IL LINGUAGGIO NEL MONDO DEL
LAVORO

Non siamo soliti soffermarci su quanto sia importanteil
linguaggio nella nostra vita lavorativa di tutti i giorni,
eppure abbiamo davanti qualcosa di estremamente
affascinante e misterioso che, se ben padroneggiato, ci
sostiene nel raggiungimento dei nostri obiettivi

Articolo di Staff di QualitiAmo

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"I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo"
(Ludwig Wittgenstein)

Quella relativa al linguaggio è, probabilmente, la più grande sfida che gli scienziati si trovano davanti: non si sa come funzioni, non si sa da dove provenga ma lo utilizziamo tutti.
Come spiega, Michael Corballis, psicologo e neuroscienziato neozelandese, è un po' come guidare un'automobile senza sapere veramente come funzioni!

Un'altra cosa straordinaria del linguaggio umano è che esiste una possibilità pressoché infinita di costruire nuove frasi e di utilizzare parole nuove mentre il linguaggio degli animali è molto più ripetitivo e automatico perché non ha come scopo quello di creare nuovi significati.

Ci sono tra i seimila e i settemila linguaggi diversi al mondo, anche se le persone ne padroneggiano, di solito, un paio o, al massimo, quattro o cinque. Il 50% della popolazione mondiale, comunque, non parla più di 50 lingue, mentre l'altra metà della popolazione parla le restanti migliaia! Lo sapevate?

Usiamo le parole per esprimere i nostri pensieri e possiamo usare il linguaggio per costruire un pensiero, per modificarlo o per riorganizzarlo perché è un mezzo che usiamo per comprendere il nostro mondo e per interagire con le persone. Lo facciamo nella nostra quotidianità con amici e familiari ma lo facciamo anche quando lavoriamo; per questo motivo dovremmo imparare a migliorarci anche in questo ambito.

Usiamo le parole per interagire a livello sociale quando parliamo con i colleghi ma le usiamo anche quando scriviamo un'email. Se ci pensate, non abbiamo mai utilizzato la parola scritta come oggi: social, messaggi telefonici, forum, chat, blog.

Concentriamoci sui tre aspetti che caratterizzano la lingua oggi secondo Danielle McNamara, esperta di comprensione della lettura e di sviluppo di tecnologie di alfabetizzazione basata sul gioco:

  • la multidimensionalità: il linguaggio è composto da parole, frasi e semantica ma è multidimansionale, cioè va al di là di ogni sua singola parte.
    Immaginiamo di scrivere una frase: ogni parola può essere esaminata per la sua tipologia (è un verbo? Un aggettivo?) ma, pur riconoscendo questa come una caratteristica, non ci soffermiamo ad analizzare una frase in questi termini.
    Ogni parola, poi, è in grado di stimolare la nostra immaginazione: se usiamo la parola "orso", ognuna delle persone che ci ascoltano riuscirà a immaginare molto bene l'animale.
    E veniamo alla terza caratteristica delle parole: l'associazione. Se una persona dice "buono", a un'altra verrà immediatamente in mente l'associazione "cattivo".
    un'altra caratteristica legata al linguaggioè la capacità di emozionare. Se parliamo di paura, ognuno di voi ha ben chiaro cosa si intenda ed è in grado di calarsi esattamente in quell'emozione.
    Quelle elencate sono solamente quattro tra le molte caratteristiche che sono associate al nostro linguaggio quando lo usiamo senza pensarci per parlare durante una riunione o per comunicare per iscritto con un cliente. Ognuno di noi utilizza tutte le caratteristiche relative alla multidimensionalità di parole e frasi quando comunica usando il linguaggio ed è straordinario come ogni cervello che ascolta quello che stiamo dicendo o che legge quello che abbiamo scritto sia in grado di analizzare e di catturare inmmediatamente tutte queste caratteristiche per tradurle nella sfumatura di comunicazione che arriva in modo diverso ad ogni persona.
    Le parole servono per indurre all'azione, per formare competenze, per interagire con gli altri, per emozionare, per pensare;

  • la capacità di rivelare: ogni discorso o testo scritto è in grado di rivelarci la difficoltà o meno di formulare un pensiero corretto e logico, la bontà della composizione, la correttezza della grammatica, la capacità di spiegarsi attraverso le parole, l'abilità di ragionamento, le emozioni, ecc. e, in definitiva, di ricavare il pensiero di chi ha messo quelle parole una dietro l'altra.
  • il grande potere che ha il linguaggio: quante volte siamo rimasti letteralmente affascinati da una pagina scritta o ascoltando il discorso di qualcuno in grado di trascinare le folle?

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PER SAPERNE DI PIU':

Diventare leader: attenzione al linguaggio