LA VALENZA SOCIALE DELLA NORMA CEI

di Ugo Nicola Tramutoli UNI

Una riflessione sulle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano.

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Premere un interruttore, accendere una lampadina, utilizzare un elettrodomestico: gesti quotidiani, compiuti quasi automaticamente, semplici eppure collegati a sistemi più grandi, più o meno complessi, ma sempre studiati per esser sicuri e aggiornati, per garantire livelli qualitativi elevati e al passo con l’evoluzione della ricerca scientifica e tecnologica e per funzionare in modo adeguato anche in condizioni di rischio, malfunzionamento o imprevisto.

Garantire la sicurezza, anche nei piccoli gesti quotidiani, migliorare la qualità della vita, nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze espresse dalla collettività, è l’obiettivo delle norme e il CEI lavora, attraverso il consenso di tutte le parti coinvolte nel processo normativo, al loro sviluppo e alla loro implementazione.

La missione del CEI si concretizza non solo nella elaborazione delle norme tecniche, ma attraverso il perseguimento di obiettivi più ampi legati al benessere e alla sicurezza della società in generale: lo studio dei problemi di carattere scientifico e tecnologico, la promozione della cultura tecnica, l’opera di formazione, l’attività di supporto alla legislazione e alla certificazione, la partecipazione e la rappresentanza nazionale negli enti europei ed internazionali di normazione.

La normazione ha il compito di accompagnare il progresso scientifico e tecnologico, come nel caso delle nanotecnologie o dell’efficienza energetica, campi di applicazione per i quali sono stati recentemente costituiti appositi Comitati Tecnici in seno al CEI. Fin dalla sua fondazione, nel 1909, con il primo riconoscimento giuridico delle norme CEI nella legge italiana n.186 del 1968 e con la designazione del CEI quale organismo italiano di normazione elettrotecnica ed elettronica con l’incarico di partecipare ai lavori comunitari per l’elaborazione di norme tecniche armonizzate nel 1978, il CEI ha lavorato per il perseguimento della regola dell’arte.

L’applicazione delle norme tecniche CEI, seppur non strettamente obbligatoria, garantisce il rispetto della regola dell’arte, cui prodotti ed impianti sono chiamati a rispondere secondo la legge. Gli standard codificati nelle norme CEI costituiscono una piattaforma di riferimenti certi e comuni per i settori produttivi e per la garanzia di sicurezza e affidabilità dei prodotti a tutela del consumatore finale.

Una piattaforma tecnica comune e condivisa, permette economie di scala e contribuisce al contenimento dei costi, rende possibile un adeguato e accessibile rinnovamento tecnologico e minimizza i rischi che l’innovazione spinta può comportare, garantendo elevati standard di sicurezza e di qualità a tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente e in rappresentanza degli interessi di tutte le parti coinvolte, siano essi costruttori, utilizzatori o clienti finali.

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Il processo normativo che precede la pubblicazione di una norma CEI coinvolge tutte le parti sociali. La nostra Associazione offre la possibilità di confronto e dibattito nella fase preparatoria della definizione di norme, alla luce di decreti, delibere e provvedimenti dispositivi in genere. Grazie alla fase di “inchiesta pubblica”, la pubblicazione di una norma è un processo che garantisce la partecipazione ai lavori normativi di tutte le parti coinvolte: consumatori, utilizzatori, aziende produttrici, associazioni di categoria, tecnici, istituzioni, ecc.

Il forte mandato conferito agli enti normatori da parte della Commissione Europea con le direttive nuovo approccio, ovvero la delega ad attuare le direttive dell’Unione Europea in ambito impiantistico e tecnologico, implica il mantenimento di una posizione autorevole e di riferimento per tutte le componenti sociali del Paese.
Le norme armonizzate, unitamente alla garanzia di sicurezza e qualità dei prodotti a tutela del consumatore finale, favoriscono l’apertura dei mercati supportando le Autorità preposte alla regolazione e vigilanza del mercato. In questo contesto, il CEI collabora con il Ministero dello Sviluppo Economico per il riordino della legislazione riguardante gli impianti (recente DM 37/08) e con la Guardia di Finanza per la sorveglianza dei prodotti sul mercato.

Le norme CEI sono dunque il frutto di un vasto lavoro di ricerca, innovazione tecnologica e relazioni nazionali e sovranazionali, nel rispetto della rappresentanza di un ampio spettro di portatori di interesse, esperti del settore, produttori e consumatori e nella direzione di un fine ultimo sociale: la sicurezza e la tutela della collettività e il perseguimento di uno sviluppo sostenibile con riguardo anche alle risorse e all’ambiente.

PER SAPERNE DI PIU':

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