PER QUALI MOTIVI UN FORNITORE PUO'
RINUNCIARE A FARE AFFARI CON VOI? - 3

(Prima parte)

(Seconda parte)

Il terzo e ultimo motivo che esamineremo insieme e che può portare un fornitore a rifiutare un vostro ordine è la sua ridotta capacità produttiva.

Non ci si può aspettare che una realtà minuscola possa soddisfare l'esigenza di fornire un'ampia gamma di diverse tipologie di prodotti né che un piccolo impianto di venti lavoratori sia in grado di fornire hamburger per tutti i negozi di una famosa catena di fast food ed è logico, quindi, aspettarsi che alcuni fornitori non siano semplicemente in grado di soddisfare gli ordini di determinati prodotti o in certi quantitativi.

Un fornitore potrebbe rifiutarsi di collaborare con voi perché, al momento, non ritiene utile Investire in nuove tecnologie o attrezzature ed è proprio per questo motivo che le aziende molto grandi che tendono ad avvalersi della collaborazione di fornitori che giudicano avere una capacità produttiva ridotta si muovono con mesi di anticipo nel pianificare gli ordini, in modo da dare ai fornitori il tempo necessario per adeguare gli stabilimenti.

Ovviamente, non ci si può aspettare che tutti si adeguino alle vostre richieste anche perché ristrutturare un impianto può rappresentare una spesa enorme. Potrebbe essere necessario, infatti, acquistare molti nuovi macchinari, investire in formazione o addirittura esternalizzare i principali processi di produzione.
Agli occhi di un fornitore non vale la pena fare un investimento del genere se non c'è la garanzia che il volume di affari cresca di conseguenza. E stiamo parlando dei fornitori più avveduti, quelli che valutano se valga o meno la pena cogliere un'opportunità perché quelli più miopi e incapaci di muoversi dal loro status quo vedranno ancora meno il senso di migliorare la propria struttura.

Naturalmente ci saranno anche alcuni fornitori che affermeranno di poter fare tutto per voi, anche se - in realtà - sanno bene che non possono. Il tutto, ovviamente, rischia di tradursi nell'utilizzo pesante di subappaltatori, in problemi di comunicazione, in ritardi di produzione e in altri risultati del tutto indesiderati.

Qual è, dunque, il modo migliore per sapere se un fornitore vi sta dicendo tutta la verità sulla propria capacità produttiva?
La risposta, ne siamo più che certi, ha già preso forma nella vostra mente: visitare la fabbrica e accertarsi di persona, mediante un audit di seconda parte, di ciò che il fornitore afferma.
Recarvi sul posto e parlare direttamente con i vostri interlocutori, tra l'altro, vi offre anche la possibilità di chiarire meglio le specifiche di prodotto ed eventuali altri requisiti e di avere un feedback immediato e più realistico rispetto a quanto potrebbe avvenire con una serie di telefonate o di email. Una verifica, inoltre, non solo vi aiuterà a decidere se un fornitore sia o meno in grado di sopportare la mole di ordini che intendete sottoporgli ma anche di determinare se sia il fornitore giusto per voi.

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