LE CAPACITA' MANAGERIALI
Staff di QualitiAmo
Cosa aspettarsi da un manager?
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Per essere in grado di gestire adeguatamente le attività ed i processi di cui sono responsabili, alle varie posizioni di management sono richiesti determinati "skill", ovvero capacità e abilità molto articolate e diversificate tra loro e spesso non facilmente classificabili.
Per una loro analisi, seppure sicuramente non esaustiva data l'impossibilità riconosciuta da tutta la letteratura di classificarle in modo rigoroso e completo, queste capacità possono essere suddivise in quattro categorie:
- capacità concettuali
- capacità tecniche
- abilità gestionali
- abilità nella gestione delle relazioni umane
L'importanza relativa di queste abilità in un manager varia in funzione del tipo di organizzazione, del livello che il manager occupa all'interno della gerarchia e della funzione svolta.
Le capacità gestionali e nelle relazioni umane sono necessarie nella stessa intensità a tutti i livelli manageriali, mentre le abilità tecniche vanno percentualmente diminuendo d'importanza mano a mano che i manager salgono nella scala gerarchica lasciando il posto ad un aumento d'importanza delle capacità concettuali.
Le capacità concettuali, come ad esempio la capacità di analisi e la capacità di sintesi, sono quelle necessarie per acquisire, elaborare ed interpretare le informazioni necessarie per prendere delle decisioni.
Un bravo manager sa riconoscere le informazioni importanti, sa dedurre elementi significativi per le proprie decisioni anche quando le informazioni sembrerebbero insufficienti, sa compiere delle estrapolazioni dal particolare al generale per comprendere i fenomeni in atto nell'ambiente che lo circonda.
Questi esempi sono sufficienti per far capire quanto certe capacità siano importanti a livello di alta direzione per assumere decisioni di tipo strategico.
Le capacità tecniche derivano dalla conoscenza specifica degli aspetti caratterizzanti le attività svolte all'interno dell'unità di cui il manager è responsabile. La necessità di questo tipo di conoscenze tecniche diminuisce man a mano che il manager sale nella scala gerarchica e si occupa di problemi con sempre maggiore contenuto strategico.
E', al contrario, indispensabile avere queste capacità per i capi di prima linea, che devono supervisionare il lavoro svolto dai propri dipendenti, dopo aver mostrato loro come questo deve essere effettuato.
Le capacità gestionali sono quelle di cui i manager necessitano per svolgere le funzioni di pianificazione e controllo e di gestione delle risorse. Soltanto chi è in possesso di queste capacità può essere in grado di elaborare piani e di rispettarli, così come di far fronte in maniera corretta a tutte le esigenze di tipo burocratico. In pratica le capacità gestionali sono quelle che permettono di attuare le decisioni prese per merito delle abilità concettuali.
Le abilità nella gestione delle relazioni umane, infine, sono indispensabili sia per mantenere una rete di contatti esterni, sia per gestire i propri collaboratori al fine di incoraggiarli al raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione; si tratta quindi di abilità necessarie per capire gli altri e per interagire con essi in maniera efficace, perciò nell'ambito di queste abilità si collocano anche la capacità di leadership e la capacità di gestire i conflitti.
Anche le capacità di gestire i conflitti sono fondamentali, dal momento che la vita aziendale presenta numerose occasioni di conflitto interpersonale, indici di vitalità dell'organizzazione ma anche di problemi irrisolti.
Il manager deve possedere capacità di diagnosi e di intervento sulle diverse tipologie di conflitto che possono derivare dal disegno organizzativo, oppure da incomprensioni sui contenuti della comunicazione, o ancora dalla relazione esistente tra i soggetti che comunicano o dal confronto sui valori.
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Un manager deve imparare a comprendere le fonti, la struttura e la dinamica dei conflitti, da un lato per adottare comportamenti in grado di contenere sia i propri livelli di stress che le conseguenze negative sull'organizzazione, dall'altro per intervenire nella gestione dei conflitti tra i collaboratori al fine di mantenere un clima favorevole tra i membri dell'organizzazione.
Se, dunque, oggi per essere dei buoni manager occorre essere dotati di tutte queste capacità occorre anche che le aziende utilizzino al loro interno dei sistemi di valutazione dei dirigenti che tengano conto di tutti questi elementi, individuando per ciascuno di essi degli indicatori idonei.
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