PROGETTARE LA PRODUZIONE

In una situazione competitiva come quella di oggi, è necessario comprendere bene come progettare e mettere in funzione la nostra Produzione.
Obiettivo di questo e di una serie di articoli che pubblicheremo in futuro sarà, dunque, quello di aumentare la conoscenza della Produzione e di contribuire in qualche modo a migliorare la nostra capacità di competere a livello internazionale, sfruttando proprio la nostra capacità produttiva.

Il concetto di "sviluppo della produzione" è globale perché comprende la creazione di processi produttivi efficaci e lo sviluppo della capacità di produzione (che comprende, a sua volta, i sistemi di produzione in funzione - sempre da migliorare su scala continua - e lo sviluppo di nuovi sistemi di produzione - poiché la concorrenza industriale aumenta sempre di più e per migliorare i livelli di output, l'efficienza e la qualità occorre progettare continuamente sistemi di produzione migliori).

Lo sviluppo intelligente della Produzione è una parte naturale del processo di realizzazione del prodotto e va utilizzato come molla per competere al meglio attraverso strumenti e metodi di supporto di uno stile strutturato di lavoro (da applicare durante lo sviluppo del sistema e durante il suo utilizzo).

Nella maggioranza delle aziende produttive il prodotto viene visto come un qualcosa da migliorare su scala continua e vengono stanziate molte risorse per il processo di sviluppo dei prodotti.
Non altrettanto, purtroppo, avviene per la produzione e si può, quindi, facilmente concludere che è proprio questo il processo nel quale risiede un grandissimo potenziale per il nostro miglioramento.

Le condizioni relative ad una produzione industriale sono in continuo cambiamento.
Essere un attore in un mercato globale, infatti, offre diverse opportunità ma, al tempo stesso, espone al fatto che i prerequisiti per l'accesso ai mercati cambino o aumentino di continuo. I clienti, del resto, si aspettano prezzi sempre più bassi, prodotti di alta qualità e consegne puntuali al giusto prezzo.

Oggi non è più sufficiente sviluppare un buon prodotto per avere successo. In un mondo dove la domanda di nuovi prodotti sembra essere infinita, sul lungo termine sarà fondamentale sì la capacità di sviluppare nuovi prodotti ma anche una conoscenza approfondita di come realizzarli sempre meglio.

Di recente la produzione industriale ha ricevuto una grande quantità di attenzione da parte dei media. Purtroppo questa attenzione è stata associata ai problemi di outsourcing, al trasferimento della produzione in paesi a bassi salari come la Cina, la Polonia o la Malesia.
Ultimamente - fortunatamente - questo modo di procedere è stato messo sempre più in discussione perché non è necessariamente un vantaggio esternalizzare la produzione.

La domanda che ci si pone, se si è osservatori attenti, è ciò che accadrà quando le competenze "core" verranno completamente a mancarci. Se non produrremo più nulla, infatti, quanto tempo passerà prima di perdere la nostra capacità di sviluppare prodotti a prezzi competitivi?

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

I collegamenti tra lo sviluppo del prodotto, l'industrializzazione e la produzione sono forti, ma se uno di questi collegamenti appare indebolito vi è il rischio che tutti gli altri ne siano influenzati in maniera negativa.

Già oggi possiamo vedere che molti dei Paesi designati per l'outosurcing non sono più caratterizzati da enormi fabbriche prive di competenza per lo sviluppo in proprio di prodotti. La sola Cina sforna circa 1 milione di ingegneri all'anno e l'industria cinese migliora di continuo la propria competitività.
E', pertanto, necessario abbandonare immediatamente i pregiudizi sulle capacità uniche dei Paesi occidentali di sviluppare prodotti rispetto ai Paesi con salari bassi.

Il problema grosso, però, è che spesso le aziende e i Paesi non hanno interessi e obiettivi comuni. Molte aziende, interessate esclusivamente al profitto, considerano tutto il mondo come una fabbrica potenziale e, se l'obiettivo è solamente quello di massimizzare i profitti, è ovvio che non venga considerata miope una gestione che porta a risparmiare dei soldi nell'immediato.

Nelle prossime settimane vedremo, invece, come stanziare risorse per uno sviluppo intelligente della Produzione e concentrarsi sull'adozione degli strumenti e delle metodologie più adatti, porti a un radicamento delle conoscenze all'interno delle aziende e a rafforzare le competenze che oggi sono l'unico modo per competere davvero sul lungo termine.

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