UN DOCUMENTO PER RIFLETTERE SULLA
CARRIERA

Staff di QualitiAmo

Come capire cosa vogliamo dal nostro lavoro e dalla nostra carriera? E come mettere nero su bianco dei punti fermi che ci supportino in questa nostra indagine?

documento-carriera

Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi

Fate lo stesso lavoro da anni? Ultimamente siete molto ansiosi e di cattivo umore? Avete qualche difficoltà a dormire bene? Spesso non riuscite a concentrarvi? Vi sentite depressi?
Vi siete chiesti se la causa del vostro malessere possa essere il vostro lavoro?
Andando più nello specifico, vi piace il vostro lavoro? Vi soddisfa quello che fate?

Queste domande se le pongono in molti tutti i giorni ma, relativamente alla carriera, sono poche le persone razionali e risolute che intraprendono un serio percorso decisionale per arrivare a capire se restare nell'organizzazione dove stanno lavorando oppure iniziare a cercare qualcosa di nuovo.

Una recente ricerca ha stabilito che quasi l'80% delle persone occupate, per un motivo o per l'altro, non ama il proprio lavoro. Per questi uomini e queste donne, a volte, arriva il momento in cui alzarsi ogni mattina per andare a lavorare diventa sempre più difficile, perché sono irritabili, non trovano più una motivazione per restare ma non sono ancora del tutto convinti di rimanere. Lasciare un posto di lavoro, del resto, può essere estremamente doloroso ed ecco perché è bene avere le idee chiare prima di fare una scelta sconsiderata.

Sapete quali sono i principali motivi che spingono le persone a non lasciare un posto di lavoro anche se lo detestano? Eccoli:

  • la paura di sperimentare qualcosa di completamente nuovo;
  • le preoccupazioni economiche legate a un nuovo posto di lavoro che portano a farsi domande quali: "Sarà un posto sicuro?", "Alla lunga ci sarà la possibilità di fare avanzamenti di carriera e di migliorare lo stipendio?", "Sono più a rischio di licenziamento in una realtà come quella?"
  • la difficile situazione del mercato del lavoro che porta a pensare che difficilmente in questo momento si possa trovare qualcosa di meglio di ciò che si ha;
  • iniziare a pensare che sia del tutto normale odiare il lavoro visto che sono in molti a provare la stessa sensazione;
  • perché subentra l'autoconvincimento che tutti i posti di lavoro siano uguali

Ebbene, se vi siete riconosciuti in almeno uno dei motivi elencati qui sopra, smettete di cullarvi sugli allori e passate al punto successivo perché è chiaro che la domanda se dobbiate cambiare o meno lavoro vi sta torturando. Nel percorso che seguirà, però, cercate di restare quanto più possibile oggettivi e aiutatevi, magari, con un'analisi SWOT che comprenda i fattori economici, i concorrenti, l'eventuale posizione del nuovo lavoro, il percorso di formazione, ecc.
Facendo un esempio:

  • i vostri punti di forza - qualifiche professionali, esperienza maturata, progetti completati, ecc.
  • i vostri punti deboli - competenze mancanti, cattive abitudini, ecc.
  • le opportunità - cambiamenti importanti che stanno avvenendo nel settore di vostro interesse, nuove tecnologie o trend che la faranno da padrone nei prossimi anni, un ruolo che è rimasto inaspettatamente scoperto, ecc.
  • le minacce - eventuali concorrenti che vogliano la vostra stessa posizione, caratteristiche personali che possano ridurre le possibilità di accedere al nuovo ruolo, ecc.

Fatta questa analisi, è importante capire che esiste un modo razionale per decidere cosa fare a livello professionale nella vita. Ma come dobbiamo comportarci per analizzare razionalmente il nostro lavoro attuale o per prendere in considerazione una posizione che non sappiamo se andrà o meno bene per noi?
C'è una serie di domande che possiamo porci e che può riguardare sia l'attuale posizione ricoperta nella nostra organizzazione sia un lavoro che stiamo prendendo in considerazione per sottoporre, eventualmente, la nostra candidatura.
Quelle che vi proponiamo sono domande pensate per stimolare una riflessione. Rispondete "", "no" o "non sono sicuro" e tenete traccia delle vostre risposte :

  • " In questo posto di lavoro riesco (riuscirò) a fare del mio meglio?"
  • "Credo nel prodotto, nell'organizzazione e nel servizio che fornisco (o che potrei fornire se venissi assunto)?"
  • "Come mi fa sentire (eventualmente anche potenzialmente) questo lavoro? Bene, realizzato, soddisfatto?"
  • "Mi danno la possibilità (c'è la possibilità) di crescere professionalmente?"
  • " E' prevista la possibilità di fare dei corsi?"
  • "Sto incontrando (oppure ho la possibilità di incontrare) persone preaparate, capaci di fare cose interessanti e che possano aiutarmi a crescere professionalmente?"
  • " Le persone in questa organizzazione sono aperte a nuove idee e ricettive l'una verso l'altra?"
  • "Sono indispensabile qui dove lavoro (oppure sarò indispensabile)?"
  • "Ho (avrei) buoni mentori?"
  • "Voglio prendere, prima o poi, il posto che oggi è del mio capo?"

Queste domande, tra l'altro, sarrebbe bene farsele almeno ogni sei mesi per verificare se il vostro attuale posto di lavoro vi soddisfa oppure no, senza aspettare di arrivare al punto di rottura. Ovviamente, nel caso in cui le domande riguardassero una nuova posizione di lavoro, andranno ripetute ogni volta che se ne considera una.

Se avete risposto più di cinque volte "", potete essere sicuri: quello attuale (o quello a cui aspirate) è il posto di lavoro giusto per voi. In caso di dubbi o di "no", ponetevi queste altre domande per trarre le vostre personali conclusioni:

  • "C'è qualche possibilità che la situazione evolva in meglio?"
  • "In quanto tempo? Mi va bene come tempistica?"
  • "C'è un modo per velocizzare questo cambiamento? Posso farlo io in prima persona?"
  • "C'è una possibilità concreta che in un altro posto di lavoro riesca a collezionare più risposte positive?"
  • "Il problema è il lavoro oppure sono io?"
  • "Cosa odio esattamente del mio lavoro? Il capo? I colleghi troppo competitivi? Nuove responsabilità che non riesco a gestire? Un carico di lavoro che è diventato eccessivo? Un profilo professionale che, nel tempo, è diventato molto diverso da quello che avrei voluto ricoprire? Sono gli spazi di lavoro fisici a non convincermi (ad esempio un open space troppo rumoroso)?"
  • "Posso parlare di questa situazione col mio capo?"
  • "Riesco a concentrami su ciò che di positivo c'è ancora nel lavoro che svolgo?"
  • "Cosa cerco in una carriera professionale? I soldi? Il prestigio? Una missione da portare avanti?"

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

E' importante capire quale sia il miglior percorso professionale che possiamo intraprendere e come mantenerci all'altezza delle nostre aspettative. Infatti, con un atteggiamento proattivo, possiamo sempre apportare alcune modifiche per migliorare le cose.

Ma quali sono i motivi che stanno alla base della decisione di cambiare lavoro? Ne parliamo nella seconda parte di questo articolo.

(Seconda parte)

PER SAPERNE DI PIU':

Consigli per la vostra carriera
Quale abitudine sta limitando la tua carriera come manager?