CAMBIARE UN'ABITUDINE PER INNESCARE
IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO

di Staff di QualitiAmo

Cambiare una sola abitudine può far cambiare tutta la nostra vita. Eccovi un estratto del libro di Charles Duhigg dal titolo "La dittatura delle abitudini"

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(Tratto dal libro: "La dittatura delle abitudini di Charles Duhigg

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"Tutta la nostra vita, in quanto ha una forma definita, è soltanto una massa di abitudini pratiche" scriveva William James nel 1892.

Quasi tutte le scelte che compiamo ogni giorno potrebbero sembrarci il prodotto di decisioni ben ponderate, ma non è così. Sono abitudini. E, sebbene ogni abitudine abbia un significato relativamente poco importante se considerata da sola, col passare del tempo i pasti che ordiniamo, quello che diciamo ai nostri figli ogni sera, la nostra capacità o meno di mettere da parte il denaro, la frequenza con cui facciamo attività fisica e il modo in cui organizziamo i pensieri e le abitudini di lavoro hanno un impatto enorme sulla nostra salute, produttività, sicurezza economica e felicità.

In un articolo pubblicato nel 2006 da un ricercatore della Duke University si legge che oltre il quaranta per cento delle azioni compiute dalle persone ogni giorno non sono frutto di decisioni, ma abitudini.

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Solo negli ultimi vent'anni gli scienziati e gli esperti di marleting hanno cominciato davvero a capire come funzionano le abitudini - è, cosa ancora più importante, come cambiano.

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Le abitudini si possono cambiare, se capiamo come funzionano.

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Nulla è impossibile se acquisite l'abitudine giusta.

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Secondo gli scienziati, le abitudini si formano perché il cervello è sempre alla ricerca di modi per risparmiare energia.

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Questo processo circolare può essere suddiviso in tre parti.
Prima c'è un segnale, un interruttore che dice al nostro cervello di entarre in modalità automatica e quale abitudine usare.
Poi c'è la routine, che può essere fisica, emotiva o mentale.
Infine c'è la gratificazione, in base alla quale il nostro cervello decide se vale la pena di memorizzare una certa routine.

Nel corso del tempo questo circolo - segnale, routine, gratificazione - diventa sempre più automatico (...) e finalmente (...) nasce un'abitudine.

Le abitudini non sono un destino a cui siamno costretti a piegarci. (...) Le abitudini si possono ignorare, modificare o sostituire. Ma l'importanza del circolo dell'abitudine (...) è che ci rivela una verità fondamentale: quando si forma un'abitudine, il cervello non partecipa più al processo decisionale.

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Se scomponiamo un'abitudine nelle sue parti, possiamo modificarne la struttura.

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Se impariamo a costruire nuove routine neurologiche in grado di dominare certi comportamenti che giudichiamo negativi, ossia se assumiamo il controllo del circolo dell'abitudine, possiamo mettere in secondo piano le tendenze negative.

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(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

(Seconda parte)

PER SAPERNE DI PIU':

L'influenza della leadership sulle abitudini e sul comportamento del gruppo
L'importanza di individuare le cose di routine nella propria organizzazione