AGROALIMENTARE: DAL 2010 PIU' REGOLE DALL'UE SUI CONTROLLI

di Pierluigi Dallapina - Gazzetta di Parma

 

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La «Food valley» si prepara alle nuove regole dell’Unione europea in materia di controllo e certificazione della qualità alimentare.

Per la verità sarà tutto il sistema dell’agroalimentare made in Italy che ruota attorno ai prodotti Doc, Dop, Docg e Igp a dover rispettare le norme comunitarie che prevedono, entro il primo maggio 2010, la nascita di un organo di accreditamento a livello nazionale in grado di accreditare i vari enti di certificazione sparsi per l’Italia.
Enti che fino ad oggi hanno valutato il rispetto dei produttori a un determinato disciplinare.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

«Qualità controllata e certificata nei salumi e nelle altre produzioni alimentari» è il titolo del convegno organizzato nei giorni scorsi da Te.Ta, grazie alla collaborazione della Camera di Commercio e della Provincia per cercare di capire cosa cambia nella tutela e promozione di quei prodotti che hanno fatto la fortuna dell’Italia e di Parma nel mondo.

«Dobbiamo investire - spiega il presidente della Camera di Commercio, Andrea Zanlari - sulla comunicazione dei grandi vantaggi della qualità. Prima della crisi la fidelizzazione alla marca era dell’82 per cento, ora è calata al 62».

Il dibattito è stato aperto dal presidente di Te.Ta Aldo Rodolfi, dal dirigente del servizio Agricoltura della Provincia, Carlo Basilio Bonizzi, e moderato da Giovanni Ballarini, presidente della Ssica. «L'Unione europea impone che i vari istituti di controllo vengano accreditati da un apposito organismo, ma questo passaggio deve realizzare un accreditamento pieno di contenuti e non di carta», spiega Davide Barchi, capo servizio valorizzazione delle produzioni Regione Emilia Romagna. Il problema da risolvere, al momento, è capire chi accrediterà i vari organi di controllo «Gli enti di certificazione sono ben visti dal ministero - spiega Giancarlo Belluzzi del ministero della Salute - quando dimostrano di avere le adeguate competenze».

(Fonte: La Gazzetta di Parma)

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