INNOVAZIONE: LA UE FISSA GLI STANDARD
di Maria Adele Cerizza - Il Sole 24 Ore
Le indicazioni comunitarie possono aiutare ad affrontare le sfide della globalizzazione. Dalla trasparenza alla burocrazia le nove linee guida della Commissione.
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La "normalizzazione" può favorire l'innovazione.
E' il senso di una Comunicazione elaborata dalla Commissione europea intitolata, appunto, "Verso un maggior contributo della normalizzazione all'innovazione in Europa".
Normalizzazione (in inglese standardization) è sinonimo di cooperazione - su base volontaria - tra industria, consumatori, autorità pubbliche e altre parti in causa ai fini dell'elaborazione di specifiche tecniche comuni.
Rappresenta un completamento della concorrenza incentrata sul mercato, in genere con l'intento di raggiungere obiettivi quali, ad esempio, l'interoperabilità di prodotti/servizi complementari. Si vuole, inoltre, stabilire congiuntamente metodi di prova e prescrizioni in materia di sicurezza, salute, efficienza organizzativa e ambientale.
Gli attuali modelli di normalizzazione a livello sia europeo che internazionale sono rimessi in questione da sfide come l'accelerazione dei cicli congiunturali, la convergenza delle tecnologie e la tendenza alla globalizzazione dei mercati.
E' quanto avviene nell'ambito della crescente concorrenza internazionale a livello di definizione delle norme da parte di economie emergenti che considerano la normalizzazione un punto di forza strategico.
Di conseguenza la normalizzazione deve adattarsi a questo nuovo scenario, rafforzando al contempo il suo ruolo a sostegno dell'innovazione e della competitività.
In questa prospettiva, la Commissione ha individuato "nove elementi chiave":
- Riaffermare l'impegno a favore di una normalizzazione imperniata sul mercato e dell'applicazione volontaria delle norme
- Riconoscere l'importanza delle norme sia formali che informali ai fini dell'innovazione
- Incentrare l'interesse sull'elaborazione di norme per il mercato mondiale
- Facilitare l'inclusione nelle norme delle nuove conoscenze ricavate, in particolare, dai programmi di ricerca e innovazione finanziati dal pubblico
- Facilitare l'accesso alla normalizzazione di tutte le parti interessate, in particolare le Pmi, ma anche dei consumatori e ricercatori
- La politica Ue deve impegnarsi per eliminare gli ostacoli a un'applicazione reale delle norme: mancanza di visibilità, complessità, incertezza sulla conformità alle norme o esistenza di norme concorrenti
- I diritti di proprietà intellettuale (Dpi) e l'esercizio di normalizzazione incoraggiano l'innovazione. Ma, dato che il loro contributo alla realizzazione di tali obiettivi comuni assume forme diverse, va considerata adeguatamente la correlazione tra Dpi e normalizzazione
- Gli Oen (Organismi europei di normalizzazione) sono la chiave di volta della normalizzazione in Europa e i loro processi di riforma in atto meritano un'attenzione particolare
- Occorre adeguare le priorità della normalizzazione europea alle esigenze mutevoli dell'economia e delle società europee e ai profondi cambiamenti politici ed economici della scena internazionale
In testa all'elenco dei punti chiave, viene posto l'impegno a favore di un processo imperniato sul mercato e dell'applicazione volontaria delle norme.
Tra le altre priorità si insiste sulla necessità di facilitare l'accesso alla normalizzazione di tutte le parti interessate, in particolare le piccole e medie imprese, ma anche gl utilizzatori/consumatori e i ricercatori.
Il potenziale innovativo della normalizzazione, secondo il documento, spesso non è realizzato a causa di ostacoli quali, ad esempio, la complessa formulazione delle norme, il tempo necessario per partecipare alla loro definizione e il costo dei prodotti e dei servizi realizzati.
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In questo contesto, i programmi di finanziamento "Ricerca a favore delle Pmi" e "Ricerca a favore delle associazioni di Pmi" del settimo programma quadro comunitario di R&ST (2007-2013), permettono alle imprese e alle loro associazioni di fornire il loro contributo l processo di normalizzazione, ma anche di aiutare le Pmi a conformarsi alle nuove norme.
E' poi valutato come fondamentale incentrare l'interesse sull'elaborazione di norme per il mercato mondiale, per consentire all'industria europea di accedere ai mercati sempre più gòlobalizzati.
Così come è considerato necessario adeguare le priorità della normalizzazione europea alle esigenze mutevoli dell'economia e della società europee e ai profondi cambiamenti della scena internazionale sul paino politico ed economico.
La Commissione istituirà un gruppo di esperti ad alto livello per definire la portata e il ruolo futuro della normalizzazione europea e per formulare raccomandazioni strategiche pe ril prossimo decennio.
(Il Sole 24 Ore)