COME CAMBIANO GLI STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL MIGLIORAMENTO CON LA
NUOVA ISO 9001:2015

di Gianlorenzo Caccia

Il dott. Gianlorenzo Caccia, questo è il suo sito di riferimento QSA, ci spiega come affrontare il cambiamento con la nuova ISO 9001:2015

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Il miglioramento rappresenta il principale obiettivo di qualsiasi Sistema di Gestione, sia che si parli di Qualità che di Ambiente o Sicurezza sia che si parli di qualsiasi altro standard o modello basato sul principio del “PDCA” (noto anche come “Ruota di Deming”).

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(Tabella di sintesi degli strumenti di miglioramento previsti dalla ISO 9001)

Se è vero che tutti gli strumenti previsti dalla ISO 9001:2008 sono ancora presenti nella nuova Norma, è altrettanto vero che la nuova norma ha apportato importanti cambiamenti con l’obiettivo di migliorarne l’interpretazione e favorirne l’utilizzo.

Obiettivi di miglioramento. Supponiamo che per il vostro mercato di riferimento la tempestività della consegna sia importante per concludere una vendita. Il tempo medio di consegna del vostro prodotto/servizio è di 15 giorni (come i concorrenti) ma se riusciste a ridurlo potreste guadagnare clienti e conquistare mercato. Decidete così di investire in un nuovo impianto automatico. Quello che si intende adottare è un “Obiettivo di miglioramento”, ovvero migliorare le performance aziendali rispetto a quello che fino ad ora il processo è stato in grado di fare. Questo articolo ha lo scopo di chiarire il significato degli strumenti previsti dalla Norma ISO 9001 ed evidenziare le novità che la nuova versione rilasciata a settembre 2015 ci richiederà presto di adottare.

Il requisito della ISO 9001:2008 in cui si tratta degli obiettivi di miglioramento è il 5.4.1Obiettivi per la Qualità”. Non sempre e non tutti se ne sono accorti, perdendosi una fetta importante dei miglioramenti apportati in azienda: quante volte è capitato di vedere investimenti in macchinari, in software, in consulenze organizzative senza tenere conto del Sistema Qualità in essere! Il requisito infatti non è immediato nella sua interpretazione e in molti lo hanno letto esclusivamente nell’ambito degli “Obiettivi di prestazione” di cui parleremo fra poco. Questa “carenza” è stata colmata dalla nuova norma con l’introduzione del “Risk Based Thinking” (Approccio basato sul rischio, ma da qui in avanti terremo conto che anche nella norma italiana il termine non è stato tradotto).

Nella nuova ISO 9001:2015 gli obiettivi di miglioramento sono contemplati nel requisito 6.1 ovvero “Azioni per affrontare i rischi e opportunità”.
E’ interessante osservare che la scelta di adottare un obiettivo di miglioramento è frutto del “Risk Based Thinking”, ovvero di una valutazione strategica finalizzata a mitigare il rischio (perdere fatturato perché ci metto troppo tempo a consegnare) o cogliere una opportunità (acquistare un impianto automatico per ridurre i tempi di produzione e consegnare più velocemente degli altri).

Obiettivi di prestazione. Supponiamo che il tempo medio di consegna sia pari a 15 giorni. Questo valore rappresenta l’obiettivo di prestazione, ovvero il risultato che il vostro processo di consegna è in grado di garantire nelle normali condizioni di lavoro.

Anche in questo caso il requisito della ISO 9001:2008 in cui si tratta degli obiettivi di prestazione è il 5.4.1 “Obiettivi per la Qualità”. Un punto importante da ricordare in questa sede è che un buon sistema di gestione dovrebbe avere una perfetta coerenza fra gli obiettivi di prestazione qui definiti, i processi di produzione/erogazione dei servizi a cui si riferiscono (7), i processi di monitoraggio e di misurazione che devono raccogliere i dati (8.2.3/8.2.4) ed infine l’Analisi dei dati (8.4) che deve produrre le statistiche ed i report necessari a valutare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per i processi.

La nuova ISO 9001:2015 affronta il tema degli Obiettivi di prestazione al requisito 6.2 “Obiettivi per la qualità e pianificazione per il loro raggiungimento”. Rispetto alla “vecchia” norma il requisito introduce numerose specificazioni fra cui in particolare la necessità di pianificare le modalità di raggiungimento dei propri obiettivi indicando cosa sarà fatto, quali risorse saranno richieste, chi ne sarà responsabile, quando sarà completato, come saranno valutati i risultati. Ovviamente valgono le considerazioni di cui sopra di coerenza fra: pianificazione degli obiettivi (6.2), attività operative cui si riferiscono (8), monitoraggio, misurazione (9.1.1), analisi e valutazioni (9.1.3).

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

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L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

(Seconda parte)

PER SAPERNE DI PIU':
La ISO 9001:2015 e la gestione dei rischi