GESTIRE I RISCHI: COSA DICE LA ISO
9001:2015?

Cosa dobbiamo fare per adempiere ai requisiti della ISO
9001:2015 che ci chiedono di gestire rischi e opportunità?

Articolo di Staff di QualitiAmo

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Il paragrafo 6.1 della nuova ISO 9001:2015 ci propone alcune opzioni per gestire i rischi:

  • evitare del tutto il rischio;
  • assumersi l'onere del rischio per cogliere un'opportunità: potrebbe trattarsi, ad esempio, della preparazione di un'offerta per un prodotto o un sistema complesso che richiede costi maggiori di quelli normalmente affrontati dall'azienda (oppure tempistiche più lunghe o altro ancora) ma che permette di cogliere un'opportunità quale quella, ad esempio, di poter lavorare per un cliente che potrebbe acquistare molto.
    In questo caso, si devono valutare i rischi e le opportunità e poi prendere la decisione che riteniamo migliore.
    Un altro esempio potrebbe essere quello di investire delle risorse per progettare e sviluppare un nuovo prodotto non sapendo se avrà o meno successo sul mercato.
    Assumersi un rischio è un'opzione valida quando per avere una sua ulteriore riduzione sarebbe necessario uno sforzo non molto più piccolo di quello necessario per affrontare le conseguenze del verificarsi della minaccia;
  • eliminare la fonte di rischio: eliminando la fonte di rischio, cioè studiando come potrebbe verificarsi e facendo in modo di eliminare questa condizione, si può evitare che - in futuro - si ripresenti la possibilità che il rischio si verifichi.
    E' un po' quello che si faceva già con la ISO 9001:2008 e l'individuazione delle azioni preventive (che, infatti, nella nuova versione della ISO 9001 sono state eliminate);
  • cambiare la percentuale di probabilità di accadimento del rischio o ridurne le conseguenze qualora dovesse verificarsi: un esempio che riguarda la riduzione delle conseguenze legate al verificarsi di un rischio potrebbe essere ricorrere all'outsourcing anche se sappiamo che il fornitore può realizzare un prodotto, un componente o un servizio solo per il 70% di ciò che vorrebbe il cliente e colmare il restante 30% internamente.
    Se la modalità di guasto non può essere eliminata, come - ad esempio - nella gestione dei cambiamenti nella progettazione, la pratica dell'industria negli ultimi cento anni è stata quella di tentare di controllare la sua frequenza e / o di rilevarne l'esistenza prima che il prodotto venga consegnato al cliente;
  • condividere il rischio con altri, ad esempio con i fornitori;
  • gestire un rischio prendendo una decisione basata su tutte le informazioni disponibili: un esempio pratico potrebbe essere quello di comprare delle azioni. C'è sempre il rischio che il loro valore cambi nel tempo ma, raccogliendo informazioni valide, c'è la possibilità di capire quanto ci sia di rischio e quanto di opportunità.
    Ancora, riprendendo l'esempio dell'outsourcing che abbiamo visto sopra, assumersi un rischio decidendo in base alle informazioni disponibili potrebbe identificarsi con il controllo di come procede l'interfaccia tra l'azienda e il suo fornitore per verificare che ci sia un buon coordinamento del lavoro e che la percentuale di lavoro compiuta dal fornitore (il 70%) si relazioni bene con quella (il 30%) portata avanti dall'azienda. Controllare per un certo periodo che tutto proceda per il meglio, permette di avere una relativa certezza che il rischio che qualcosa vada storto venga notevolmente ridotto

Attenzione a non cadere nella trappola di considerare la prevenzione (le vecchie azioni preventive) come qualcosa di necessariamente legato all'eliminazione della fonte di rischio!
Impedire che si verifichi qualcosa di negativo può avere a che fare semplicemente con il controllo dei possibili effetti della sorgente del rischio e non con la sorgente stessa. Per capirci, potete utilizzare i DPI (Dispositivi per la Protezione Individuale) per evitare di ferirvi oppure eliminare del tutto l'attività che potrebbe portare a ferirvi.

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Assumersi l'onere del rischio per cogliere un'opportunità e gestire un rischio prendendo una decisione basata su tutte le informazioni disponibili potrebbero sembrare due opzioni estremamente simili e, in effetti, entrambe indicano la necessità di un'indagine e di decisioni documentate prese in base ai risultati della ricerca effettuata ma la prima opzione indica un'accettazione del rischio per cogliere un'opportunità e, quindi, implica che il rischio venga mitigato il più possibile. Il fine, in questo caso, giustifica l'accettazione del rischio.
La seconda opzione indica, invece, che servono decisioni e azioni per gestire un rischio perché il fine non ne giustifica l'assunzione.

PER SAPERNE DI PIU':
La ISO 9001:2015 e i rischi - Cosa bisogna fare per adempiere ai nuovi requisiti?