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Fiocco Nuova recluta del forum
Registrato: 28/01/08 15:10 Messaggi: 6
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 3:21 pm Oggetto: Calibratura strumenti di controllo |
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Buongiorno a tutti. E' la prima volta che scrivo su questo forum anche se è già da un paio di settimane che vi seguo con interesse.
Devo farvi una domanda sulla validità dei risultati ottenuti con strumenti di misura che, in seguito, si sono rivelati non ben tarati. Cosa devo fare secondo voi? I prodotti controllati sono già stati inviati ai clienti. :? |
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bull Forumista fugace
Registrato: 21/09/07 10:11 Messaggi: 1365
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 4:16 pm Oggetto: |
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ben arrivato fiocco. la norma chiede in maniera specifica che vengano rivisti tutti i test effettuati col lo strumento fuori controllo: se il test è fondamentale per la qualità del prodotto devi dirlo ai tuoi clienti e dovete decidere insieme cosa fare. |
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ovetto Apprendista forumista
Registrato: 22/11/07 11:58 Messaggi: 46
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 5:00 pm Oggetto: |
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Io farei così: poniamo che il problema sia imputabile a un micrometro che, ipotizziamo, ha un errore di misurazione di + .005" mentre la mia procedura mi dice che, al massimo, l'errore può essere di +/- .001.
La prima cosa da fare è stabilire quali sono i prodotti controllati che possono avere dato risultati falsati (ti basterà risalire all'ultima calibrazione fatta).
Una volta stabilito quali sono i prodotti a cui prestare attenzione, considera se questo test è davvero importante per il prodotto finale (ad esempio se viene effettuato subito prima del rilascio dello stesso).
Quali clienti avvisare a questo punto? Dipende dall'utilizzo che fanno del prodotto. Questo lo sai meglio tu di me. Spesso le tolleranze spinte alle quali sottoponiamo la nostra produzione sono inutili per certi clienti. |
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Fiocco Nuova recluta del forum
Registrato: 28/01/08 15:10 Messaggi: 6
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 5:46 pm Oggetto: |
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Ah, dite proprio che non si può fare altrimenti? :cry:
Il problema è che noi non controlliamo così spesso le tarature degli strumenti e quindi l'ultimo controllo risale a mesi fa. Rintracciare tutti quei prodotti e, soprattutto, avvisare i clienti rappresenta un bel problema! |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 6:19 pm Oggetto: |
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ciao fiocco,
formalmente, ahi ahi ahi...
praticamente fai valere la regola del buon senso...
1) fai una seria analisi dei rischi e valuta che danni possono manifestarsi.
2) se sei sicuro (anche moralmente ed eticamente) che non ci sono danni per la sicurezza dei clienti imputabili alla leggerezza di non tarare gli strumenti, meglio. aspetta e semmai rifondi, sostituisci, chiedi umilmente scusa, cospargetevi di cenere ecc.
3) se non 2) ossia se delle conseguenze potrebbero inficiare il funzionamento, beh, azione di richiamo trasparente (lo fa FIAT, renault, VW ecc.) e fai in modo che si capisca che siete seri a richiamare un prodotto e ne trai anche vantaggi di fidelizzazione...
Oppure invia i tuoi service-men a dare un'occhiata per rassicurarti...
Oppure fai intervenire l'assicurazione (si si sono costi anche questi, ma ne va della credibilità dell'azienda...
4) ... tutte le cose più intelligenti delle mie che ti suggreiscono gli amici del forum... |
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Fiocco Nuova recluta del forum
Registrato: 28/01/08 15:10 Messaggi: 6
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Inviato: Mar Gen 29, 2008 4:12 pm Oggetto: |
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Dario, se faccio uscire una cosa del genere qui mi uccidono! Vuoi vedermi morto? :cry:
Lo so che sarà poco etico ma posso solo incrociare le dita e sperare.
Una cosa, però, l'ho fatta: ho diminuito la frequenza di taratura dei nostri strumenti, a scanso di nuovi problemi! |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Gen 29, 2008 4:51 pm Oggetto: |
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miiii... ho appena finito di salvare in pdf tre processoni...
e un attimo di relax per rispondere mi fa bene...
OK! Come vedi, molto spesso la teoria e le buone intenzioni sono sopraffatte dalla pratica e dall'operatività.
Io ti ho dato un paio di possibili idee sul come fare, ma solo l'azienda, tu in questo caso, puoi stabilire se e cosa va fatto.
Forse hai letto del mio intervento sui pistoncini dell'ABS un qualche anno fa... allora la macchina transfer produsse un lotto con un difetto di tolleranza sulla rugosità superficiale dal nostro cliente in germania...
beh, allora si decise di far richiamare tutte le Ford Galaxy della partita che montava quel sistema ABS (non facciamo nomi dai eheh)... per poi scoprire che il sistema frenante era perfetto e un unico incidente successo in Portogallo con ferimento che magari forse poteva essere causato da difetto ABS, era causato non dai freni difettosi, ma da un altro problema, il solito, umano... Costi? Miiiiii enormi! Ma c'era di mezzo la sicurezza, quindi dalla risk analysis decidemmo di andare nella direzione eticamente corretta... ma si doveva! Io non avrei dormito la notte se non avessimo fatto nulla. Ma da te il problema è diverso. OK, torno ai miei processi...
ciao
d |
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naralis Nuova recluta del forum
Registrato: 06/05/09 12:09 Messaggi: 17 Residenza: BERGAMO
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Inviato: Dom Mag 10, 2009 12:42 am Oggetto: |
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Riallacciandoni ai commenti precedenti penso che innanzitutto bisogna vedere la criticità di ogni particolare misurato in modo sbagliato.
Penso che se ci fosse il rischio di conseguenze pesanti direi di avvisare il cliente e nel caso lui riconoscesse che l'errore non compromette la funzionalità apprezzerebbe l'onestà e non renderebbe la merce.
L'unica cosa e non dirgli che le misure sono sbagliate per strumento tarato male altrimenti avete finito di lavorare per lui.
ciao _________________ ciao a tutti |
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gibbosky Forumista di Sicurezza
Registrato: 21/09/07 18:46 Messaggi: 1049 Residenza: Terni
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Inviato: Dom Mag 10, 2009 2:29 am Oggetto: |
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cito la beneamata
Inoltre, l’organizzazione deve valutare e registrare la validità dei risultati delle precedenti misurazioni, qualora si riscontri che l’apparecchiatura non è conforme ai requisiti. L’organizzazione deve intraprendere azioni appropriate sull’apparecchiatura e su ogni prodotto coinvolto.
vedi tu quindi come interpretare la cosa... o meglio, l'interpretazione è univoca e oggettivamente ineluttabile... chiaramente come suggerito dal buon Dario cerca di capire la criticità di eventuali fuori tolleranza... e agisci di conseguenza... Bada bene che se poi c'è la sicurezza o altre cogenze legate al prodotto... ad esempio mi viene da dire una sezione di un bullone minore di quanto dovrebbe essere...io allore starei ben con le antenne ritte !
Citazione: | Una cosa, però, l'ho fatta: ho diminuito la frequenza di taratura dei nostri strumenti, a scanso di nuovi problemi! Embarassed |
chiaramente in luogo di diminuito volevi dire aumentato... diminuito il periodo temporale di taratura (T) ... ergo f=1/T aumentato la frequenza
E' tardi...ho sonno ...fatemi giocare un po' no ?
Concludo battendo nuovamente sul buon senso... se le tolleranze sono risicate e già in quella tolleranza il cliente ci sguazza poco rintraccia i pezzi misurati in modo non idoneo... se utilizzate invece tolleranze fortemente cautelative...molto più spinte id quanto serva...io dormirei sonni tranquilli... non credo usiate gli strumenti di misura come zappe no?
quanto vorrai che sia andato fuori taratura ??!!
notte a tutti
gibbosky |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Mag 11, 2009 12:55 pm Oggetto: |
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siete d'accordo se riassumo così le domande che ci si pone in queste situazioni?
1) perchè è accaduto che lo strumento si sia starato? (è possibile che ricapiti?)
2) di quanto e come si sia starato (problema di ripetibilità, deriva, deriva progressiva)?
3) quando è capitato (vanno ricontrollate le registrazioni e i campioni depositati)?
4) perchè nessuno se ne è accorto (di solito CQ adopera uno strumento diverso dall'operatore)?. Se lo strumento è unico (vedi CMM) ci dovrebbe essere comunque una misura di confronto come un diametro esterno, una circolarità da utilizzare come indicatore
5) Quanto critica è la misura (non fidandosi troppo del know.how interno a volte risulta fallace e anche il disegno non sempre riporta le reali esigenze sia in positivo che in negativo?
6) Esistono dei dati storici?
Attenzione che la iso parla di azioni appropriate quindi non necessariamente deve essere comunicata al cliente basta che l'organizzazione lo giustifichi.
Per etica si dovrebbe comunicarlo ma la pratica....... |
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