COME REALIZZARE DELLE BELLE
PRESENTAZIONI

Impariamo a supportare le nostre spiegazioni con materiale
convincente

 

Power Point

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Molti di voi, nella loro carriera professionale, si saranno trovati a dover realizzare delle presentazioni e del materiale di supporto per veicolare meglio alcuni concetti presso il pubblico.
Chi l'ha fatto, si sarà sicuramente accorto che ciò che, a prima vista, sembra la cosa meno importante, in realtà sarà ciò che il pubblico sarà chiamato a giudicare fin dalle primissime battute della vostra "lezione" e che è proprio una buona o una cattiva presentazione che potrà accompagnarne (o pregiudicarne) il successo.

Qual è, dunque, il segreto per fare una grande presentazione? Uno solo: dovete riuscire ad incuriosire il vostro pubblico!

Una promessa da mantenere

Il primo passo da fare, dunque, sarà quello di promettere a chi vi ascolta che nella lezione che proporrete gli insegnerete qualcosa che sarà molto utile e che non dimenticherà tanto facilmente. Qualcosa di cui ha assolutamente bisogno.

A questo punto, con estrema calma, accendete il vostro computer e visualizzate la prima schermata della presentazione che sarà costituita da una frase scherzosa, un aneddoto, una citazione, un'immagine o una domanda, qualcosa, in poche parole, che riesca a condensare l'argomento della giornata in modo forte, provocatorio o semplicemente divertente.
Questa sarà la vostra slide più importante, quindi studiatela bene e non abbiate paura di dedicarle troppo tempo.

L'introduzione - guidate le aspettative

Compito della parte introduttiva della presentazione sarà quello di gestire al meglio le aspettative del pubblico.
Prima di iniziare il vostro racconto, dunque, assicuratevi che le persone sappiano quello che sono venute ad ascoltare ed, eventualmente, correggete le aspettative errate.

Spiegate dettagliatamente quali saranno i vantaggi che deriveranno dall'assimilazione del materiale che state per proporre e stabilite, fissandolo, quale sarà il tono dell'intera chiacchierata: informale e amichevole o didattico e professionale.

L'indice

Un altro punto fondamentale di una presentazione efficace è l'indice che molti si dimenticano di inserire.

Una veloce rappresentazione, eventualmente anche grafica, della struttura e dei contenuti del materiale che state per proporre aiuterà le persone a non perdersi nel corso della chiacchierata e le manterrà focalizzate sull'obiettivo della lezione.
Se, poi, l'indice sarà stato pensato per evolversi da concetti semplici e di base fino a concetti più elaborati e completi sarà assolutamente efficace come memo anche in sede di ripasso.
Date un posto di rilievo agli argomenti più importanti e citate brevemente quelli che saranno i temi di supporto delle tematiche principali.

Il contenuto

Il contenuto della presentazione, come avrete anticipato nel vostro indice, andrà visualizzato sezione per sezione. Eventualmente, se dovesse essere corposo, potrete riassumerlo brevemente in una pagina introduttiva che farà da cappello all'intero capitolo.
Il nostro consiglio, comunque, è sempre quello di essere brevi ed incisivi e di affidarvi alle immagini più che al contenuto scritto in modo che le persone non si distraggano leggendo ciò che state spiegando a voce ma si trovino davanti un'immagine capace di rafforzare il concetto spiegato oralmente.

Per coinvolgere, poi, maggiormente il vostro pubblico nella lezione e trasformarlo in un elemento attivo, fatelo diventare parte integrante della presentazione, prevedendo delle apposite pagine della presentazione che indicheranno l'inizio di attività di domande-risposte, di piccoli giochi di ruolo o delle parti per simulare dal vivo ciò che è appena stato spiegato o anche di una semplice conversazione per assimilare meglio l'argomento proposto.
In questo modo eviterete le penose situazioni che si vengono a creare con un pubblico remissivo e passivo e che si esplicano in silenzi di tomba, occhioni sgranati e qualche sbadiglio. Fate qualche domanda, verificate l'apprendimento di concetti appena spiegati e la platea, come per miracolo, si risveglierà e vi dedicherà tutta la sua attenzione!

Ricordate, inoltre, che una persona costretta solo ad ascoltare per un'ora (o più!) abbasserà progressivamente ma inesorabilmente la soglia di attenzione fino a provare una noia indicibile anche davanti alla presentazione più scoppiettante e coinvolgente che possiate inventare. Detto questo, regolatevi di conseguenza con gli intervalli dedicati alla partecipazione attiva del vostro pubblico.

Ricapitolare quanto detto

Alla fine di ogni capitolo sarà fondamentale ricapitolare, mediante una paginetta riassuntiva, quello che è stato spiegato in modo che il pubblico possa memorizzarlo e assimilarlo meglio.

Al termine di questo breve riassunto ci sarà un imput che vi permetterà di introdurre la sezione successiva.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

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(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Conclusione

Ricordate come siete partiti? La frase ad effetto o l'immagine che vale più di mille parole? Ecco, la vostra conclusione dovrà essere di pari livello e riuscire a farsi ricordare.
Non dimenticate che sarà proprio l'ultima slide della presentazione che i discenti si porteranno via come ricordo finale di ciò che avete detto e che dovrà provocare un coinvolgimento pari almeno alla fatica che avrete speso per realizzare il materiale che avete proposto.

Siate, dunque, memorabili e trovate un'idea capace di riassumere tutti i concetti principali con una grafica possibilmente semplice e diretta.

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