MOLTE PERSONE FAMOSE SONO STATE
DEI PROCRASTINATORI. ECCO LE LORO
TECNICHE PER EVITARE DI SPRECARE
TEMPO

di Staff di QualitiAmo

Quali trucchi hanno usato uomini e donne famosi nel mondo per vincere la loro tendenza a rimandare all'infinito un compito da svolgere?

procrastinazione

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"Pensa a tutti gli anni trascorsi in cui hai detto a te stesso <<Lo farò domani>> e a come gli dei ti hanno concesso ancora e ancora periodi di grazia di cui non ti sei avvalso. È tempo di rendersi conto che sei un membro dell'Universo, che sei nato dalla Natura stessa e di sapere che è stato posto un limite al tuo tempo"

(Marco Aurelio)

Tutti noi procrastiniamo, chi più, chi meno. C'è chi lo fa una volta ogni tanto e c'è chi è costante nel rimandare all'infinito un compito da svolgere. Ovviamente è solo in questo secondo caso che si parla di vera e propria procrastinazione.

Negli ultimi anni si è data sempre più importanza al fatto che la procrastinazione vada combattuta perché è in grado di rovinarci la vita e non siamo certo qui a cercare di convincervi del contrario: la procrastinazione, quando non è una libera scelta della parte razionale del nostro cervello, ci mina nel profondo perché, prima di tutto, non ci fa sentire bene e in pace con noi stessi. Proprio per questo molte persone hanno cercato di lottare con i denti e con le unghie contro quella che consideravano una pessima abitudine. Ed è proprio ciò di cui vogliamo parlarvi oggi, di come uomini e donne famosi fossero degli incorreggibili procrastinatori e di quali trucchi abbiano utilizzato per risultare vincitori rispetto a questa loro caratteristica.

Herman Melville

Chi di voi ha letto "Moby Dick"? L'autore di questo libro straordinario, Herman Melville, proprio durante la stesura del suo capolavoro ebbe grandi problemi legati alla procrastinazione. Come arrivò fino alla fine del libro senza perdersi dietro alla mancanza di voglia di completare la storia? Decise di farsi letteralmente legare alla scrivania dalla moglie che aveva il preciso compito di non liberarlo fino a quando non avesse scritto il numero di pagine previste per quella giornata! Un pazzo? Forse, ma era in buona compagnia...

Douglas Adam

L'autore della serie di libri "Guida galattica per gli autostoppisti" era famoso per la sua abitudine a procrastinare (sua è la divertentissima frase: "Amo le scadenze, amo il rumore che fanno quando mi sfrecciano accanto". Nonostante la sua perenne tendenza a rimandare e la sua avversione all'azione di scrivere, da sua stessa ammissione, riuscì a pubblicare ben nove libri.
Come ci riuscì, nonostante considerasse la procrastinazione una vera e propria forma d'arte? Semplice: i suoi editori lo chiudevano nella sua stanza e lo guardavano in cagnesco fino a quando non si decideva a iniziare a lavorare!

Leonardo da Vinci

Ve lo anticipiamo: in questo caso non ci sono stati tramandati trucchi per gestire la procrastinazione ma sapere che anche un genio del Rinascimento come Leonardo aveva grandi problemi con la procrastinazione ci fa sentire meno soli, giusto?

Sembra che Leonardo, avendo così tanti interessi e riuscendo così bene in molteplici campi, avesse grandi difficoltà a portare a termine i lavori che iniziava. Leonardo veniva distratto da qualsiasi cosa che attirasse la sua attenzione e questo lo portava a "sprecare" tempo ed energie, almeno secondo lui.
Per dipingere "La Gioconda", ad esempio, ci mise ben 16 anni, mentre per terminare "La vergine delle rocce" ce ne mise 13. Per costringerlo a terminare, infine, "L'ultima cena", fu necessario che Ludovico Sforza, il Duca di Milano che gli aveva commissionato l'opera, lo minacciasse di ridurgli i fondi!

Si dice, comunque, che uno dei più grandi rimorsi di Leonardo in punto di morte fu proprio il fatto di aver lasciato tante opere incompiute tanto da rivolgersi a Dio per chiedere se avesse mai davvero fatto qualcosa di utile nella vita!

Wolfang Amadeus Mozart

Quando scrisse "Don Giovanni" Mozart era giovanissimo e si ridusse a comporre l'ouverture la notte prima del debutto, stando in piedi fino alle 5 del mattino e portandola in scena senza fare le prove. Ma lui era un genio...

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Altri famosi procrastinatori

Hillary Clinton confessò più volte di aver avuto problemi enormi nel far rispettare le scadenze a suo marito Bill che era anche famoso per ridursi all'ultimo momento a correggere i discorsi che intendeva fare in pubblico, costringendo il suo staff a viaggiare perennemente sul filo di lana.

La scrittrice canadese Margaret Atwood passava le sue mattinate a procrastinare il momento in cui si sarebbe messa alla scrivania per scrivere e continuava a farlo fino a quando, verso le tre del pomeriggio, si faceva prendere dall'ansia e iniziava finalmente a lavorare.

Frank Lloyd Wright, il famoso architetto americano, era solito ridursi all'ultimo momento nel fare le cose. Uno degli episodi più famosi relativamente alla sua abitudine a procrastinare in continuazione è legato al progetto di "Falling water", la famosissima casa che si trova in Pennsylvania, che venne abbozzato in sole due ore di duro lavoro, proprio un momento prima che il committente varcasse la soglia dello studio di architettura per dare un'occhiata al progetto!

PER SAPERNE DI PIU':

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