IL LINGUAGGIO NEL MONDO DEL
LAVORO - 2

Non siamo soliti soffermarci su quanto sia importante
il linguaggio nella nostra vita lavorativa di tutti i giorni,
eppure abbiamo davanti qualcosa di estremamente
affascinante e misterioso che, se ben padroneggiato,
ci sostiene nel raggiungimento dei nostri obiettivi

Articolo di Staff di QualitiAmo

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(Prima parte)

Il linguaggio emerge da menti umane che interagiscono tra loro e cambia in continuazione, a seconda del contesto, evolvendosi nel tempo. Tra colleghi si parla una sorta di gergo aziendale, mentre nei decenni la lingua si evolve in maniera naturale, formando qualcosa di diverso da quella di origine. Avete mai provato a vedere un film di qualche decennio fa? Se l'avete fatto, vi siete sicuramente accorti di quanto, in una manciata di anni, il modo di esprimersi sia completamente cambiato. Usare le parole e le frasi giuste è lo strumento più potente che abbiamo a disposizione per "attivare" le persone, cioè per portarle a fare qualche azione: avviare un cambiamento, ascoltarci, concentrarsi su un lavoro da svolgere, raccogliere dati, ecc.

Troppo spesso tendiamo a dimenticarci quando lo strumento potente del linguaggio possa fare per noi.
Il nostro utilizzo del linguaggio di ogni giorno può far cambiare la percezione che le persone hanno di noi come professionisti. Che sia in forma orale o scritta, le parole scelte per esprimerci possono rivelare moltissimo di noi. Agire sul linguaggio, quindi, significa aiutarsi in maniera attiva nel creare l'impressione desiderata.

Le competenze in fatto di linguaggio si possono suddividere in quattro categorie. Migliorarsi in ognuna di esse vi renderà comunicatori migliori e vi metterà in grado di comprendere meglio le esigenze di chi lavora con voi. Vediamo le singole aree:

  • ascoltare - la maggioranza delle persone ascolta in maniera del tutto passiva, proprio come si fa da piccolissimi, quando ancora non si è in grado di parlare.
    Per migliorare l'ascolto, ci si può esercitare nell'ascolto attivo, provando a metterlo in pratica ogni volta che si dà retta a qualcuno. Ma cosa si intende con ascolto attivo? Sostanzialmente si tratta di ascoltare con grande attenzione la persona che ci sta parlando e di comprendere il messaggio che vuole farci arrivare, cercando di trattenerlo il più possibile mentre si sottolinea la nostra comprensione con espressioni quali: "Capisco il tuo punto di vista". In questo modo chi sta parlando si sentirà maggiormente ascoltato e, soprattutto, sarà sicuro che non ci siamo distratti mentre esponeva ciò che aveva da dirci;
  • parlare - questa è una competenza del linguaggio di tipo produttivo.
    Per migliorare il nostro modo di esporre non resta che fare tanta pratica, magari con qualcuno o, ancora meglio, con un gruppo di persone che ci possa ascoltare e che ci faccia notare eventuali errori nell'esposizione;
  • scrivere - anche scrivere è una competenza di tipo produttivo.
    Ci permette di comunicare con gli altri sotto la forma visuale. Per migliorare la nostra scrittura, anche in questo caso, bisogna esercitarsi e avere qualcuno che ci legga e che sia in grado di criticarci in modo costruttivo;
  • leggere - questa competenza si basa sulla capacità di comprendere un testo scritto. Non occorre dire che, per migliorare la nostra comprensione di un testo scritto, occorre leggere molto e, se è necessario, avere accanto un buon dizionario

Avere una buona proprietà di linguaggio è importantissimo nella vita e, se parliamo di lavoro, lo è ancora di più. Questo tipo di abilità rientra tra le "soft skill", cioè le competenze di supporto che non fanno parte di quelle più strettamente legate al proprio ambito lavorativo.

Il linguaggio è lo strumento che ci aiuta in due delle quattro componenti che costituiscono la comunicazione:

  • verbale;
  • non verbale;
  • visuale;
  • scritta

La comunicazione verbale è la prima categoria che si avvale del linguaggio. Per migliorarla possiamo esercitarci sul miglioramento del nostro modo di utilizzare la voce, sull'ascolto attivo, sull'evitare le classiche parole che pronunciamo quando perdiamo il filo e sull'evitare, per quanto sia possibile, di usare un gerzo aziendale quando non è il caso di farlo.
La seconda categoria che ha a che fare con il linguaggio è quella che riguarda la parola scritta. Per migliorare in questo ambito si deve puntare alla semplicità e alla chiarezza dle testo, prendersi il tempo necessario per rileggere ciò che abbiamo scritto.

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Vi lasciamo con una curiosità: sapete che anche gli albero comunicano uno con l'altro? Secondo Suzanne Simard, professore di ecologia forestale, ci ricorda che una foresta si comporta con una sorta di intelligenza e che ogni singolo albero comunica con altri. Il kiscuglio di radici e suolo ai loro piedi è la vera base della foresta. In vitro si è scoperto che la radice di una plantula di pino poteva trasmettere carbonio a quella di un'altra plantula. Questo si ripete ogni singolo giorno in natura, perché gli alberi condivdono tra loro informazioni, una sorta di "linguaggio" primordiale.

PER SAPERNE DI PIU':

Diventare leader: attenzione al linguaggio