IL PROCESSO DI CALIBRAZIONE E DI
TARATURA DEGLI STRUMENTI SECONDO
LA ISO 9001

Staff di QualitiAmo

Come va impostato a livello di procedure e documentazione il processo di calibrazione e taratura degli strumenti secondo la norma ISO 9001:2015?

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"Una misura accurata vale più dell'opinione di migliaia di esperti"
(Ammiraglio Grace Hopper)

Tutte le organizzazioni accreditate ISO 9001 devono sviluppare un sistema per il controllo della taratura e della calibrazione che sia conforme ai requisiti dello standard. Del resto la nuova versione della norma è basata sulla gestione dei rischi e riuscite a pensare a un rischio maggiore di uno strumento di misura che non funzioni a dovere?

Il punto 7.1.5 della ISO 9001:2015 - "Risorse per il monitoraggio e la misurazione" definisce i requisiti per la taratura, delineando i dettami che un'organizzazione deve seguire; ogni organizzazione sceglierà, poi, il proprio modo di soddisfarli.
I requisiti contenuti nello standard possono essere riassunti nel seguente modo:

  • prima dell'uso, occorre che lo strumento sia tarato;
  • va stabilita una frequenza di taratura;
  • occorre tenere le registrazioni relative alla taratura effettuata;
  • il laboratorio che effettua la taratura deve essere certificato ISO 17025 nei casi in cui gli strumenti vengano utilizzati per funzioni di misura legale, negli altri casi no

Dall'introduzione della prima norma sui sistemi qualità del 1987, i requisiti relativi alla tartura sono sempre stati presenti. Nell'ultima versione dello standard, quella del 2015, si specifica che un'azienda debba prima decidere se la tracciabilità della misurazione sia o meno un requisito applicabile al lavoro che svolge. In molte organizzazioni, infatti, non vengono utilizzati dispositivi di misurazione e, in tal caso, il requisito non è applicabile all'attività.
Per le aziende che, invece, dispongono di dispositivi di misurazione, la domanda diventa: "Quali strumenti richiedono la taratura?"

Solitamente ci sono due categorie di strumenti:

  • quelli utilizzati per approvare i prodotti: questa attrezzatura viene utilizzata per determinare se il prodotto soddisfa i requisiti in qualsiasi momento del processo di produzione, non solo durante il controllo finale;
  • quelli utilizzati per monitorare un fattore chiave nel processo: sono un mezzo per garantire che il processo funzioni come necessario. Un esempio potrebbe essere un termometro per un forno in cui la temperatura è stata determinata come un fattore critico nel processo.

Vista la grande importanza che taratura e calibrazione degli strumenti di misura hanno all'interno dei processi produttivi in un'ottica ISO 9001 (e non solo), cerchiamo di capire che differenza passa tra questi due termini, visto che vengono spesso usati come sinonimi mentre non lo sono affatto.

La taratura ("calibration" in inglese) è un'operazione che viene effettuata, solitamente una volta all'anno, da un laboratorio e che serve per definire le caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura tramite un confronto di misure che si effettua con uno strumento di riferimento, definito campione.
La definizione di taratura che possiamo ritrovare nel V.I.M. Vocabolario Internazionale di Metrologia è la seguente: "Un'operazione che conferma le caratteristiche metrologiche dello strumento, eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza - con le rispettive incertezze di misura - forniti da campioni di misura, e le corrispondenti indicazioni comprensive delle incertezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di misura a partire da un'indicazione".

La calibrazione ("adjustment" in inglese) invece, viene effettuata per rendere lo strumento più accurato ogni volta che lo si utilizza. Determinando, quindi, la tolleranza accettabile sulla misurazione e gli intervalli di taratura corrispondenti, è possibile definire le procedure di calibrazione, allo scopo di mantenere sotto controllo i punti di misura critici del processo produttivo.
Il Vocabolario Internazionale di Metrologia ci spiega che la calibrazione è "la regolazione di un sistema di misura, che può essere effettuata tutte le volte che si desidera, senza dover tarare necessariamente lo strumento".

Praticamente, taro uno strumento confrontandolo con un campione e lo calibro regolandolo.

Taratura e calibrazione sono necessarie per aiutarci a confermare che le misurazioni che eseguiamo vengano eseguite con dispositivi accurati.
Questo è un concetto che è esistito fin dagli albori della civiltà. Le misurazioni erano necessarie per calcolare pesi e lunghezze nei primi scambi commerciali: la taratura degli strumenti utilizzati fu ideata per garantire un commercio equo.

La taratura si può riferire a strumenti già esistenti o a strumenti nuovi.
Nel primo caso bisognerà:

  • smettere di utilizzare lo strumento alla scadenza della taratura precedente
  • determinare se la taratura possa essere effettuata all'interno dell'azienda, eventualmente anche avvalendosi del personale di un laboratorio di riferimento, o se debba essere effettuata esternamente
  • questa è anche l'occasione giusta per verificare se lo strumento necessiti di manutenzione
  • una volta fatto tutto, basterà registrare l'avvenuta taratura, aggiornando tutti i dettagli relativi e inserendo la nuova scadenza prevista
  • al primo utilizzo dello strumento dopo la taratura bisognerà, ovviamente, testarne la performance, eventualmente calibrandolo, se necessario, e apporre la nuova etichetta con i dati relativi alla taratura

Nel caso, invece, di nuovi strumenti bisognerà:

  • assegnare un codice identificativo e registrare tutti i dati utili per le future tarature e calibrazioni (ad esempio la frequenza di taratura e la data di scadenza per la prossima taratura)
  • registrare chi l'ha effettuata
  • attaccare sullo strumento un'etichetta che contenga tutti i riferimenti

La frequenza di taratura è legata a diversi fattori e si può ipotizzare in base allo scopo per cui viene utilizzato lo strumento, alle specifiche del costruttore, alla frequenza di utilizzo, alla tipologia di strumento, ecc.
Un'etichetta che contenga tutti i riferimenti necessari per identificare correttamente lo strumento e utilizzarlo con sicurezza dovrebbe riportare almeno i seguenti dati:

  • codice identificativo;
  • area aziendale in cui viene utilizzato lo strumento;
  • data dell'ultima taratura;
  • data della prossima taratura;
  • iniziali della persona che ha effettuato la taratura l'ultima volta

Vediamo ora quali possono essere le problematiche relative a taratura e calibrazione che possiamo riscontrare in un'organizzazione certificata ISO 9001:

  • elementi "fuori tolleranza" - Molte organizzazioni semplicemente non li gestiscono. Se, invece, avete utilizzato uno strumento fuori tolleranza, occorre conoscere gli effetti dell'errore ed eventuali influenze su una qualsiasi delle misurazioni effettuate con il dispositivo. Se l'articolo fuori tolleranza non influisce sui vostri prodotti, non è necessario fare altro. In caso contrario, bisogna decidere, a seconda dei casi, come procedere;
  • dispositivi di misurazione maneggiati correttamente - Attenzione ad assicurarvi sempre che lo strumento funzioni a dovere, calibrandolo quando necessario;
  • strumenti non identificati correttamente - Gli adesivi sono il modo più semplice per identificare i vostri strumenti e sono anche utili per sapere quando far tarare lo strumento

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