LA NUOVA CULTURA DELLA QUALITA'

di Peter Pietro Capra

L'importanza delle relazioni umane per una nuova qualità

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Il dottor Peter Pietro Capra, che potete contattare all'indirizzo peter@petercapra.eu, ci ha inviato questo testo affinché potessimo condividerlo con tutti i nostri lettori.
In calce all'articolo, troverete tutti i riferimenti per poter approfondire l'argomento.
Buona lettura!

La nuova, moderna Cultura della Qualità, ha finalmente messo sul banco di lavoro le relazioni umane.
In particolare c’è una norma moderna della Qualità, parte dell’enorme dizionario internazionale delle norme tecniche, che ha spostato il suo impegno dagli oggetti tecnicamente perfetti e perfettibili alle relazioni umane, onde renderle particolarmente armoniose nella condivisione di “mission” e “vision” condivise per il maggior vantaggio collettivo.

In tal modo la Qualità ha superato i precedenti limiti tecnici cui aveva circoscritto il suo campo operativo, per maturare coscienza e conoscenze conseguenti per evidenziare che a monte di oggetti tecnicamente perfetti e perfettibili, ci stanno le buone ed efficienti relazioni umane, coordinate verso obiettivi condivisi.
Ciò è avvenuto creando il modello replicabile d’impresa efficiente in tutte le sue componenti umane e soprattutto mediando il concetto che il prodotto/servizio offerto è dedito alla piena soddisfazione del Cliente finale.

Per la prima volta nella cultura umana moderna il Cliente è posto al centro dell’interesse dello sviluppo aziendale, al punto da misurare quantitativamente il suo grado di soddisfazione, onde migliorare di continuo il prodotto/servizio offerto al mercato.
Con tutta evidenza si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale, poiché parte dal concetto base che siamo tutti Clienti, che gli esseri umani sono tutti Clienti, l’uno dell’altro, vicendevolmente, nel mondo globalizzato di oggi: essendo un mondo basato sugli affari che mette il core business al primo posto, gli esseri umani non sono ancora fratelli, ma tutti clienti.

La portata di questa rivoluzione culturale dimostra quanto lo spirito della specie umana sa adattarsi ed ingegnerizzare le condizioni sociali in cui vive, ed è indubbio che viviamo in società mercantili che tuttora misurano in PIL l’agiatezza cui pervengono gli stati e le comunità.
L’antico universale “siamo tutti fratelli” che seppe imporsi sulla schiavitù nelle società semibarbariche di quei tempi lontani, oggi nella realtà delle società e stati mercantili vigenti, si è trasformato nell’essere Clienti l’uno dell’altro.

La rivoluzione culturale non si ferma qui: comporta l’assunzione di nuovi strumenti e modelli di sviluppo perfezionati.
Intanto dal “tutti Clienti”, la Qualità si è cominciata a occupare tecnicamente, scientificamente, dell’ambiente: ed ecco nascere norme codificate specifiche contro l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale. A breve distanza di tempo, la considerazione che la totalità d’ambiente è soprattutto umana, per noi umani, ha visto la nascita della tutela degli “Stakeholders”, all’interno delle norme internazionali della Qualità.
Il ricco corredo di metodi e strumenti della Qualità procede oltre. “Vision” e “Mission” sono nuovi valori che la Qualità assegna alle imprese che vogliono conformarsi ai percorsi istituiti dalle norme. Contrariamente a quanto la cultura generale ha circoscritto al mondo dell’utopia e della fantascienza, con scarso impatto sul quotidiano delle masse umane e dei governi loro espressione, la Qualità nelle imprese richiede concretamente che siano definiti con chiarezza piani pluriennali, articolati in una vera e propria elaborata missione di lungo termine. Missione operativa generale scadenzata e riverificata in obiettivi di breve, medio e lungo periodo, che richiede l’elaborazione di una visione generale del futuro per lo sviluppo dell’impresa stessa che pratica con coerenza le norme della Qualità.

Come si fa?

Per mezzo di appositi strumenti concettuali.
Innanzitutto si cambia il metodo di ragionamento: un problema si decodifica e si trasforma in processo. Processo è un complesso di elementi in entrata che devono essere trasformati in soddisfacenti elementi in uscita opportunamente analizzati ed elaborati.

Non è un procedimento così sconosciuto. Nella matematica è strutturale imbattersi in problemi e formule che contengono negli stessi elementi che li compongono le soluzioni possibili: grazie ad una creativa e sapiente opera di decodifica le soluzioni sono infine svelate.
L’esperienza e la conoscenza cumulativa sono fondamentali per l’efficienza delle soluzioni. Ciò che in più fa la Qualità, oltre ad analizzare e possibilmente risolvere problemi oggettivamente tecnici, meccanici, fisici o chimici, è applicare tali procedure alla buona organizzazione aziendale, vale a dire al coordinamento efficiente delle diverse componenti umane che cooperano al risultato desiderato.

Metodologicamente, questo è il vero valore culturale aggiunto che si deve allo sviluppo delle discipline della Qualità, soprattutto da quando, su questo percorso, si è pervenuti ad elaborare strumenti e metodi per l’autovalutazione individuale. Si tratta della norma “CAF” che, sempre nell’ambito della Total Quality, ha focalizzato, ed elaborato metodi per un aspetto di massima importanza nelle peculiarità umane: l’autovalutazione autonoma e individuale.
Questo impegno, sviluppato con metodologia scientifica, si lega coerentemente con il miglioramento continuo, la formazione continua, e, diciamolo finalmente, con la maturazione individuale, uno per uno.
Il Common Assessment Framework (CAF), distribuito e praticato a livello internazionale, recita: “migliorare un’organizzazione attraverso l’autovalutazione”, in pratica, dal controllo esterno, superiore o parallelo, alla responsabilità personale cosciente di una valutazione che procede dal proprio interno, dalla propria anima, dal cervello assistito dal sentimento: indubbio stimolo a una crescita di maturità esponenziale sul piano individuale, la cui portata culturale è enorme nell’indicare nuovi modelli di riferimento comportamentale.

Scuole e Istituti scolastici del mondo, numerosi anche in Italia, se ne sono affermati nei premi internazionali della Qualità, riconoscendone l’indubbio valore competitivo. Tutto ciò porta a ulteriori considerazioni: i migliori sono raggiungibili con il percorso formativo adeguato.
La competenza avvalorata oggettivamente e coniugata con l’autovalutazione e il proprio senso d’accresciuta, matura responsabilità civile, non creerà più aree di conflittualità interpersonale: disparità, sperequazioni, prevaricazioni, indebiti privilegi, superati nella nuova interpretazione delle relazioni sociali. Produrrà una meritocrazia positiva condivisa e condivisibile, al servizio solidale della società, una copiosa messe di figure di riferimento capaci di apprendere e di formare, di essere discenti e docenti vicendevolmente, di impegnarsi in qualità di facilitatori per introdurre altri a metodi e strumenti risolutivi: nel rispetto contemporaneo del proprio benessere.
Il luogo dove tendenze narcisistiche e altruiste possono coesistere soddisfacentemente, senza più mortificarsi, senza rinchiudersi più in quell’egoismo generale che condanna infine l’umanità al peggio.
Sul banco di lavoro ora ci sono l’uomo e la donna di fronte a se stessi: per quel che fanno oggettivamente, per quello che dimostrano all’esterno di se stessi, per quello che apportano di personale a un progetto dato. Galileo c’insegnò che tutto nel mondo fisico è misurabile: di conseguenza si può essere padroni di processi e strumenti che controllano oggettivamente l’ambiente umano e naturale assicurando coesistenza felice e sicurezza senza timori. Ebbene, la Qualità, la Cultura della Qualità rendono possibile analizzare, verificare e misurare le azioni umane individuali e sociali. In concreto sono tabelle e schemi di valutazione al servizio delle persone in quanto gestite e autogestite responsabilmente, strumenti che arricchiscono le conoscenze e promuovono l’innovazione e l’aggiornamento. In tal modo permettono di lavorare in sintonia e nel progresso continuo delle relazioni umane, nelle relazioni documentali dei progetti in via di realizzazione, rapida ed efficiente.

Tutto molto bello, e insieme meno lontano di quel che crediamo per la diffusione generale della nuova Cultura della Qualità.

Qualità, nuova scienza

E’ la stessa struttura della Qualità che la rende adatta ad essere un dispositivo di sintesi culturale e una Scienza Sperimentale Nobile.

Essendo:

  • etica nella sua essenza
  • estetica, in quanto lavora per l’armonia
  • metodica, l’ispezione e il controllo sono una sua fondamentale caratteristica strumentale
  • concreta, decide su dati di fatto
  • propositiva, promuove obiettivi agganciati a una visione dinamica e del presente, riordinando i dati che provengono anche dal passato
  • innovativa promuove obiettivi agganciati a una visione del futuro

La Qualità è Scienza poiché dispone oggi di una letteratura senza pari costituita da norme, linee guida e istruzioni tecniche e statistiche che sono applicate a prodotti, processi d’organizzazione, creazione e costruzione e, finalmente, alle relazioni umane e sociali.
Dispone altresì di commenti, applicazioni e contributi internazionali a tutto campo per milioni di pagine.

Le sue norme sono state assunte dai comitati tecnici governativi e sono diventate norme tecniche e leggi degli stati, soprattutto nel campo delle costruzioni, della medicina applicata, nelle pubbliche amministrazioni per l’organizzazione dei servizi sociali.
Tramite i suoi bracci operativi, le commissioni internazionali e locali Iso (mondo), Cen (Europa) e Uni (Italia) dispone di una rete di migliaia di persone nel mondo che vi lavorano a diversi livelli di conoscenza e specializzazione. Oggi ha la potenzialità di emergere nelle relazioni umane più capillari, nella scuola e nella politica, al servizio democratico dell'umanità, così come ha iniziato a fare, con le linee guida Iso 26000 per la Responsabilità Generale, all’attenzione dei governi del mondo.

Oggi, bisogna che le migliaia di esperti nel mondo che si occupano di qualità tecnica, pervengano alla coscienza della Cultura della Qualità, alla sua dignità di scienza sperimentale, e si mettano decisamente al servizio di questa umanità in viaggio.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

I siti per approfondire:
www.petercapra.eu
www.laboratorioculturaevalori.eu
www.assiexpert.it
www.veriquality.com

PER SAPERNE DI PIU':

La cultura di un'organizzazione
Controllo e supervisione sulle persone
Le modalità tecniche di gestione delle persone


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