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Obiettivi e Indicatori per la Funzione QA
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Autore Messaggio
Batman
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 2:51 pm    Oggetto: Obiettivi e Indicatori per la Funzione QA Rispondi citando

Ciao a tutti,

apro una discussione per affrontare insieme a voi una problematica che secondo me è interessante per tutti coloro che lavorano in ambito Quality Assurance all'interno di una organizzazione.

Noi che apparteniamo a questo settore, siamo spesso chiamati a definire insieme alla Direzione gli obiettivi e gli indicatori per misurare le performance delle varie funzioni aziendali (es: produzione, operativo, commerciale...ecc).
Ma se anche noi siamo una Funzione organica dell'azienda, con i nostri costi, le nostre skills, le nostre inadempienze ecc... è opportuno che anche noi possiamo essere misurati rispetto ai nostri obiettivi dalla Direzione.

E qui c'è il problema. Infatti quali possono essere gli obiettivi interamente ricadenti nella nostra autonomia decisionale e quindi dipendenti dalle nostre azioni? e quindi quali indicatori possono meglio fotografare l'efficienza di una Funzione Qualità?

Proviamo a capirlo insieme? Magari anche con esempi concreti.
Grazie a chi vorrà partecipare!
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Batman
Nuova recluta del forum


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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 2:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Come punto di partenza potremmo anche considerare quelli presentati qui sul sito: http://qualitiamo.com/misurare%20controllare/Indicatori/esempi.html

Sono quelli considerati anche nella vostra realtà lavorativa?

E secondo voi sono davvero azzeccati?

Molte di quei parametri sono di vostra totale pertinenza o di fatto non descrivono la vostra efficienza perchè inficiati dalla condivisione degli stessi con altre funzioni?
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marcopn85
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non credo che ci siano degli indicatori in assoluto migliori di altri... Ma ogni organizzazione ha i suoi, quelli adatti cioè al proprio stile organizzativo.

Secondo me è giusto che anche la funzione qualità sia sottoposta ad un indicatore di prestazione (facciamo pur sempre parte di un processo, e come tale deve essere valutato).

Per quanto riguarda, in conclusione, quali indicatori utilizzare, sicuramente vanno definiti e condivisi insieme alla direzione. Bisogna "ascoltare" quali sono gli aspetti su cui porre maggior attenzione (es. ritardi sia in entrata che in uscita dall'orario di lavoro per quanto riguarda il personale, n° contratti conclusi per quanto riguarda gli uffici vendite e acquisti, fatturato generato da una certa area rapportato con le risorse utilizzate per i responsabili di settore, ecc.). Ci sono milioni di indicatori diversi. Bisogna solo trovare quelli più adatti allo scopo della nostra organizzazione... e lo scopo deriva sicuramente dalla Direzione (vedi mission, ecc.)
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Batman
Nuova recluta del forum


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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

marcopn85 la domanda è quali obiettivi e quali indicatori sono adatti a misurare la funzione Qualità (e quindi le performance di chi ci lavora)?

Ovviamente secondo il proprio parere, per confrontarci, chiaro.
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bella domanda!

Credo che tutto dipenda da come leggiamo gli indicatori pubblicati sul sito: i reclami possono essere un indicatore della qualità in generale dell'azienda ma probabilmente (ci torno su...) non lo sono più se parlo di efficacia e di efficienza della funzione qualità.

Se, però, facciamo un (grande) passo culturale avanti ecco che scopriamo che la funzione qualità dovrebbe avere il potere e gli strumenti per riuscire ad agire direttamente sul numero dei reclami e su molti altre informazioni rilevate.

Se ragioniamo a compartimenti stagni (per funzioni), come fa la maggioranza delle nostre organizzazioni, ognuno si prende la responsabilità dei reclami della propria area ed è morta lì, ma se proviamo a "gestire" la qualità (per processi) capite bene che il rappresentante della direzione, l'uomo-qualità e i proprietari di processo dovrebbero riuscire a fare qualcosa per cambiare certi andamenti negativi. E allora per me i reclami sono un parametro anche per giudicare la funzione qualità (in certe realtà è molto pericoloso, lo so).

Sbaglio? pensa1
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filippo1974
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

A me verrebbe da dire che se i processi per la Qualità sono qualcosa che per sua natura e definizione è distribuito all'interno dell'Organizzazione, pensare a indicatori di prestazione che tengano in considerazione solo l'attività di un'Area specifica in questo ambito venga un po' complicato.

Anche guardando all'elenco che lo stesso portale di Qualitiamo suggerisce, faccio davvero fatica a trovarne un indicatore il cui valore possa essere ricavato solamente sull'operato della QA. E tutto sommato mi sembra giusto che sia così: il perseguimento della soddisfazione del Cliente è un traguardo che si raggiunge solo se tutta l'Organizzazione è impegnata in questo senso.

Volendo trasporre questa riflessione nell'ambito a me più noto, quello dello sviluppo di prodotti software, il primo e più ovvio indicatore di prestazione che si adotta in questo ambito è in genere l'andamento temporale del numero di difetti (bug) rilevati in sede di verifica e/o validazione dei prodotti. Ci sono modelli statistici che suggeriscono come debba apparire l'andamento temporale di questo indicatore per un prodotto software, se pianificazione, progettazione e sviluppo sono condotti "bene". Ma se l'andamento si discosta da questi modelli, che informazione ne ricaviamo? E' il Controllo Qualità che non effettua i test in modo corretto? E' lo Sviluppo Software che non è in grado di governare la qualità dei prodotti che progetta?...

Forse è più semplice pensare ad indicatori che riguardino più squisitamente la parte di Controllo Qualità: penso ad esempio ai tempi medi di vita di un difetto, inteso come lasso di tempo da quando il difetto viene rilevato a quando l'azione correttiva messa in atto viene verificata e confermata efficace. Nella mia esperienza ho visto che, almeno nel mio campo, questo indicatore è influenzato in gran parte dalla capacità del Controllo Qualità, perché da essa dipendono la chiarezza e il rigore con cui viene documentato il difetto e quindi, in ultima analisi, la rapidità con cui viene riconosciuto e risolto dalla Progettazione e Sviluppo.

A titolo di esempio, un indicatore che utilizziamo qui dove lavoro io è il rapporto tra numero di difetti rigettati e il totale dei difetti aperti. Questo indicatore ci dà una buona informazione sulla capacità del Controllo Qualità di descrivere i difetti in modo chiaro e riproducibile e quindi la sua capacità di minimizzare il tempo speso per correggere i difetti.

Ciao
Filippo
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marcopn85
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

allora scusate, sono andato un po' fuori tema Embarassed

Provo a correggere il tiro...
Banalmente un primo indicatore può essere dato dal numero di reclami e rilievi che ha l'organizzazione, perchè sicuramente il settore qualità influisce (con la collaborazione di tutta l'organizzazione, è chiaro) con tutti i processi dell'organizzazione stessa.

Un altro indice può essere dato dal tempo necessario per mettere in atto i dovuti trattamenti ed azioni correttive ai rilievi riscontrati (rapportato ovviamente alla grandezza degli stessi)
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KK
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

provo a scaldare la discussione.... Smile


Se da tempo andiamo dicendo che la qualità non è una cosa a sé stante ma parte integrante dell'azienda, allora per me la qualità funziona bene quando funzionano bene gli altri processi.
La qualità sostiene, guida, tiene sotto controllo e dà un metodo all'azienda e ai suoi processi quindi gli indicatori migliori sono quelli che misurano gli altri processi.
Se i processo vanno bene, la qualità sta andando bene, perchè vuol dire che trova le debolezze e le corregge tempestivamente e nella maniera corretta.

Che ne dite?
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Batman
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 3:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottimo, la partecipazione interessante che mi aspettavo! grazie!

@ marcopn85: quando ti riferisci al "tempo necessario per mettere in atto trattamenti" sei sicuro che stai misurando un tempo che viene speso dalla funzione QA? O magari è un tempo che la QA stabilisce/suggerisce/condivide con la funzione responsabile di quel rilievo?... in questo secondo caso, se si sfora col tempo perchè quella funzione aveva altre priorità, altre contingenze e quell'azione correttiva ha sforato, si tratta di un'inadempienza del QA?

@ filippo1974: nella prima parte del tuo intervento sono d'accordo con te. E infatti lì c'è il problema! Smile la difficoltà di individuarli. Sulla parte che porti come esempio, lo dici stesso tu, quelli sono indicatori per il QC, che è altro rispetto al QA. Me lo insegnate.

@ Stefania: hai centrato il punto. Ma quel GRANDE passo culturale è una realtà diffusa? È realistico pensare che il gran dirigentone della parte produzione, o dell'area operativa accetti che esista una funzione "altra" rispetto ai propri processi interni che abbia il "potere" e gli "strumenti" (per usare le tue parole) per agire direttamente nel "SUO" ambito??? ...mmm...

@ KK: Effettivamente quello che dici s'avvicina molto a quello che poi di fatto è. Solo che quella che descrivi è anche una scappatoia per la Direzione stessa per non darti obiettivi... e se tutto va bene....beh...hai fatto SOLO il tuo lavoro, non hai traguardato chissà cosa. Smile

O no? che ne dite?
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KK
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Batman ha scritto:
@ KK: Effettivamente quello che dici s'avvicina molto a quello che poi di fatto è. Solo che quella che descrivi è anche una scappatoia per la Direzione stessa per non darti obiettivi... e se tutto va bene....beh...hai fatto SOLO il tuo lavoro, non hai traguardato chissà cosa. Smile


Ma i tuoi obiettivi non dovrebbero essere quelli che la direzione stessa ti pone nella politica della qualità e nel cruscotto di indicatori da discutere nel riesame della direzione?
Si potrebbe ipotizzare che i tuoi obietti sono gli stessi perseguiti dalla direzione, quindi l'efficacia e l'efficienza dell'azienda?
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Batman
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:

Ma i tuoi obiettivi non dovrebbero essere quelli che la direzione stessa ti pone nella politica della qualità e nel cruscotto di indicatori da discutere nel riesame della direzione?
Si potrebbe ipotizzare che i tuoi obietti sono gli stessi perseguiti dalla direzione, quindi l'efficacia e l'efficienza dell'azienda?


Ma sì! infatti idealmente non sarebbe niente male. Ma ragioniamo su un paio di aspetti di questo che dici:

1) Per avere obiettivi è necessario avere le risorse per perseguirli, no? Beh la Direzione, va da sé, ce le ha.
Tu, per condividere quegli stessi obiettivi, hai le stesse risorse? Puoi davvero intervenire con efficacia REALE per influenzare un processo in modo AUTONOMO? O dipenderai sempre anche dal contributo di altri?

2) Se la Direzione raggiunge i suoi obiettivi, allora ha guidato bene l'azienda. E sarà confermata dalla proprietà. O se coincide con la proprietà stessa, tanto più semplice. Ma se quegli stessi obiettivi li condividi anche tu...come si misura in modo oggettivo il tuo apporto a tale raggiungimento?

3) Discorso "rinforzo positivo": se al raggiungimento di un obiettivo è previsto un "premio".... beh la misura deve essere precisa. Quelli delle altre funzioni lo possono essere. Nel tuo caso hai un premio se la società raggiunge gli obiettivi scritti nella politica per la qualità? È realmente così?


L'ultima modifica di Batman il Gio Gen 10, 2013 4:26 pm, modificato 1 volta
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marcopn85
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
@ marcopn85: quando ti riferisci al "tempo necessario per mettere in atto trattamenti" sei sicuro che stai misurando un tempo che viene speso dalla funzione QA? O magari è un tempo che la QA stabilisce/suggerisce/condivide con la funzione responsabile di quel rilievo?... in questo secondo caso, se si sfora col tempo perchè quella funzione aveva altre priorità, altre contingenze e quell'azione correttiva ha sforato, si tratta di un'inadempienza del QA?


Sicuramente può essere vista in molte maniere... mi sono spiegato male, portavo l'esempio estremo di rilievi/non conformità mai gestite, oppure gestite dal RQ dopo un tempo infinito.

La fattibilità ed il tempo impiegato per risolvere una non conformità può essere sicuramente un indicatore, anche se, come mi suggerisci te, lo annovererei tra quelli di processo, più che di una funzione specifica.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Batman ha scritto:
@ Stefania: hai centrato il punto. Ma quel GRANDE passo culturale è una realtà diffusa? È realistico pensare che il gran dirigentone della parte produzione, o dell'area operativa accetti che esista una funzione "altra" rispetto ai propri processi interni che abbia il "potere" e gli "strumenti" (per usare le tue parole) per agire direttamente nel "SUO" ambito??? ...mmm...


Il problema è proprio questo: se c'è cultura, va da sé che gli indicatori della funzione qualità possano essere un po' più "alti" perché col supporto della direzione o di un suo rappresentante dovrebbero esserci tutti i mezzi per poter intervenire. L'accettare o meno che altri ficchino il naso nella propria area fa ancora una volta parte di quella cultura che, se manca, ci fa ripiombare nei compartimenti stagni estesi anche agli indicatori.

Il problema è che a volte si cerca di attribuire indicatori generici alla qualità senza offrirle il necessario supporto e lì iniziano i problemi perché, se le cose non funzionano, "è colpa della qualità".

Batman ha scritto:
1) Per avere obiettivi è necessario avere le risorse per perseguirli, no? Beh la Direzione, va da sé, ce li ha.
Tu, per condividere quegli stessi obiettivi, hai le stesse risorse? Puoi davvero intervenire con efficacia REALE per influenzare un processo in modo AUTONOMO? O dipenderai sempre anche dal contributo di altri?


Riassunto perfetto.
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Batman
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Batman ha scritto:
@ Stefania: hai centrato il punto. Ma quel GRANDE passo culturale è una realtà diffusa? È realistico pensare che il gran dirigentone della parte produzione, o dell'area operativa accetti che esista una funzione "altra" rispetto ai propri processi interni che abbia il "potere" e gli "strumenti" (per usare le tue parole) per agire direttamente nel "SUO" ambito??? ...mmm...


Il problema è proprio questo: se c'è cultura, va da sé che gli indicatori della funzione qualità possano essere un po' più "alti" perché col supporto della direzione o di un suo rappresentante dovrebbero esserci tutti i mezzi per poter intervenire. L'accettare o meno che altri ficchino il naso nella propria area fa ancora una volta parte di quella cultura che, se manca, ci fa ripiombare nei compartimenti stagni estesi anche agli indicatori.

Il problema è che a volte si cerca di attribuire indicatori generici alla qualità senza offrirle il necessario supporto e lì iniziano i problemi perché, se le cose non funzionano, "è colpa della qualità".

Batman ha scritto:
1) Per avere obiettivi è necessario avere le risorse per perseguirli, no? Beh la Direzione, va da sé, ce li ha.
Tu, per condividere quegli stessi obiettivi, hai le stesse risorse? Puoi davvero intervenire con efficacia REALE per influenzare un processo in modo AUTONOMO? O dipenderai sempre anche dal contributo di altri?


Riassunto perfetto.


Ti quoto totalmente.

Ora, al di là della parte "ideale" (quella sul salto culturale), su cui credo convergiamo tutti senza dubbio, resta un problema concreto laddove questo salto non c'è o non c'è ancora stato: ....

... che si fa?
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KK
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MessaggioInviato: Gio Gen 10, 2013 4:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Batman, non sto a quotarti ma vorrei parlare più in generale dei 3 punti con cui mi hai risposto.
Ho la sensazione che in quella risposta si sia fatta un po' di sovrapposizione tra obiettivi di funzione aziendale e obiettivi personali.

Faccio un esempio:
Se il mio capo Direttore di stabilimento, ad inizio anno mi convoca e mi dice: "caro responsabile qualità, quest'anno ho deciso di darti questi obiettivi per i quali, se li porti a termine, ti corrispondo un premio di 100 euro:
- conseguire la certificazione ISO 9001 per l'azienda
- completare il ciclo di audit interni prima di luglio
- ridurre i tempi di verifica dell'efficacia delle AC da 3 mesi a 2".

Questi per me sono tutti obiettivi personali di KK, non della funzione aziendale "qualità".

Se nella politica della qualità invece c'è l'obiettivo di aumentare il fatturato di 1 punto percentuale e diminuire le non conformità di processo di 2 punti percentuali, di sicuro c'è un contributo della qualità, ma non credo che il premio finale sia corrisposto sull'apporto a questo tipo di obiettivi.

Sto sbagliando qualcosa?
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