DIFFERENZE TRA FLOW CHART, PROCESS MAPPING E VALUE STREAM MAP
Quali differenze esistono tra un flow chart, l'azione di process mapping e la value stream map?
Flow chart (diagramma di flusso) e process map (mappatura del processo) sono due termini che spesso vengono utilizzati in maniera intercambiabile e che vanno a definire una rappresentazione grafica che illustra un processo.
Se vogliamo scendere maggiormente nel dettaglio possiamo dire che il diagramma di flusso è il prodotto dell'azione di mappatura del processo anche se poi si parla di “process map” come di un sinonimo di “flow chart”.
Dove ci sono effettive differenze è tra una process map (mappa del processo) e un process flow (flusso del processo).
La mappa del processo lo disegna passaggio dopo passaggio in ordine cronologico. Come una mappa stradale che mostra quando bisogna svoltare a destra o a sinistra in successione.
Il flusso di processo mostra, invece, come la “proprietà” (o responsabilità) di un processo passi da una persona all'altra. Serve per far capire alle persone che fanno parte del processo come funziona e come esse lo influenzino con il loro lavoro.
Un flow chart o diagramma di flusso è una rappresentazione grafica verticale di un processo estremamente semplice e basata su forme geometriche (come, ad esempio, rettangoli), che ne indicano i diversi passaggi, e frecce per connetterle, che rappresentano la logica che sta dietro a un processo (per approfondire, leggete questo articolo sui simboli nei diagrammi di flusso).
La prima applicazione dei flow chart fu nella programmazione informatica.
Il process mapping o mappatura del processo inizia con un flow chart ma, solitamente, aggiunge ulteriori dettagli come, ad esempio, gli input e gli output di ogni step del processo, ecc.
Se fatta bene, identifica bene il processo, inclusi i passaggi privi di valore aggiunto, e può essere utilizzata per individuare gli sprechi all'interno del processo.
Si può utilizzare per identificare l'aumento dei costi dovuti alla mancanza di lavoro standardizzato.
Anche la value stream map inizia con un flow chart ma alle informazioni in esso contenute aggiunge le tempistiche richieste per ogni passaggio del processo oltre ad eventuali tempi di attesa tra gli step (incluso, ad esempio, il trasporto o lo spostamento).
Identifica anche ogni passaggio come “a valore aggiunto” o “privo di valore aggiunto”.
Può essere definita contemporanemanete come un flusso di materiali e di informazioni. Un'ulteriore differenza è che include le richieste del cliente.
Viene utilizzata, solitamente, nell'ambito della Lean manufacturing.
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