SIX SIGMA: LE BASI DELLA
METODOLOGIA

Siete proprio sicuri che i fondamenti del
Six Sigma risalgano alla fine degli anni '80'?

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Il termine Six Sigma evoca tra gli esperti del settore standard di qualità rigorosi ed enormi risparmi sui processi aziendali e sulla vita dei prodotti in molte aziende. Nel contesto del controllo statistico della qualità, processi e prodotti vengono misurati e valutati per individuare eventuali variazioni rispetto agli standard considerati accettabili.

Se vi siete avvicinati da tempo al Six Sigma, molto probabilmente siete ragionevolmente certi che fondi le sue basi nella Motorola del 1986 e avete assolutamente ragione se parliamo della nascita ufficiale del metodo e del suo sviluppo come modello per abbattere la varianza e assicurare una conformità di altissimo livello. Quello che, però, forse vi sfugge è che il Six Sigma poggia su basi molto antiche.
Sicuramente conoscete Socrate, padre della filosofia greca e sostenitore di quello che venne poi definito "metodo socratico" che consisteva nell'approcciarsi all'apprendimento mediante una serie di domande che non richiedevano una semplice risposta ma incoraggiavano pensieri e riflessioni. Il metodo socratico si basava su domande e incoraggiava risposte che venivano accompagnate da ulteriori domande che terminavano solamente quando la risposta resisteva ad ulteriori approfondimenti.

Il metodo socratico portò, nel diciassettesimo secolo, allo sviluppo del metodo scientifico che molti di voi conoscono bene e che si basa sullo sviluppo di un'ipotesi, cioè su una proposta di spiegazione di un fenomeno osservabile, e sulla verifica, mediante test e approfondimenti, della sua veridicità. E' il metodo scientifico che permise lo sviluppo delle scienze naturali basate su un'osservazione sistematica, misurazioni, sperimentazioni, formulazioni di ipotesi e relativi test per saggiarne la fondatezza o per riformulare una nuova ipotesi.
A questo punto siamo certi che tutto questo vi ricordi qualcosa.

Il metodo scientifco di identificare le cause dei problemi e usare un pensiero in maniera critica per risolverli è stato fondamentale per il Six Sigma. Il Six Sigma, infatti, potrebbe essere definito come una metodologia che utilizza il metodo scientifico e gli strumenti statistici. Ma non è finita qua perché un'ulteriore evoluzione del Six Sigma si deve al lavoro del matematico tedesco Friedrich Gauss a cavallo tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento e al suo concetto di di distribuzione normale o curva gaussiana che spiegava il semplice concetto che, se facciamo qualcosa un certo numero di volte, possiamo aspettarci che i risultati rientrino all'interno di un modello e formino una distribuzione che ha la forma di una curva a campana. Ed eccoci al fondamento del Six Sigma che utilizza metodi statstici per stabilire la capacità dei processi.

Con l'introduzione da parte di Ford della catena di montaggio nell'industria automobilistica, la produzione di massa economicamente vantaggiosa diventa realtà e, per questo motivo, diventa necessario misurare le parti rispetto a standard predeterminati. Dato, però, che il gran numero di parti coinvolte rendeva non fattibile la misurazione manuale rispetto ai calibri passa e non passa, l'onere si spostò sulla misurazione della consistenza del processo, in modo che i prodotti finali rientrassero nei limiti di tolleranza accettabili per la qualità.
Di grande aiuto fu l'adozione di tecniche statistiche rudimentali come il campionamento. Fu in questo clima fertile per le statistiche che il dottor Walter Shewhart fu chiamato a migliorare la qualità dei processi di produzione presso la Western Electric Company nel 1924. Uno dei primi, e in definitiva più importanti, contributi di Shewhart furono le basi per il controllo del processo che sarebbero diventate un punto fermo della gestione della qualità nei decenni a venire. Negli anni '30 il ruolo del supervisore nelle industrie americane non si limitava più alla semplice misurazione e all'identificazione dei difetti ma si impegnava nella stabilità dei processi, nel definire le deviazioni dalla norma e le azioni correttive da apportare. L'aumento della complessità del lavoro e dei volumi delle parti movimentate fecero sì che le aziende iniziassero a istituire reparti di controllo qualità separati e dedicati.

Il lavoro di Deming nell'ambito del controllo statistico di processo in Giappone, infine, ??gettò le basi per gli sviluppi nei decenni a venire del Six Sigma di oggi.

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E arriviamo, finalmente, a Motorola e alla sua politica di applicazione del controllo statistico della qualità per misurare non solo la capacità del processo, ma anche le specifiche del prodotto. L'idea era quella di collegare la progettazione del prodotto alla qualità del processo e garantire, così, che un prodotto entrasse nella progettazione solo quando le specifiche fossero all'altezza degli standard previsti dal controllo di processo. Per facilitare questo nuovo modo di lavorare si dà la luce al progetto "Six Sigma".

In conclusione, l'insieme dei principi che compongono il Six Sigma ha le sue origini nella ricerca della qualità nella produzione di massa, a partire dalla fine del diciottesimo secolo, anche se i principi su cui si basa esistono da molto più tempo.

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