LEADERSHIP E IMPEGNO - IL PUNTO 5.1 DELLA ISO 45001

Vuoi capire il cuore della ISO 45001? Il paragrafo 5.1 è la chiave per trasformare la sicurezza sul lavoro da dovere a vantaggio aziendale. Scopri nella nostra guida come farlo nel modo più efficace e senza intoppi

iso 45001 leadership e impegno

"La sicurezza delle persone dovrebbe costituire la legge più importante di tutte"
(Cicerone)

Una delle maggiori sfide nell’implementazione di qualsiasi sistema di gestione è la resistenza al cambiamento da parte delle persone. I lavoratori spesso si oppongono al cambiamento o ricadono, senza neppure accorgersene, nel loro vecchio modo di lavorare non appena i manager si dimostrano scarsamente impegnati nel sostenere la sicurezza aziendale. Leadership e impegno da parte del top management dell’organizzazione, consapevolezza, reattività, supporto attivo e feedback sono - quindi - fondamentali per il successo di un sistema che miri alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e al raggiungimento dei risultati attesi.

Al top management dell'organizzazione è richiesto di assumersi responsabilità specifiche. In particolare, si chiede di assumersi la responsabilità della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e di fornire un luogo di lavoro sicuro e sano. L’alta dirigenza, ovviamente, può delegare l’autorità e attribuire ad altri lavoratori le responsabilità relative alla salute e alla sicurezza ma la responsabilità finale rimane comunque del senior management. I lavoratori devono sapere che la loro salute e sicurezza sono importanti per il top management e che si stanno compiendo sforzi per migliorarle.

Il paragrafo 5.1 della norma ISO 45001 è fondamentale perché si focalizza sulla leadership e sull'impegno da parte della direzione. Questa sezione è, dunque, il cuore pulsante dello standard poiché stabilisce che la sicurezza e la salute sul lavoro non sono solo responsabilità dei dipendenti o di un singolo reparto, ma un impegno che deve partire dal vertice dell'organizzazione. In altre parole, la direzione deve essere attivamente coinvolta nella definizione, nell'implementazione e nel mantenimento delle politiche della sicurezza.

Nel contesto della ISO 45001, il paragrafo 5.1 sottolinea l'importanza di un approccio proattivo alla gestione dei rischi, piuttosto che reattivo. Questo significa che la direzione deve anticipare i potenziali pericoli e agire di conseguenza e non limitarsi a reagire a incidenti o infortuni già avvenuti. La sezione 5.1 è quindi un punto di partenza critico per qualsiasi organizzazione che miri a creare un ambiente di lavoro sicuro e sano, conformemente agli standard internazionali perché pone le basi per un sistema di gestione efficace e per l'instaurazione di una cultura della sicurezza all'interno dell'organizzazione.

La funzione di questo punto è di delineare le responsabilità e gli impegni che la direzione deve assumersi per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare.
Nel contesto della norma, la "direzione" si riferisce al livello più alto di responsabilità all'interno di un'organizzazione. Il paragrafo 5.1 definisce, quindi, le linee guida di come la direzione deve dimostrare il proprio impegno verso la sicurezza sul lavoro. Questo include la definizione di politiche, l'assegnazione di risorse, e la pianificazione di obiettivi specifici per migliorare continuamente la sicurezza e la salute sul lavoro.

Operativamente occorre:

  • garantire che l'impegno del top management sia evidente;
  • garantire che l’alta direzione sia consapevole che dovrebbe accettare ogni responsabilità per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali;
  • formare il top management, se necessario, affinché comprenda le proprie responsabilità rispetto alla salute e sicurezza sul lavoro;
  • includere le questioni relative alla SSL nell'agenda del senior management e del consiglio di amministrazione

Gli auditor:

  • intervisteranno il top management ed esamineranno le descrizioni delle loro mansioni per verificare se siano consapevoli delle proprie responsabilità nel garantire la salute e la sicurezza dei loro lavoratori e di altri lavoratori che vengono influenzati o diretti dall'organizzazione;
  • controlleranno se le questioni relative alla SSL vengono discusse nelle riunioni a livello di alta direzione

I documenti relativi a questa prima parte dei requisiti del punto 5.1 della ISO 45001 saranno:

  • una descrizione del lavoro del senior management (obbligatoria)
  • verbali di riunione del top management (non obbligatori)

La direzione deve anche garantire che le politiche e gli obiettivi della SSL siano stabiliti e siano in linea con la direzione strategica dell’organizzazione. La definizione di politiche e obiettivi efficaci consente al senior management di contestualizzare la salute e la sicurezza nelle attività dell’organizzazione. Gli obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e vincolati.

Gli auditor controlleranno che:

  • il top management sia stato coinvolto nella definizione della politica e degli obiettivi relativi alla salute e alla sicurezza;
  • politica ed obiettivi siano compatibili con le strategie a breve e a lungo termine dell’organizzazione

I documenti per soddisfare questa parte di requisiti sono:

  • la politica approvata per la salute e la sicurezza sul lavoro (obbligatoria)
  • gli obiettivi approvati (obbligatori) in ognuno dei quali andranno specificati
    • la data di inizio
    • la data di completamento
    • la persona responsabile
    • la metodologia di monitoraggio
    • la frequenza di monitoraggio

Il top management dovrebbe garantire anche che il sistema di gestione abbia integrato i processi aziendali dell’organizzazione e che salute e sicurezza non siano processi separati gestiti solo da poche persone. Se le aziende falliscono nell'integrare la salute e la sicurezza nei loro processi quotidiani, è probabile che anche il loro sistema di gestione alla fine fallirà, poiché verrà visto come qualcosa di avulso e inutile.

Gli auditor controlleranno

  • quali sforzi sono stati compiuti per integrare il sistema di gestione SSL nelle attività quotidiane

I documenti relativi a questi requisiti sono:

  • evidenza dell'integrazione del sistema di gestione SSL con gli altri processi aziendali (non obbligatorio)

Come quarta cosa, il senior management dovrebbe garantire che siano state fornite risorse adeguate per implementare, mantenere e migliorare il sistema di gestione della SSL. Per soddisfare questi requisiti, l’alta direzione dovrebbe avere un’adeguata comprensione di quali risorse siano necessarie e di quali risorse siano disponibili. Le risorse richieste possono includere personale competente, strumenti e attrezzature, finanziamenti sufficienti e altre risorse per conformarsi allo standard.

Gli auditor

  • verificheranno se il top management è stato presente nella verifica dell’adeguatezza delle risorse (umane, intellettuali, e risorse finanziarie) per implementare, mantenere e migliorare il il sistema SSL dell’organizzazione

I documenti utili sono:

  • prova dell'identificazione delle risorse necessarie e dell'assegnazione delle risorse adeguate (non obbligatoria)

Il top management dovrebbe comunicare l’importanza dell’implementazione di un sistema di gestione efficace e conforme ai requisiti ISO 45001. È responsabilità dell'alta direzione garantire che le procedure e le pratiche relative siano comunicate in modo efficace in tutta l'organizzazione e a tutti i lavoratori e alle altre parti interessate.

Gli auditor controlleranno

  • cosa è stato comunicato e come;
  • quali compiti, pratiche e cambiamenti innescano la comunicazione all’interno del organizzazione;
  • che il mezzo di comunicazione sia allineato allo scopo

Documenti:

  • prova della comunicazione dell'importanza e dei vantaggi dell'implementazione del sistema di gestione SSL (non obbligatoria)

L’alta direzione dovrebbe garantire che il sistema raggiunga i suoi obiettivi ed è responsabile della verifica periodica del loro stato di avanzamento.

Gli auditor controlleranno che

  • gli obiettivi siano definiti e misurabili;
  • vengano definiti i piani per raggiungere gli obiettivi;
  • i processi vengano rivisti regolarmente dal top management;
  • i rapporti sulle prestazioni in tema di salute e sicurezza vengono inviati direttamente al senior management dal responsabile della SSL

Tra i documenti importanti in questa fase troviamo

  • il piano di raggiungimento degli obiettivi (obbligatorio), comprendente:
    • lo stato dell'obiettivo
    • i relativi compiti
    • la persona o il dipartimento responsabile
    • le risorse richieste
    • la data prevista per il completamento
  • l' avanzamento degli obiettivi (non obbligatorio)

La direzione dovrebbe dirigere e supportare i lavoratori nel contribuire all’implementazione, al mantenimento e al miglioramento del sistema. In particolare, dovrebbe supportare altri ruoli manageriali rilevanti nel dimostrare la leadership necessaria, proteggere i lavoratori da ritorsioni quando segnalano incidenti, pericoli, rischi e opportunità, sostenere la creazione di un processo di consultazione e partecipazione dei lavoratori e sostenere l'istituzione dei comitati per la salute e la sicurezza.

Gli auditor controlleranno:

  • la competenza dei manager e la formazione e le risorse fornite loro quando necessario;
  • che la direzione sia coinvolta nella definizione di un processo efficace per consultare e far partecipare i lavoratori;
  • che i lavoratori siano stati intervistati per garantire che fossero a conoscenza dei modi per comunicare le proprie preoccupazioni in materia di SSL e che sentissero di essere protetti da ritorsioni

I documenti utili sono:

  • la valutazione delle competenze dei manager (non obbligatoria);
  • i verbali delle riunioni del top management con gli altri manager in merito all'identificazione e all'allocazione delle risorse necessarie per la SSL e i compiti correlati (non obbligatori):
  • le procedure per la consultazione e la partecipazione dei lavoratori (non obbligatorie);
  • le informazioni su come comunicare preoccupazioni e feedback ai supervisori nei programmi di inserimento lavorativo dei lavoratori (non obbligatorie)

Il senior management dovrebbe promuovere il miglioramento continuo. Le organizzazioni di successo in termini di salute e sicurezza sono quelle che tengono costantemente d’occhio le potenziali opportunità di miglioramento della salute e della sicurezza. Il miglioramento continuo è una mentalità che porta ad essere sempre alla ricerca di aree che possano essere migliorate.

Gli auditor in questo caso controlleranno:

  • se si stanno discutendo opportunità di miglioramento;
  • se la direzione incoraggia i dipendenti a seguire la SSL sul lavoro e promuove il raggiungimento dei relativi obiettivi;
  • se sono state allocate risorse adeguate per il miglioramento continuo

I documenti utili sono:

  • l'evidenza dell'esame da parte dell'alta direzione delle raccomandazioni per migliorare la SSL e agire di conseguenza (non obbligatoria);
  • l'evidenza della formazione relativa al miglioramento continuo per il top management, manager e non dirigenti (non obbligatoria);
  • la presenza di risorse destinate al miglioramento continuo (non obbligatorie)

Gli obiettivi del punto 5.1 sono molti e interconnessi:

  • stabilire un quadro entro il quale sviluppare le politiche e gli obiettivi della sicurezza;
  • incoraggiare la direzione a instaurare una cultura organizzativa in cui la sicurezza sia considerata una priorità;
  • sottolineare l'importanza di un approccio proattivo alla gestione dei rischi, piuttosto che limitarsi a reagire a eventi avversi;
  • enfatizzare la necessità di coinvolgere tutte le parti interessate, dai dipendenti ai fornitori, nella gestione della sicurezza;
  • porre le basi per un ciclo di miglioramento continuo, in linea con altri standard come, ad esempio, la ISO 9001

Il paragrafo 5.1 funge da snodo centrale che collega vari elementi del sistema, dall'identificazione dei rischi alla pianificazione, dall'implementazione alla verifica e al miglioramento continuo. In altre parole, è il centro attorno al quale ruotano tutte le altre componenti del sistema. E' inserito all'interno della sezione dedicata alla "Leadership", che è una delle parti fondamentali del modello PDCA (Pianificare, Fare, Controllare, Agire) e questa collocazione non è casuale, visto che è progettato per sottolineare l'importanza della direzione nell'orientare e nel sostenere gli sforzi dell'organizzazione verso la sicurezza e la salute sul lavoro.

Operativamente, il punto 5.1 serve come riferimento per la definizione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione. Stabilisce che la direzione deve non solo definire ma anche comunicare chiaramente le politiche e gli obiettivi di sicurezza a tutti i livelli dell'organizzazione per assicurare che vi sia un allineamento tra le strategie e le azioni quotidiane sul campo.

La direzione ha un ruolo cruciale nell'influenzare la sicurezza sul lavoro, poiché è il livello organizzativo che detiene il potere decisionale e le risorse per implementare cambiamenti significativi. Ecco alcuni modi specifici in cui la direzione può esercitare un impatto positivo:

  • Stabilire politiche e obiettivi - la direzione è responsabile per la definizione delle politiche della sicurezza e degli obiettivi correlati. Queste politiche servono come linee guida per l'intera organizzazione e stabiliscono le aspettative per il comportamento dei dipendenti. Gli obiettivi, che dovrebbero essere SMART, forniscono un modello per il miglioramento continuo;
  • Assegnazione delle risorse - senza un adeguato investimento in termini di tempo, personale e risorse finanziarie, anche le migliori politiche di sicurezza resteranno lettera morta. La direzione deve, quindi, assicurare che siano allocate risorse sufficienti per la formazione, l'equipaggiamento e l'implementazione di misure di sicurezza;
  • Promozione di una cultura della sicurezza - la cultura di un'organizzazione è fortemente influenzata dall'atteggiamento della direzione. Attraverso comunicazioni regolari, riconoscimenti e incentivi, il vertice può promuovere una cultura in cui la sicurezza sia valorizzata e praticata attivamente da tutti i membri dell'azienda;
  • Monitoraggio e valutazione - utilizzando misurazioni e indicatori specifici come il tasso di incidenti o il numero di ore di formazione per dipendente, il top management può monitorare l'efficacia delle misure di sicurezza in atto. Questo permette di identificare aree di miglioramento e di apportare correzioni tempestive;
  • Coinvolgimento delle parti interessate - la direzione deve anche interagire con altre parti interessate, come i dipendenti, i fornitori, i clienti e gli enti regolatori per assicurare che le politiche e le pratiche della sicurezza siano allineate con le aspettative esterne e con i requisiti normativi;
  • Esempi di leadership efficace - un esempio notevole di leadership efficace nella sicurezza sul lavoro è quello delle aziende che hanno adottato il metodologie focalizzate sul miglioramento continuo per ridurre gli incidenti sul lavoro

Il paragrafo 5.1 della norma ISO 45001 non è solo una raccomandazione ma diventa spesso un requisito legale, a seconda del contesto e del settore industriale in cui opera l'organizzazione. Ecco alcuni dei principali requisiti legali associati a questa sezione:

  • obbligo di diligenza - la direzione ha l'obbligo legale di esercitare una "diligenza ragionevole" per garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti. Questo implica l'adozione di misure preventive, come la valutazione dei rischi e l'implementazione di controlli adeguati, che sono in linea con le prescrizioni del paragrafo 5.1;
  • responsabilità civile e penale - la non conformità ai requisiti della leadership in materia di sicurezza sul lavoro può esporre la direzione a responsabilità civili e penali. Ad esempio, in caso di incidenti gravi, la direzione potrebbe essere ritenuta responsabile se non ha dimostrato un impegno adeguato nella gestione della sicurezza, come delineato nel paragrafo 5.1;
  • documentazione - le leggi spesso richiedono che la direzione mantenga una documentazione accurata delle sue attività in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Questo include non solo la politica per la sicurezza e i programmi di formazione ma anche le prove dell'engagement da parte della direzione, come le riunioni dedicate e i riesami periodici;
  • audit e ispezioni - le autorità possono condurre audit e ispezioni per verificare la conformità con le leggi sulla sicurezza sul lavoro. In questo contesto, l'adeguata implementazione del paragrafo 5.1 può servire come una prova del commitment dell'organizzazione nei confronti della sicurezza, facilitando il processo di audit;
  • interazione con altri standard e regolamenti - in alcuni settori come quello farmaceutico o alimentare, potrebbero esserci ulteriori requisiti legali o standard specifici che interagiscono con il paragrafo 5.1. Ad esempio, le aziende che seguono le Good Manufacturing Practices (GMP) devono dimostrare un livello di leadership e impegno che sia coerente con le prescrizioni della ISO 45001;
  • conformità internazionale - per le organizzazioni che operano a livello internazionale, la conformità con il paragrafo 5.1 può anche implicare l'adeguamento a leggi e regolamenti di diverse giurisdizioni che possono variare significativamente

Per l'implementazione efficace di questo paragrafo occorre:

  • Fase preliminare
    • valutazione dello stato attuale: condurre un'analisi per determinare il livello di conformità con i requisiti del paragrafo 5.1 e identificare eventuali lacune;
    • definizione degli obiettivi: Sstabilire obiettivi per l'implementazione;
    • assegnazione delle risorse: allocare le risorse necessarie come personale, tempo e budget, per l'implementazione;
    • formazione iniziale: erogare formazione alla direzione e ai dipendenti coinvolti sull'importanza e sui requisiti del paragrafo 5.1
  • Fase di implementazione
    • sviluppo di politiche e procedure: creare o aggiornare le politiche e le procedure aziendali per allinearle con i requisiti del paragrafo 5.1;
    • coinvolgimento della direzione: assicurare che la direzione sia attivamente coinvolta nel processo, dimostrando un impegno visibile verso la sicurezza e la salute sul lavoro;
    • comunicazione interna: comunicare gli obiettivi e le aspettative a tutti i livelli dell'organizzazione attraverso riunioni e altri canali;
    • formazione e sensibilizzazione: erogare formazione specifica e programmi di sensibilizzazione per i dipendenti
  • Fase di monitoraggio
    • implementazione di indicatori: utilizzare indicatori specifici per monitorare il progresso verso gli obiettivi;
    • audit: condurre audit interni per valutare la conformità e l'efficacia dell'implementazione;
    • raccolta e analisi dei dati: utilizzare strumenti come software di gestione dei rischi per raccogliere dati pertinenti e analizzarli
  • Fase di revisione e aggiornamento
    • valutazione dei risultati: confrontare i risultati ottenuti con gli obiettivi iniziali e analizzare le discrepanze;
    • feedback e correzioni: utilizzare i risultati della valutazione per apportare correzioni e aggiornare le politiche e le procedure;
    • documentazione: mantenere una documentazione accurata di tutto il processo per scopi di conformità e per future revisioni e audit;
    • comunicazione dei risultati: comunicare i risultati e i successi a tutte le parti interessate, inclusi dipendenti, fornitori e enti regolatori

L'identificazione dei rischi è un elemento chiave per la gestione efficace della sicurezza e della salute sul lavoro, e si colloca in un contesto sinergico con il paragrafo 5.1 della norma ISO 45001 che richiede un impegno proattivo da parte della direzione.
Alcune metodologie consolidate per l'identificazione dei rischi sono:

  • l'Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) che è una metodologia che può essere utilizzata per identificare i rischi interni ed esterni e che fornisce un quadro per valutare le forze, le debolezze, le opportunità e le minacce relative alla sicurezza sul lavoro;
  • l'FMEA (Failure Modes and Effects Analysis) che è una metodologia strutturata per identificare i modi in cui un processo o un prodotto potrebbe fallire e per valutare l'impatto di tali fallimenti;
  • l'HAZOP (Hazard and Operability Study) che è una tecnica utilizzata per identificare i pericoli e i problemi operativi in sistemi complessi;
  • le checklists e le ispezioni sono metodi semplici ma efficaci per identificare i rischi;
  • le indagini e i questionari possono essere utilizzati per raccogliere informazioni dai dipendenti e da altre parti interessate su potenziali rischi per la sicurezza. Questo metodo è particolarmente utile per identificare rischi meno evidenti, come lo stress o il sovraccarico di lavoro;
  • la Job Safety Analysis è una tecnica che implica l'analisi dettagliata dei singoli lavori o attività, al fine di identificare i potenziali rischi associati;
  • la Root Cause Analysis che è utilizzata per identificare le cause alla radice dei rischi o degli incidenti;
  • le metodologie statistiche come l'analisi della regressione o il controllo statistico dei processi (SPC) possono essere utilizzate per identificare i rischi attraverso l'analisi dei dati storici e delle tendenze;
  • gli approcci basati sui diversi scenari prevedono la creazione di vari scenari di rischio, spesso utilizzando tecniche di modellazione, per valutare l'impatto potenziale e la probabilità di accadimento

Ognuna di queste metodologie ha i suoi punti di forza e di debolezza, e spesso la migliore strategia è un approccio combinato che utilizza più tecniche in modo complementare. Importante è anche l'uso di misurazioni e KPI per monitorare l'efficacia delle metodologie di identificazione dei rischi, in linea con gli obiettivi di miglioramento continuo e con la conformità normativa, come delineato nel paragrafo 5.1 della ISO 45001.

La valutazione dei rischi è un passaggio cruciale che segue l'identificazione dei rischi e che si integra strettamente con le prescrizioni del paragrafo 5.1 che richiede un impegno proattivo da parte della direzione nella gestione della sicurezza e della salute sul lavoro. Ecco alcuni strumenti e tecniche di valutazione comunemente utilizzati:

  • Matrice di valutazione dei rischi - questo strumento grafico aiuta a classificare i rischi in base alla loro probabilità di occorrenza e all'impatto potenziale. È utile per dare una priorità alle azioni di mitigazione e per allocare risorse in modo efficace;
  • BowTie analysis - l'analisi BowTie è utilizzata per visualizzare le cause, i percorsi e le conseguenze di un evento di rischio. Questo strumento è particolarmente utile per comprendere e comunicare la complessità dei rischi ad alta impatto ma bassa frequenza;
  • Software di gestione dei rischi - esistono diverse soluzioni software che facilitano la raccolta, l'analisi e la presentazione dei dati relativi ai rischi. Questi strumenti possono integrare vari metodi di valutazione e fornire dashboard per il monitoraggio in tempo reale;
  • Tecniche di simulazione - metodi come la simulazione Monte Carlo possono essere utilizzati per modellare l'incertezza e la variabilità associata ai rischi. Queste tecniche sono spesso utilizzate in contesti complessi come la gestione di progetti o la finanza;
  • Indicatori chiave di prestazione (KPI) - l'uso di KPI specifici per la sicurezza, come il tasso di incidenti o il numero di ore di formazione per dipendente, può fornire una misura quantitativa dell'efficacia delle misure di mitigazione dei rischi;
  • Audit Iinterni ed esterni - gli audit sono un metodo efficace per valutare la conformità con le politiche e i regolamenti di sicurezza. Possono essere condotti internamente o da enti esterni, e spesso includono una valutazione dettagliata dei rischi e delle misure di controllo;
  • Tecniche qualitative - metodi come interviste, focus group e osservazioni sul campo possono fornire informazioni preziose sui rischi che potrebbero non essere catturati attraverso metodi quantitativi.;
  • Analisi costi-benefici - questa tecnica valuta l'efficacia delle misure di mitigazione dei rischi in termini economici, confrontando i costi di implementazione con i benefici attesi in termini di riduzione dei rischi;
  • Metodi di valutazione ergonomica - in contesti come uffici o fabbriche, la valutazione ergonomica può aiutare a identificare rischi legati alla postura, all'uso di attrezzature o all'interazione uomo-macchina

Ogni strumento o tecnica ha le sue peculiarità e applicabilità in funzione del contesto organizzativo e del tipo di rischio. Spesso, un approccio multimodale che combina diversi strumenti e tecniche offre i risultati più completi e affidabili.

La comunicazione efficace con dipendenti, fornitori e altre parti interessate è un elemento fondamentale per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro, e si integra direttamente con i requisiti del paragrafo 5.1. Ecco alcune strategie e tattiche per ottimizzare questa comunicazione:

  • Comunicazione con i dipendenti
    • briefing e riunioni: organizzare briefing regolari e riunioni per discutere di questioni relative alla sicurezza, aggiornamenti normativi e obiettivi aziendali;
    • formazione: utilizzare sessioni di formazione per educare i dipendenti sui rischi specifici del loro ruolo e sulle procedure di sicurezza;
    • canali di feedback: creare canali aperti e anonimi attraverso i quali i dipendenti possono segnalare potenziali rischi o suggerire miglioramenti;
    • comunicazioni visive: utilizzare segnaletica, poster e altri strumenti visivi per comunicare informazioni chiave sulla sicurezza in modo immediato e comprensibile
  • Comunicazione con i fornitori
    • specifiche contrattuali: includere clausole relative alla sicurezza e alla conformità nei contratti con i fornitori;
    • audit: eseguite regolarmente degli audit per assicurarvi che i fornitori rispettino gli standard di sicurezza e qualità.;
    • workshop e seminari: organizzare eventi formativi con i fornitori per condividere best practices e aggiornamenti normativi;
    • report periodici: richiedere report periodici sui parametri di sicurezza, come incidenti o violazioni, per monitorare la performance e identificare aree di miglioramento
  • Comunicazione con altre parti interessate
    • interazione con enti regolatori: mantenere un dialogo aperto e costruttivo con gli enti regolatori per assicurare la conformità e anticipare eventuali cambiamenti nella normativa;
    • coinvolgimento dei clienti: utilizzare sondaggi, feedback e altre forme di interazione per raccogliere informazioni sui rischi percepiti dai clienti e sulle loro aspettative in termini di sicurezza;
    • comunicazione pubblica: utilizzare comunicati stampa, social media e altri canali per comunicare iniziative di sicurezza, successi e altri aspetti rilevanti al pubblico e ad altre parti interessate;
    • collaborazione con organizzazioni esterne: collaborare con associazioni di settore, gruppi di ricerca e altre organizzazioni per condividere conoscenze, risorse e best practices

Anche stabilire e monitorare gli obiettivi di sicurezza è un processo critico che si allinea direttamente con i requisiti del paragrafo 5.1 della norma ISO 45001 che enfatizza l'importanza della leadership e dell'impegno da parte della direzione. Ecco un approccio dettagliato su come procedere:

  • Fase di pianificazione
    • analisi dei rischi: utilizzare metodologie come FMEA, HAZOP o SWOT per identificare i rischi associati alle attività dell'organizzazione;
    • consultazione delle parti interessate: includere i dipendenti, i fornitori e altre parti interessate nel processo di definizione degli obiettivi;
    • definizione degli obiettivi: stabilire obiettivi SMART che siano allineati con la politica di sicurezza dell'organizzazione;
    • assegnazione delle risorse: allocare le risorse necessarie, come budget, personale e tempo, per raggiungere gli obiettivi stabiliti
  • Fase di implementazione
    • sviluppo del piano d'azione: creare un piano d'azione dettagliato che includa le attività, i responsabili, le scadenze e le risorse necessarie;
    • formazione e sensibilizzazione: erogare formazione specifica e sensibilizzare i dipendenti sugli obiettivi di sicurezza e sulle procedure da seguire;
    • comunicazione: utilizzare vari canali di comunicazione per informare tutte le parti interessate sugli obiettivi e sul piano d'azione
  • Fase di monitoraggio
    • indicatori: utilizzare indicatori specifici come il tasso di incidenti o il numero di ore di formazione in sicurezza per dipendente, per monitorare il progresso.;
    • audit: eseguite audit interni per valutare la conformità con gli obiettivi e identificare aree di miglioramento;
    • raccolta di dati: utilizzare strumenti come software di gestione dei rischi o sistemi di gestione dei documenti per raccogliere dati pertinenti;
    • analisi dei dati: effettuare un'analisi dettagliata dei dati raccolti per valutare il livello di raggiungimento degli obiettivi
  • Fase di revisione e aggiornamento
    • valutazione dei risultati: confrontare i risultati ottenuti con gli obiettivi iniziali e analizzare le discrepanze;
    • feedback e correzioni: utilizzare i risultati della valutazione per apportare correzioni e aggiornare gli obiettivi e i piani d'azione;
    • documentazione: mantenere una documentazione accurata di tutto il processo per facilitare future revisioni e audit;
    • comunicazione dei risultati: comunicare i risultati del monitoraggio e delle azioni correttive a tutte le parti interessate

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DOMANDE FREQUENTI - FAQ FREQUENTLY ASKED QUESTIONS

Cos'è il punto 5.1 della norma ISO 45001?

Il paragrafo 5.1 della norma ISO 45001 riguarda la leadership e l'impegno da parte della direzione nella gestione della sicurezza e della salute sul lavoro.

Perché è importante implementare efficacemente il paragrafo 5.1?

L'implementazione efficace di questo punto è fondamentale per instaurare una cultura della sicurezza robusta e resiliente all'interno dell'organizzazione.

Quali sono le principali fasi per l'implementazione del Pparagrafo 5.1?

Le principali fasi includono la valutazione iniziale, la pianificazione, l'implementazione, il monitoraggio e controllo, la revisione e l'aggiornamento, e infine la documentazione e archiviazione.

Come si può monitorare l'efficacia dell'implementazione?

È possibile utilizzare indicatori insieme a audit interni ed esterni.

Quali tecniche di analisi dei dati si possono utilizzare?

Metodologie come il controllo statistico di processo e l'analisi della regressione.

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