Legge di Murphy (che dice "se qualcosa può andare male lo farà") semplicemente identificando tutti i modi in cui un nuovo prodotto, processo o servizio può andare incontro ad un fallimento.
    Funziona tracciando una lista dei possibili scenari di cattivo funzionamento e dando loro un voto in base al'importanza che ognuno di essi riveste (in questo lo strumento ricorda molto da vicino il QFD che abbiamo visto prima).
    Viene poi stilata una lista di possibili soluzioni per prevenire i problemi elencati precedentemente e viene loro dato un punteggio in base alla loro ipotetica efficacia.
    A questo punto, il team può dare una priorità su quali ipotetici problemi affrontare e su quali soluzioni lavorare
  • Carte di controllo: il controllo statistico di processo (SPC) si basa su particolari tecniche utilizzate per monitorare e controllare la varianza.
    Le carte di controllo sono lo strumento principe del controllo statistico e vengono utilizzate dai gruppi di lavoro che applicano la metodologia Six Sigma per visualizzare il comportamento di un processo e le sue performance su un'asse della carta che il fattore tempo sull'altro asse.
    Il risultato è una rappresentazione visuale del processo per mezzo di tre componenti:
    • una linea centrale
    • un limite di controllo superiore
    • un limite di controllo inferiore
    Le carte vengono utilizzate per determinare se la varianza di un processo rientra nei limiti stabiliti oppure no.
LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla norma)

PER SAPERNE DI PIU':
Tutti gli articoli di QualitiAmo sul Six Sigma