I REQUISITI DEL CLIENTE E IL QFD - 2

Staff di QualitiAmo

Il Quality Function Deployment e la gerarchizzazione dei requisiti

Quality Function Deployment

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(Prima parte)

La matrice da costruire è quella della pianificazione del prodotto e viene spesso chiamata "la casa" perché nella forma ricorda, appunto, la classica casetta dei fumetti.
Questa casa comprende diverse parti o "stanze", ordinate in maniera sequenziale al fine di ottenere una trasposizione ragionevole dei requisiti del cliente in specifiche della progettazione.

La prima stanza si riferisce al prodotto e alla sua definizione.
La seconda è relativa alla VOC (voice of customer) e raccoglie i requisiti del cliente. Questo step sembra scontato ma occorre chiedersi quale sia in realtà il nostro cliente perché spesso non è solamente chi paga fisicamente il prodotto ma anche chi andrà effettivamente ad utilizzarlo.

Abbiamo poi il triangolo (CR) che rappresenta una prova di correlazione tra i diversi requisiti del cliente, in modo che possano essere ipotizzati i necessari compromessi tra loro.
Una volta stabiliti i requisiti del cliente e le loro priorità, lo step successivo è capire dove si posizioni l'azienda nel mercato per ciò che concerne la soddisfazione dei clienti e dove si posizionino i suoi concorrenti. Queste informazioni si possono ottenere grazie a un indice della percezione dei clienti di come il prodotto soddisfi le loro esigenze. Questa sezione fornisce un collegamento tra lo strumento QFD e la vision strategica aziendale, identificando nuove opportunità e le giuste priorità nello sviluppo dei prodotti. Tra l'altro questa attenzione contribuisce a creare un vantaggio competitivo perché aiuta a focalizzarsi sui requisiti che i clienti vorrebbero vedere considerati dal mercato.

A questo punto il team di progetto dovrebbe avere decisamente le idee chiare su ciò che chiede il cliente e su come tutto questo possa interfacciarsi con la strategia aziendale e non resta che decidere come tutti questi requisiti possano essere incorporati nel prodotto finale. Questo lavoro lo si fa nella stanza del progettista (voice of engineer room). L'obiettivo di questa stanza è quello di trasformare i requisiti in specifiche di progetto.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

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L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Si arriva, così, alla stanza delle relazioni che è il cuore della casa della Qualità . E' in questa stanza, infatti, che si esaminano le relazioni tra ogni requisito del cliente (CR) ed ogni specifica del progettista (EC). La relazione tra questi due input può essere creata semplicemente facendosi la seguente domanda: "a quale grado la specifica del progettista assicura la soddisfazione del cliente per quel dato requisito?"
Questo è forse il passaggio più complicato perché si basa sull'intuizione dei più esperti, su studi statistici e su esperienze passate per stabilire quanto ogni EC influenzi ogni CR.

Arriviamo così, infine, alla stanza delle priorità tecniche dove sono riportate le EC. E' qui che si aggiunge il livello di dettaglio necessario per definire il prodotto e si passa dalle descrizioni alla vera e propria ingegnerizzazione del prodotto.

PER SAPERNE DI PIU':

Migliorare il questionario con il Quality Function Deployment
Il Six Sigma e i bisogni dei clienti
La pianificazione della realizzazione del prodotto
Il punto 7.2.1 della ISO 9001