CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO E PERSONALE - I SETTORI IN CONTROTENDENZA POSITIVA
di Brescia Oggi
Il trend delle certificazioni sotto accreditamento del primo semestre 2009: una panoramica dei settori tra effetti della crisi e nuovi impulsi del mercato
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Il trend degli ultimi mesi del mercato delle certificazioni di sistema di gestione mostra per la prima volta una flessione con un calo attestato - in base alle rilevazioni Accredia per le certificazioni sotto accreditamento - intorno al migliaio nel periodo marzo-giugno (tra marzo e aprile - 0,5%).
Il mercato nel complesso però ha già dato segni di ripresa con lo 0,4% in più di settembre sul mese precedente ed è sempre in aumento costante (+ 2,5% nel periodo gennaio-settembre 2009). Le certificazioni peraltro già da alcuni anni dimostrano un aumento più moderato rispetto al passato.
Da una parte il mercato delle certificazioni è caratterizzato, sotto alcuni aspetti riferibili in soprattutto alle certificazioni di sistema di gestione qualità, da saturazione, dall'altra la crisi finanziaria ha visibilmente inciso sull'economia reale, con effetti in particolari comparti produttivi (articoli sportivi, beni personali e per la casa, editoria, gioielleria, commercio all'ingrosso, tessile) che risentono direttamente della contrazione dei consumi e del calo delle produzioni industriali.
Pubblica amministrazione, sanità, servizi sociali e servizi pubblici in generale confermano un trend positivo del 5 % circa e sono da considerare tra i valori assoluti più alti.
Considerando nello specifico i vari sistemi di gestione, come anticipato i sistemi di gestione per la qualità a norma della ISO 9001 crescono moderatamente rispetto al passato, ma cresce il tasso di penetrazione dei sistemi di gestione ambientali (ISO 14001) con il 4,5 % in più sui nove mesi dell'anno, e soprattutto quelli per la sicurezza e salute sul lavoro (OHSAS 18001) con il 17%.
Per quanto riguarda altri tipi di certificazione, si può invece parlare tranquillamente di trend positivo, anche se meno evidente - spiega il direttore generale di ACCREDIA - sussiste una forte spinta della certificazione di prodotto, specialmente nel comparto delle produzioni agroalimentari.
In questi settori, da una parte c'è sempre un incentivo in termini di comunicazione al consumatore dal momento che il coltivatore, il trasformatore e il distributore possono dare immediata della sicurezza e del valore aggiunto (in termini di genuinità, salubrità, ma anche tipicità e sapore) del prodotto, apponendo direttamente il marchio sull'imballaggio, dall'altra c'è un numero crescente di dispositivi che si devono rispettare.
Restando ferma la legislazione vigente in materia, che rappresenta un ineludibile requisito, ci sono i nuovi regolamenti europei in materia di prodotti da agricoltura biologica (834/2007), indicazioni geografiche e denominazioni di origine - IGP, DOP (510/2006), specialità tradizionali garantite - STG (509/2006), organizzazione comune del mercato vitivinicolo - IGT - DOC - DOCG (479/2008); e poi ci sono i cosiddetti certificati definiti "B2B".
Si tratta di schemi quali IFS, BRC Globalgap mediante i quali l'industria di trasformazione e, soprattutto, la distribuzione moderna, intendono ottenere le migliori garanzie circa l'affidabilità dei fornitori.
In questo modo si evitano le verifiche definite di seconda parte, senza rinunciare a tutelare l'interesse del consumatore finale.
Le certificazioni di personale
Un'altra spinta in controtendenza rispetto ai mercati riguarda la certificazione delle figure professionali.
Il mercato unico europeo ha consentito, oltre che la libera circolazione di beni, servizi e risorse finanziarie, anche la libera circolazione delle risorse umane. Da qui la necessità di una garanzia preventiva da offrire ai clienti e agli stakeholder in generale, per offrire un indice della professionalità degli operatori dei vari settori, al fine di renderne oggettivamente verificabili le competenze.
Le figure professionali tradizionali sono quelle che intervengono nei processi di costruzione della qualità in campo industriale (controlli tecnici di vario tipo: addetti ai controlli non distruttivi, operatori di saldatura, addetti a macchine e misure speciali, e ad altre operazioni tecniche specialistiche correlate ai processi industriali) e nei processi di costruzione e assicurazione della qualità (verifiche ispettive: valutatori di sistemi di gestione aziendale, progettisti/consulenti e responsabili dei sistemi).
Oggi però si afferma la richiesta, e di conseguenza aumentano le certificazioni corrispondenti, di figure impegnate a fornire servizi di vario genere, che hanno rapporto diretto con l'azienda ovvero con l'utente finale, che deve essere garantito, protetto e rassicurato circa la prestazione professionale fornita.
Si tratta di figure come il consulente di direzione e organizzazione e dell'igienista industriale, ma anche del naturopata e del chinesiologo.
È anche in questo caso il settore ambientale ad aver manifestato forti esigenze di impiego di personale qualificato, per aderire alla crescente e sempre più stringente evoluzione normativa e anche per rispondere alle richieste del mercato, sempre più sensibile alle tematiche ambientali (protezione dell'ambiente, risparmio energetico, sostenibilità, ecc.).
Possiamo citare la figura del certificatore energetico degli edifici, e quella in via di sviluppo dell'operatore sui "gas fluorurati"; un ambito in cui gli obiettivi ambientali (sono gas ad effetto serra), si combinano con quelli della sicurezza.
Il mercato delle professioni impegnate in valutazioni/verifiche/certificazioni in campo ambientale è anche legato alla politica comunitaria in materia e all'emissione delle corrispondenti direttive, per cui si vengono a creare nuovi contesti operativi.
Ne sono esempio la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia e la 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità (direttiva "Emission Trading").
Lo scenario
Come scenario, si può affermare che il trend positivo del mercato delle certificazioni è già ripartito, e che gli incrementi più significativi non riguarderanno tanto i sistemi di gestione per la qualità, ma soprattutto quelli di gestione ambientale e per la salute e sicurezza, sul lavoro e per la sicurezza alimentare, oltreché i prodotti e le figure professionali.
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Gli accreditamenti
Questo scenario è prefigurato dal mercato dei certificatori, gli organismi di certificazione e ispezione che rilasciano alle organizzazioni certificazioni di sistema di gestione, prodotto, personale, ecc. e rapporti di ispezione. Si tratta del sistema a monte delle organizzazioni certificate, di cui il consumatore finale ha percezione scarsa o nulla, ma la cui operatività riflette le esigenze e insieme segna gli sviluppi del mercato delle certificazioni.
A novembre 2009 operano infatti sotto accreditamento 143 soggetti, ossia l'11% in più rispetto alla fine del 2008, quando erano 129.
Sono aumentati gli organismi che effettuano ispezioni (di 11 unità) - in funzione di nuove normative - che rilasciano certificazioni di sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro e per la sicurezza alimentare (entrambi + 6) e di gestione ambientale ( + 5), certificazioni di prodotto (+ 4) e di personale ( + 3).
(Fonte: Brescia Oggi)