UN CONTRIBUTO METODOLOGICO DALLE
ESPERIENZE DI BENCHMARKING
Un articolo di Andrea Ciaramella
Come Approfondimento settimanale su cui riflettere vi proponiamo un articolo tratto da "Manutenzione" sulla tecnica e la gestione del benchmarking.
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L'attività di benchmarking, qualitativo e quantitativo, può essere uno strumento importante per guidare la raccolta delle informazioni a modelli standard e riconosciuti.
Il benchmarking consiste in un confronto / analisi che porta all'individuazione della "migliore prassi aziendale", non solo tra imprese concorrenti, quanto soprattutto nel confronto con aziende operanti al di fuori del proprio settore economico.
Scopo dichiarato è l'utilizzo più efficace e più efficiente delle risorse, la stimolazione della creatività del personale, avendo come obiettivo il miglioramento delle performance della propria organizzazione e la riduzione dei costi.
Si tratta di un modo di valutare la gestione dell'impresa, che consente di definire più chiaramente obiettivi e standard per meglio adeguarsi alla dinamica del mercato.
Oltre a consentire il miglioramento delle prassi, il benchmarking permette di sviluppare maggiore attenzione all'identificazione degli obiettivi aziendali e, conseguentemente, può aumentare il grado di soddisfazione del cliente.
La prima parte del processo consiste nell'individuare l'oggetto di benchmarking.
Occorre raccogliere tutte le informazioni indispensabili per delineare le caratteristiche del processo di cui si vuole ottimizzare la gestione e definirne accuratamente la documentazione che lo identifica e lo descrive.
L'auditing del processo si delinea dopo la definizione degli obiettivi, fornendo così all'auditor la base della propria attività (cosa cercare e cosa valutare).
Nella fase centrale dell'approccio alla metodologia si incontra il primo consistente ostacolo (l'altro riguarda la definizione della strategia per innovare la gestione): individuare i partner con cui realizzare il benchmarking.
E' necessario ricordare che la prassi aziendale oggetto di benchmarking deve essere confrontata dapprima con i concorrenti diretti, successivamente con imprese leader in qualsiasi altro settore economico.
Nell'esperienza USA le difficoltà di reperire partner - diretti concorrenti con cui realizzare il benchmarking - è stata ampiamente superata e ogni anno diverse organizzazioni realizzano rapporti di benchmarking sulle più diffuse e significative tipologie di attività.
Nella fase di auditing per la realizzazione del benchmark un obiettivo estremamente rilevante consiste nella corretta individuazione dei vincoli che caratterizzano la gestione del cliente.
Vincoli che possono essere di diversa natura ma che spesso riguardano alcune delle caratteristiche professionali e culturali delle risorse delle organizzazioni.
Durante questa fase vengono elaborate le linee generali dei progetti che contengono le proposte alternative per migliorare la nostra gestione dei processi.
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Sulla base dei risultati della pianificazione si passa alla vera e propria fase conclusiva del benchmarking. Questa attività permette di definire il "rapporto finale" di benchmarking che conterrà indicazioni concrete (ciò che è possibile ottenere e come ottenerlo) per innovare la nostra gestione del business.
Nel rapporto dovranno altresì essere delinate con precisione le tendenze evolutive della gestione del settore di business nell'obiettivo di allineare la nostra gestione alle migliori performance delineate dal benchmarking.
PER SAPERNE DI PIU':
Cos'è il benchmarking?Conoscere la metodologia
Confrontare la Qualità degli ospedali
Il benchmarking come strumento evoluto