UN COLLABORATORE SE NE VA? CERCHIAMO DI TIRARE FUORI QUALCOSA DI POSITIVO DA QUESTA ESPERIENZA NEGATIVA

Le domande da fare quando qualcuno si licenzia

dimissioni

Ogni volta che un collaboratore lascia l'azienda, questa ha un'occasione d'oro per imparare a impostare meglio il suo rapporto con le risorse rmane. Come? Facendo una bella chiacchierata proprio con chi ha deciso di andarsene! Del resto, riuscite a pensare a una persona che potrebbe essere più sincera nell'elencare eventuali lacune dell'organizzazione per la quale ha lavorato?

Chi è dimissionario, spesso, parla volentieri e liberamente di come vengano visti il management e le decisioni che prende da parte dei collaboratori. Tutto quello che bisogna fare è rivolgere le domande giuste e ascoltare, ovviamente con l'umiltà necessaria per migliorare.

Chiedete alla persona che ha presentato le dimissioni di dare una sua opinione su ciò che l'organizzazione ha fatto bene e su ciò che, invece, ha fatto male. Mostrate interesse nelle osservazioni che vi verranno rivolte e cercate di ragionare su ciò che vi verrà detto.

Chiacchierate di questo genere possono aiutare la vostra organizzazione e identificare le ragioni che hanno portato ad avere un turnover alto e ad abbassare il morale dei lavoratori e sono di grande supporto nell'individuazione di condizioni di lavoro non ottimali. Oltretutto, possono fornire molte idee su come migliorare l'intera gestione dei rapporti con i collaboratori.
Allo stesso modo, per il lavoratore che se ne sta andando, è possibile riflettere sulla sua storia all'interno dell'azienda per mettere a fuoco i "pro" e i "contro" delle politiche e delle procedure e riuscire a valutare serenamente i rapporti con colleghi, collaboratori e superiori.

Come potete facilmente intuire, tanto materiale permette all'azienda avveduta di avere una visuale diversa sui suoi rapporti con i lavoratori e dovrebbe essere molto interessante per qualsiasi manager che si occupi di risorse umane.

Per fare in modo che la persona dimissionaria fornisca più informazioni possibili all'organizzazione, occorre spiegarle cosa si vuole esattamente da lei e lasciarle il tempo necessario per riordinare le idee e per riflettere.
Un colloquio fatto al volo e non preparato a dovere potrebbe non cogliere tutti i punti che la persona vuole mettere a fuoco. Lasciarle, invece, il tempo necessario per prepararselo a dovere la metterà nelle condizioni migliori per elencare tutte i problemi che, a suo giudizio, affliggono l'azienda.

In ultimo, con le vostre domande cercate di tenere ben separati gli aspetti tangibili (chiedete, ad esempio, se il lavoratore aveva a disposizione tutti gli strumenti necessari per poter lavorare bene) e quelli intangibili (chiedendo, tra le altre cose, come valuterebbe l'etica dell'azienda).

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